Visita Papa a Lamezia Terme
redazione | Il 26, Set 2011
L’orafo crotonese Affidato donerà al pontefice un’opera in oro, argento e pietre
Visita Papa a Lamezia Terme
L’orafo crotonese Affidato donerà al pontefice un’opera in oro, argento e pietre
(ANSA) CATANZARO – Per il 9 ottobre prossimo, giorno della prima visita in Calabria di Papa Benedetto XVI, è tutto confermato e in fase di allestimento. Il Pontefice giungerà in in aereo ed atterrerà all’aeroporto di Lamezia Terme. Ad accoglierLo ci saranno tutti i vescovi della Calabria e il vescovo del luogo, mons. Luigi Antonio Cantafora. Nella città termale celebrerà la Santa Messa per poi ripartire alla volta della Certosa di Serra S. Bruno. “Nell’occasione – è scritto in una nota – l’orafo crotonese Michele Affidato, noto nel mondo della Chiesa per le numerose opere d’arte sacra, realizzate in quest’ultimi anni, ha creato una importante opera che sarà consegnata al Papa”. La particolare creazione è composta da due opere: un bassorilievo in argento che riproduce Piazza S. Pietro con tutto il colonnato e lo stemma Papale realizzato in argento, oro e pietre preziose. Lo stemma papale di Benedetto XVI, riproposto in arte orafa da Michele Affidato, è circondato da raffigurazioni a rilievo, che indicano la dignità, il grado, il titolo e la giurisdizione, tre elementi molto importanti della vita spirituale di Papa Ratzinger. Nel punto più nobile dello scudo, vi è una grande conchiglia d’oro, che ha un significato teologico: vuole ricordare la leggenda attribuita a sant’Agostino, con riferimento al suo inutile sforzo di tentare di far entrare l’infinità di Dio nella limitata mente umana. Nel cantone destro dello scudo (a sinistra di chi guarda) vi è una testa di moro, antico simbolo della Diocesi di Frisinga, presso la quale fu vescovo. Nel cantone sinistro compare un orso bruno che porta un fardello sul dorso. La facile interpretazione della simbologia vuole vedere nell’orso addomesticato dalla grazia di Dio lo stesso Vescovo di Frisinga, con il fardello di tutto il peso dell’episcopato. L’opera ha un duplice utilizzo, infatti essendo lo stemma estraibile e decorativo, potrà essere utilizzato dal Papa sia come razionale (fermaglio da piviale) e sia per essere collocata al centro del bassorilievo raffigurante Piazza San Pietro culla e centro della cristianità. L’opera è stata progettata dall’orafo con la consulenza di don Bernardino Mongelluzzi, posta a conoscenza di mons. Paolo De Niccolò, reggente della Prefettura Della Casa Pontificia che ne ha seguito personalmente le fasi della creazione.
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