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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Violenza domestica, progetto “Eva” della Polizia di Stato Maggiore tutela verso le fasce deboli della popolazione

Violenza domestica, progetto “Eva” della Polizia di Stato Maggiore tutela verso le fasce deboli della popolazione
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Il Questore Raffaele Grassi intende offrire maggiore tutela alle c.d. “fasce deboli” da parte della Polizia di Stato.
L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria fa propria l’idea, nata nella realtà della Questura milanese, concernente la realizzazione del progetto EVA, acronimo di “Esame delle Violenze Agite”.
Si tratta di un progetto che si propone come strumento volto alla corretta gestione degli interventi di liti in famiglia che, sovente, sono effettuati dal personale della Polizia di Stato in servizio presso il Nucleo Volanti.
Il progetto è finalizzato a fornire indicazioni agli operatori di Volante sulle quali modellare ed articolare il loro intervento nel rispetto delle previsioni normative e con positive ricadute, oltre che in termini di prevenzione, a salvaguardia delle vittime, garantendo la c.d. prossimità sociale.
Alla luce del dilagante fenomeno del femminicidio e del crescente numero di casi di stalking, sui quali le Forze di Polizia sono chiamate a intervenire, questo delicato tema diventa quanto mai attuale, riguardando, nello specifico, le problematiche legate alla c.d. “violenza domestica”, ovvero all’insieme delle violenze di tipo fisico, psicologico, economico o sessuale, che possono coesistere o susseguirsi in una pericolosa spirale all’interno del nucleo familiare e, più in generale, scaturire dalle differenze di genere. Diventa estremamente importante, quindi, per gli operatori della Polizia di Stato, impegnati nel primo intervento, riconoscere i segnali di rischio e valutarne la pericolosità, applicando la legge e tutelando la vittima. In altri termini, il progetto serve a fornire le giuste conoscenze per un pronto intervento, efficace e professionale.
Il progetto EVA risponde, infatti, a questa logica, partendo dal processo informatico di ogni informazione utile allo scopo e impreziosendola quale patrimonio conoscitivo per una corretta ed efficace risoluzione degli interventi in materia di maltrattamenti in famiglia.
In quest’ottica, la Questura di Reggio Calabria intende affrontare il fenomeno della “violenza di genere”, predisponendo percorsi di formazione, confronto ed ulteriore aggiornamento professionale per gli operatori, invero già competenti, impegnati in tali delicati interventi.
Il modulo operativo – attraverso la raccolta d’informazioni di settore – è destinato a diventare un raccordo informativo prezioso tra il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e quello della Divisione Polizia Anticrimine. Infatti, al primo risulterà utile nel caso di pronto intervento, al secondo gioverà ai fini dell’istruttoria per l’emissione di idonee misure di prevenzione nei confronti degli autori di violenza domestica.