Violazione contratti call center, denunce di Slc Cgil "Provvederemo a segnalare alle autorità competenti le aziende che operano al di fuori della legalità"
Prosegue senza sosta la campagna della Slc Cgil Calabria contro la violazione dei contratti nei call center in outsourcing. «In settimana – afferma Alberto Ligato coordinatore call center Slc Cgil Calabria sono stati due gli esposti contro altrettante aziende. E a seguito anche della denuncia effettuata qualche giorno fa dalla Slc Cgil Calabria, inviata a tutte le dtl calabresi ed ai Nil, siamo stati sollecitati da alcuni enti a indicare puntualmente di quali aziende si trattasse per poter effettuare i dovuti controlli e le eventuali sanzioni. Abbiamo pertanto provveduto quindi a segnalare, alle dtl competenti e ai relativi nuclei dei carabinieri, un’azienda nel catanzarese e una nel cosentino che effettuano attività di call center con un misto di lavoro nero e utilizzo di contratti “pirata”, effettuando così dumping e mortificando le retribuzioni e le aspettative dei lavoratori coinvolti»
«Come avevamo già annunciato nelle scorse settimane- continua ancora Ligato – la denuncia generica era solo l’inizio di una escalation in cui provvederemo a segnalare alle autorità competenti tutte quelle aziende che operano al di fuori della legalità. È inaccettabile nel 2017 incontrare lavoratori che “vivono” la propria giornata lavorativa in ambienti angusti e maleodoranti ed ottengono in compenso per le loro prestazioni paghe da fame arricchendo i soliti noti. Le aziende che abbiamo segnalato lavorano per grossi committenti nazionali che non possono girarsi dall’altra parte e far finta di non accorgersi di quello che li circonda solo per ottenere enormi sconti sulle gare date in appalto ed intascare lauti premi coi risparmi ottenuti. Come detto – conclude Ligato – siamo appena all’inizio, presto chiameremo a responsabilità solidale questi grossi committenti, anche e soprattutto alla luce del risultato ottenuto dalla Cgil in tema di appalti con la raccolta di oltre 3 milioni di firme».