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Vincenzo Speziali: “Ecco perchè Cafiero de Raho si deve dimettere”

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Abbiamo rivolto alcune nuove domande a Vincenzo Speziali, che già nei scorsi aveva rilasciato la sua prima intervista esclusiva proprio a noi di Approdo. Il dialogo è al solito tagliente nell’ironia e comunque conferma tutta la sua determinata coerenza e il coraggio che dimostra.

D: Dunque è in partenza per Beirut?
R: Si! Vado per le festività pasquali e parto domattina (25 Marzo). Resterò in famiglia, pur lavorando da remoto. In più mi é stato comunicato dal mio legale Libanese che a seguito delle vicende emerse in questo scandalo del ‘dossieraggio’ (con relativi e discutibili metodi di indagine e di valutazione circa condotte criminis inesistenti), mi si rivuole chiedere ulteriori delucidazioni merito. Tenga conto infine, che a parte alcuni collegamenti con i giornalisti italiani e le relative trasmissioni, ho una serie di interviste con i vostri colleghi stranieri. Insomma, assommero` riposo, intimità familiare e impegno. Almeno mi rilasso. Qualcuno potrà scherzare, ma a Beirut per me è cosi, nonostante i bombardamenti, che talvolta vi sono.

D:Il suo solito cinismo all’Andreotti…
R: …Giulio Andreotti, non era cinico, semmai fatalista, poiché non credeva al caso, bensì a Dio. E, per quanto mi riguarda, anche io sono così. E poi, visto quanto sta emergendo e tutte le violazioni insulse ed insensate, false e manipolate, che ho dovuto subire, persino al netto dell’esilio, da cui sono tornato vivo, ho la certezza di trovarmi nella condizione di avere giustizia e verità, non solo a Beirut dove ciò è già avvenuto, ma pure nel mio Paese. Sa per quale motivo, secondo me, è stato possibile e sarà possibile? Mi ritrovo innanzi l’ennesimo miracolo di Aldo Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), il quale non mi abbandona mai. In più, grazie alle preghiere che faccio non solo a Nostro Sugnore, ma ad Arnaldo Forlani (lo ribadisco per me un padre, che mi ha allevato non solo politimente), ma pure allo stesso Andreotti e a Francesco Cossiga (e a molti altri). Ma è Moro che fa la differenza.

D: Sembra che stia facendo un discorso mistico o mi sbaglio?
R: Se si scambia misticismo per Fede, me ne duole per lei. Certamente non è fanatismo neogiacobino e manetterista. Lo lascio ai miserevoli miserabili, che spiano, dossiereggiano, arrestano ingiustamente, godono nel distruggere la vita altrui, solo perché gli altrui sono nemici politici ed ideologici. Chi abusa dei suoi poteri, è un sovversivo, un pericoloso sovversivo. E tal volta questa gentaglia è persino scortata. Di conseguenza, se costoro venissero riconosciuti colpevoli da un qualunque Tribunale, non solo dovrebbero perdere la scorta seduta stante e rimborsare direttamente i costi sostenuti dallo Stato per averli immeritatamente protetti, ma dovrebbero andare, persino con i ceppi ai polsi e a favore di telecamere e macchine fotografiche, in un carcere di massima sicurezza con annessa infermeria e reparto di psichiatra. Ovviamente pure per fargli capire, l’obna ingiusta che hanno cagionato nel passato a tanti innocenti. La mia battaglia ha questo fine. Ripagare, a norma di legge e procedure, i torti non consoni da noi patiti e difendere per amor di patria lo Stato di Diritto.

D: Che idea si è fatto di questa storia?
R: È il Watergate italiano! C’è poco da dire e ancora meno da aggiungere. ‘Cafierocomesichiama’, più si ostina a rimanere abbarbicato alla poltrona in modo maggiore di Ugo La Malfa all’edera, più dimostra quanto vi sia da investigare e stigmatizzare. Uno malizioso come me, è portato a pensare che vi sia una di lui ‘volontà supervisionale’ in luogo anche ad altri suoi atti passati, i quali sono divenuti di pubblico dominio l’altro giorno, in un articolo su Il Giornale. Si riporta che durante il Governo Conte I° (intendiamoci: lo stesso Conte che poi lo ha fatto cooptare in Parlamento), il ‘fiabesco’ Cafiero, nel 2019, criticava questo esecutivo, con parole di fuoco, poiché sempre il ‘personaggio biancanevesco’ de Raho, faceva sì che la gestione della conservazione delle SOS (Segnalazioni Operazioni Sospette) dovessero essere nella banca dati della DNA. Persino quelle non afferenti all’Antimafia, la quale però poteva consultare a suo piacimento. Insomma, una schedatura ‘discutibilmente discrezionale’ stile KGB. Se il modello di qualcuno è l’unione Sovietica, il mio e della stragrande maggioranza degli italiani, è quello basato sulla Costituzione italiana, la quale mio nonno contribui` a redigere. W la DC!

D: Quindi, secondo lei. Cafiero de Raho, si deve dimettere?
R: Per la verità non solo dalla Commissione Antimafia, ma persino da altro e non aggiungo alcunché. Poi, è sotto gli occhi di tutti l’immorale incoerenza dei ‘un tempo grillini ed oggi contiani in pochette’. Chiedono le dimissioni per senso di decoro, opportunità ed altro ancora, al Ministro Santanche`, ma ‘difendono’ de Raho, il quale dice che nulla sapeva (nonostante le accuse di Laudati e le critiche parole del Comandante Generale della Finanza). Ma allora se non ha vigilato a dovere, come capo di quell’ufficio, hai dimostrato di essere incompetente o come si direbbe a Roma, ‘una sola’. Da qualunque parte la si voglia vedere, è uno sconcio gravissimo.