Visita di Renzi in Calabria, la rabbia di Gioventù Nazionale "Anche noi con Fratelli d’Italia bloccati all’ingresso della stazione di Reggio Calabria"
In occasione della visita “toccata e fuga” di Matteo Renzi a Reggio Calabria dello scorso martedì, anche noi ragazzi di Gioventù Nazionale eravamo presenti assieme al consigliere Massimo Ripepi e ai tanti militanti di Fratelli d’Italia (di cui siamo movimento giovanile) bloccati fuori dalla stazione centrale, in attesa di poter entrare e raggiungere il treno di “Destinazione Italia” dove avere un confronto con il segretario PD.
Invece non è stato possibile perché un cordone delle Forze dell’Ordine ha impedito l’accesso a chi probabilmente avrebbe potuto infastidire il “cerimoniale “. Non avevamo armi né cattive intenzioni, eppure quasi fossimo dei facinorosi siamo stati bloccati, alla stregua di delinquenti. E allora la domanda sorge spontanea: perché scomodare termini come “democrazia” e “democratico” se il confronto dialettico viene meno? Crediamo che le idee migliori possano venir fuori anche grazie al dialogo con le opposizioni, andando oltre i colori delle casacche, dove solo una sinergia di prospettive può tirar fuori il meglio in un territorio disgraziato come il nostro.
Ci era sembrato di capire che “Destinazione Italia” avesse l’obiettivo di ascoltare i territori, nei fatti sembra più un tour di saluti agli amici nelle varie regioni, una passerella che è ben lontana dall’idea di politica in cui crediamo e che nulla ha a che vedere con il dimesso regime a cui siamo sottoposti, un “regime” che paradossalmente definisce antidemocratici noi, noi che cercavamo il confronto e ci è stato negato.
Pasquale Oronzio – Membro esecutivo nazionale GN
Angelo Costantino – Coordinatore Provinciale GN- RC
Alessandra Quattrone – Coordinatrice cittadina GN – RC