Villa San Giovani, sindaco Siclari parla dopo sospensione "La mia sospensione? Tutto previsto, tornerò presto ad amministrare. La città è al sicuro e la squadra pronta a governare"
«Come previsto, è iniziato il circo politico, speculando sulla mia posizione». Questo il motivo che ha spinto il neo sindaco Giovanni Siclari – sospeso per effetto della legge Severino – a incontrare la stampa per chiarire alcuni punti fondamentali che sono stati strumentalizzati. «Anche questa volta, così come successo nella prima sospensione, ho ricevuto la solidarietà di tanti cittadini, politici e uomini delle istituzioni. Voglio ringraziare il commissario Iorio per tutto quello che ha fatto in questi mesi di commissariamento». Dopo i ringraziamenti, Siclari è entrato nel merito specificando tutti gli aspetti che sono stati fino ad oggi strumentalizzati dalle varie opposizioni.
«Stanno definendo la mia sospensione paradossale, ma in realtà è tutto lineare per chi conosce la storia. Sono stato condannato a un anno e mezzo per una vicenda assurda. Avevamo votato una delibera d’indirizzo per la proroga di una concessione demaniale al lido Bandafalò, spinti anche da diverse manifestazioni pubbliche di cittadini che insistevano per lasciare aperta questa struttura, che tra l’altro svolgeva attività a scopo sociale. Una proroga concessa sia dai sindaci precedenti sia dai commissari prefettizi. Non abbiamo fatto altro che continuare quello che era già stato fatto da altri. Stiamo parlando di un lido gratuito per i villesi che tutto quello che riusciva a guadagnare lo destinava ai bambini africani. I cittadini si sono indignati per quello che è accaduto perché credono nella bontà del nostro operato. Dopo la sospensione sono arrivate le elezioni e la mia candidatura, prevista dalla legge, è stata spinta dal basso seguendo un percorso naturale e, inoltre, ha trovato sin da subito l’appoggio di una squadra validissima. Non ho imposto la mia candidatura, ma i cittadini mi hanno scelto insieme a tutto il gruppo».
Una doppia conferma per Siclari che, al di là di tutte le contestazioni di chi è uscito sconfitto dalle elezioni e nonostante la sospensione nota a tutti i cittadini, ha trovato ampi consensi. «Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso perché abbiamo avuto un sussulto di orgoglio, lo abbiamo fatto perché sappiamo di essere persone oneste e questo è stato riconosciuto dalla città. sappiamo di non avere nulla da nascondere e di aver amministrato sempre per il bene della città. Quello che è successo non è assolutamente uno scheletro nell’armadio».
Siclari ha infine ricordato come ha accettato questa sfida rispettando la legge «quindi non vedo cosa ci sia di paradossale. Sto facendo quello che le norme mi consentono. Ero candidabile ed eleggibile, adesso è intervenuta questa sospensione e ritornerò tra sette mesi a meno che non arriverà prima la sentenza d’appello, considerato che sono sicuro di essere assolto. E comunque a febbraio interverrà la prescrizione. Ho accettato la candidatura anche perché, nonostante la Severino, in molti si sono voluti candidare con noi. Abbiamo fatto questa campagna elettorale parlando di noi, cosa che non hanno fatto gli altri, e abbiamo spiegato tutto ai cittadini che ci hanno scelto nonostante tutto. La gente ci ha votato consapevolmente».
Sulle procedure di proclamazione e nomina del vicesindaco, Siclari difende a spada tratta l’operato della Prefettura esprimendo vicinanza e solidarietà al prefetto Michele Di Bari. «Stanno cercando di seminare dei dubbi ma io sono qui per dare certezze. Il vicesindaco è stato nominato ed è già a lavoro per costruire la giunta e rimettere in moto la macchina comunale. La squadra è valida e competente quindi la città è al sicuro e i cittadini possono stare tranquilli perché questa sospensione non impedirà il proseguire dei lavori. Non c’è nessun terremoto a Villa San Giovanni, Maria Grazia Richichi è già a lavoro con tutta la squadra e io continuerò a stare tra i cittadini».
Sui senatori di Idv e l’interrogazione che pone dubbi sulla legittimità degli atti posti in essere, Siclari ha chiarito che «la Prefettura ha accolto come giusta la mia proclamazione, subito dopo ho nominato il vicesindaco e poi sono stato sospeso. Ringrazio la Prefettura per il lavoro svolto e mi dispiaccio per chi, non ancora rassegnato per aver perso l’elezione, sta cercando di screditarci con opere di sciacallaggio. Ma ciò che è peggio lo stanno facendo nei confronti della prefettura. Senatori mai visti a Villa che si ricordano di noi solo quando richiamati dai rappresentanti locali che erano candidati nelle liste avversarie».
Ma il sindaco eletto di Villa tiene anche a rimarcare come la sua vicenda sia del tutto identica a quella che ha riguardato il governatore della Campania, De Luca. «Perché in quel caso – si domanda ironicamente Siclari – i parlamentari di Idv non hanno fatto alcuna levata di scudi? Forse perché anche loro hanno sostenuto la maggioranza che gli ha permesso di vincere? Tutto ciò che hanno detto per me non valeva per De Luca?».
Siclari dopo aver ringraziato per il sostegno anche il senatore Nico D’Ascola e l’onorevole Rosanna Scopelliti ha concluso ricordando che «nessuno si sarebbe sognato di candidarsi mettendo a rischio la governabilità dell’ente. Abbiamo fatto solo quello che ci era consentito». Forte dei pareri dell’avvocatura dello Stato a suo favore Siclari vuole attendere la fine di questi mesi di sospensione per tornare ad amministrare la città.