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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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Vincenzo Speziali: “sono troppi due lutti così in una settimana”

Vincenzo Speziali: “sono troppi due lutti così in una settimana”

Vincenzo Speziali: “sono troppi due lutti così in una settimana”.

D: Come sta?
R: Triste! Un ennesimo ‘pezzo’ della mia vita se ne va. Prima avevo il dolore per Emanuele Filiberto -lo sa? Suo padre gli disse: “voglio darti tutto l’amore che non mi hanno dato i miei genitori!”- e adesso mi ritrovo, financo, con la dipartita di Maria Fida Moro. Sono troppi due lutti simili in meno di una settimana. Io ho dei sentimenti, li paleso pure, cioè i mi figli, mia moglie, mia sorella, mio fratello, i miei genitori (e tra essi c’era Forlani mentre oggi c’è Cesa così come sempre è stato!), senza dimenticare gli amici di sempre, noti e meno noti. Insomma io vivo di questi amori! Si sa, ribadito tutto, quanto io abbia una vita piena e ho anche attraversato un periodo difficile avendo loro tutti con me.

D: Si riferisce all’esilio?
R: Certo! Anzi, confesso che penso spesso al Presidente Craxi: lui non è ‘tornato’, mentre io si e più ‘forte o credibile e financo arrabbiato verso chi mi ha fatto soffrire, pensando di tigliermi ls dignità. Sopratutto sono tornato vivo e alla faccia dei ‘pisciatorucoli’ che mi ‘assaltatarono strumentalmente’. Non gli darò mai tregua a costoro. Adesso lor(non)signori, dovranno discolparsi innanzi al ‘giudice naturale’, sarebbe l’Autorita` Giudiziaria Libanese, epperò, in questi tristi giorni, non voglio, né devo, parlare di ciò.

D: Cosa prova, in un simile frangente?
R:Amarezza, soprattutto perché devo constatare, per l’ennesima volta la ‘Maledizione Moro’.

D: A cosa si riferisce?
R: Il Presidente fu fatto passare per pazzo in seguito alle sue strazianti lettere e Maria Fida (che mai mi ha abbandonato, nei giorni del mio esilio, al pari di Bobo e Stefania Craxi) dicevo come lei non ha avuto riconosciuta la dignità della credibilità di una persona veramente malata o sofferente. Tutti a dire, tra sfottò crudeli e insopportabile superficialità, la stessa cosa, l’identitico refrain, ovvero “si inventa le cose”, tanto per riportare il commento più garbato. Ecco, adesso ciascuno è ‘servito’, perché Maria Fida, la quale non c’è più, si è liberata di loro tutti e delle cattiverie. Sa come? Purtroppo morendo.

D: Le sue non sono parole, sono pietre…
R: …e che dovrei dire? Molti, facilmente, frettolosamente, a dare addosso a questa povera donna, senza valutare il suo dolore e il dramma che ha vissuto e che viveva. La sua unica preoccupazione era Luca e per lui stravedeva così come fece il Presidente. Tanti sono stati mascalzoni con Maria Fida e se oggi dovessi vedere lacrime da coccodrillo, reagirei a brutto muso. Non so quanti sentono veramente il lutto. Mia madre, Lorenzo Cesa ed io, certamente lo stiamo vivendo con partecipazione.

D: A proposito di lutti, si è sentito con il Principe di Savoia?
R: Si, al pari di sempre! Onore al Re, direbbe qualcuno o lunga vita ad esso. Chiaramente sorrido nel dire ciò, poiché sia lui che io, sappiamo benissimo che non c’è la Monarchia. Vi è però un casato, il più antico d’Europa e tanto basta. In questi giorni ho pensato molto a Vittorio e a quanto ha rappresentato per Emanuele. Al di là del bene e del male lui e Marina sono stati degli splendidi genitori. Loro tre erano un tutt’uno. Poi la gente, al solito perché è superficiale o cattiva, si prodiga in mille malignità, per di più fallaci e con commenti insulsi, tipici del moralismo d’accatto. Tutti a fare battute e commenti, a denigrare Vittorio e a ridurlo alla stregua di un gaffeur. No, era molto di più, perché quando si da un amore paterno cosi grande come lui lo ha dato al figlio, sì è uomini perbene, in fondo all’animo.

D: Traspare sentimento nel suo dire.
R: Si, ed è sentito e consono alla realtà. Il mattino quando mi sento con Emanuele avverto e mi sorprendo ancora oggi dopo tanti anni di amicizia, quanta serenità abbia lui, pur in siffatta sofferenza. È un monumento di dignità, galantuomismo e tanto altro ancora, ovviamente in senso positivo.

D: Ha un pensiero adesso che la pervade?
R: Luca, un altro caro amico, cioè il figlio di Maria Fida, nonché grande amore del mio Presidente, cioè Moro.Ora più che mai ci sarò per lui. Lo ammetto, questa è proprio una brutta settimana. Qualcuno pensa che tutto sia un vernissage, ma così non è. Qui ci sono in ballo affetti, una vita intera vissuta intensamente. Gia` la vita, che comunque sia, per quanto si dica e ti riserva pure in negativo, vale sempre vivere e rimane bellissima, purtuttavia.