Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sisma scuote la Grecia, scossa avvertita anche in Calabria Allerta tsunami cessata per le coste della nostra Regione, Basilicata, Puglia, Sicilia

Sisma scuote la Grecia, scossa avvertita anche in Calabria Allerta tsunami cessata per le coste della nostra Regione, Basilicata, Puglia, Sicilia
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Una fortissima scossa di terremoto di magnitudo alle 6.8 è stata registrata alle 0.54 di questa notte dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L‘evento sismico è avvenuto nella zona del Peloponneso, nelle acque antistanti l’isola di Zante, che fa parte delle Isole Ionie della Grecia meridionale, a circa 300 km ad ovest di Atene. Il terremoto è avvenuto ad una profondità di soli 10 KM ed è stato avvertito distintamente anche in Italia, sopratutto nelle regioni meridionali, in tutta la Puglia, Basilicata, la Calabria, (sopratutto le zone joniche) e le coste della Sicilia orientale. Solo due anni fa, il 2 Novembre 2017, proprio nella stessa zona era stata simulata una scossa di terremoto di magnitudo 8.5 come esercitazione internazionale “NEAMWave17“ e test anti-tsunami per tutto il Mediterraneo e l’Italia meridionale.

Il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), aveva diramato un’allerta tsunami per la Grecia. Per le coste di Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia (Ionio) l’allerta è ARANCIO che prevedeva possibili variazioni del livello del mare inferiori a 1 metro consigliando di stare lontani da coste e spiagge. Questo per via di un’anomalia di circa 10 cm è stata registrata dal mareografo di Le Castella (vicino a Crotone). Alle 6.34 però l’allerta è rientrata e dalla sala operativa del Dipartimento Nazionale della Protezione civile è pervenuto alla sala operativa regionale il messaggio di cessata allerta.

Il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi. “Per tutta la notte – ha detto Tansi – abbiamo seguito l’evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un’esercitazione proprio per questo”.