Villa San Giovanni, presentato il molo di sottoflutto L'opera sarà inaugurata domani
«Poter consegnare quest’opera alla città è per me un grande orgoglio. In controtendenza, soprattutto a queste latitudini, abbiamo completato un’opera che rischiava di trasformarsi nell’ennesima incompiuta e DOMANI alle 11 consegneremo alla città il molto di sottoflutto destinato a diventare il porto turistico più importante di tutta l’area dello Stretto e che potrà ospitare oltre 300 imbarcazioni». Con una punta di orgoglio e tanta soddisfazione il primo cittadino Giovanni Siclari ha annunciato in conferenza stampa la chiusura di una vicenda datata ormai da oltre 16 anni. Un’opera che ha una storia lunga, ha inizio con l’ordinanza 19 giugno 2003, tuttavia per l’avvicendarsi dei Prefetti prima, per il trasferimento delle competenze in materia di decreto emergenza al Comune di Villa San Giovanni poi ed, infine, per l’avvicendarsi di ben tre diverse amministrazioni, la transazione non riusciva mai a concretizzarsi.
Non appena insediata, l’amministrazione Siclari imprimeva una decisa accelerazione finalizzata all’analisi, allo studio ed alla acquisizione di tutti i pareri tecnici e giuridici al fine di giungere allo storico traguardo della transazione che consentirà all’Amministrazione comunale di definire un giudizio pendente dal sicuro esito sfavorevole, ma anche e soprattutto di completare un’opera fondamentale e strategica per la città. Con il completamento del molo di sottoflutto che diverrà il porto turistico di Villa San Giovanni, viene messo un tassello basilare nel segno della intermodalità che caratterizza la città e viene impressa una decisa accelerazione del processo di ammodernamento e di infrastrutturazione (assieme ad altre opere già deliberate e/o pronte ad essere deliberate come il rifacimento del lungomare, il mascheramento della variante di Cannitello, il polmone di stoccaggio ecc.).
«Lasciatemi ringraziare mio fratello, il Senatore Marco Siclari, che ha sempre aiutato la Città in questo percorso e continua a farlo con passione e amore per la sua terra. In primo luogo, superando una situazione di stallo e d’impasse che durava dalla fine della Giunta Messina, si è riusciti ad ottenere la piena legittimazione dell’allora Sindaco f.f. Maria Grazia Richichi quale Commissario delegato per il decreto emergenza: ed infatti tanto Rocco Cassone, Sindaco f.f. dopo la sospensione di Messina, quanto Gerlando Iorio, Commissario Straordinario dopo la fine della legislatura, che la stessa Maria Grazia Richichi, attuale Sindaco f.f. non erano tecnicamente considerati “Sindaci” e quindi non idonei ad assumere la carica e le funzioni di Commissario delegato per il decreto emergenza; grazie all’interessamento dell’allora non ancora Senatore Marco Siclari si è riusciti ad ottenere il completo l’accreditamento delle somme residue di € 11.184.349,18 direttamente nelle casse comunali, con la fine della contabilità speciale. Si è trattato di un risultato eccezionale. L’Amministrazione aveva, già nel mese di settembre del 2017 incassato un plauso per la definizione della vertenza relativa al molo di sottoflutto, plauso ribadito nella recente visita romana della nostra delegazione e che proseguirà con la partecipazione del Dott. Borrelli, Capo della Protezione Civile, all’inaugurazione del molo».
Il consigliere delegato Giovanni Imbesi e l’ingegnere Franco Morabito hanno esaminato l’aspetto tecnico dell’opera ribadendo che sono già in corso le necessarie attività per rendere il porto fruibile al più presto. Il vicesindaco Maria Grazia Richichi ha espresso la sua soddisfazione poiché «da donna e in un momento delicato, con tenacia e determinazione sono andata avanti credendo fino alla fine che questo sogno potevamo realizzarlo – ha dichiarato l’assessore Richichi – sono orgogliosa del lavoro di squadra fatto per arrivare oggi a consegnare questa grande opera e per questo un grazie va al senatore Marco Siclari che ancora prima di essere candidato ha dimostrato di avere a cuore la sua città interessandosi in modo risolutivo al futuro del molo ottenendo la proroga dei fondi e al sindaco che mi ha dato fiducia, ha creduto in me e ha permesso che questo sogno si realizzasse».