Villa San Giovanni, chiude il distaccamento della Polstrada. Pulci negli uffici
redazione | Il 29, Ago 2013
La situazione di disagio che il gruppo Polstrada della città dello stretto sta attraversando è stato denunciato dal Coisp il quale ha evidenziato la necessità di un intervento rapido per ripristinare le condizioni minime di sicurezza e decoro
Villa San Giovanni, chiude il distaccamento della Polstrada. Pulci negli uffici
La situazione di disagio che il gruppo Polstrada della città dello stretto sta attraversando è stato denunciato dal Coisp il quale ha evidenziato la necessità di un intervento rapido per ripristinare le condizioni minime di sicurezza e decoro
CATANZARO – Questa mattina è stato chiuso d’urgenza il distaccamento della polizia stradale di Villa San Giovanni (RC). Uffici chiusi ed autovetture ferme a causa di una vera e propria invasione di pulci. Una situazione allarmante, scaturita da una condizione di non idoneità dei locali. D’altronde, era stato lo stesso Dipartimento della Polstrada calabrese a segnalare, ben tre anni fa, la necessità di cambiare la sede del distaccamento, segnalando anche al Ministero un nuovo immobile che avrebbe avuto anche un costo inferiore di affitto. Sulla vicenda è intervenuto il segretario regionale del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, che ha evidenziato come «ci si trovi davanti ad una vicenda quantomeno vergognosa». Secondo Brugnano, «lo Stato sembra essere completamente assente rispetto ai tanti problemi che vivono i suoi stessi rappresentanti. Nemmeno nei Paesi meno avanzati accadono situazioni del genere. Invece di fare sempre tante parole sulla lotta alla criminalità organizzata – ha proseguito il segretario del Coisp – sarebbe opprtuno, e oramai non più procastinabile, che chi di dovere si decidesse a venire in Calabria per tastare con mano le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori di polizia. Ci aspettiamo una invesrione di tendenza da parte del Ministro Alfano – ha concluso Brugnano – nella consapevolezza che non è più possibile proseguire in queste condizioni di assoluto disagio».