Viveva con la figlia tra i rifiuti, denunciata una 32enne Disposto l’affidamento temporaneo della minore ad un familiare. Marziale: "È evidente che ci troviamo al cospetto di un disagio psicosociale tipico del tempo che ci è dato da vivere"
Questa mattina a Filogaso (VV), i Carabinieri della Stazione di Maierato (VV) sono intervenuti – a seguito di segnalazione da parte dei vicini al numero di emergenza 112 – all’interno dell’appartamento di C. M. E., 32enne, dove era stata descritta una situazione anomala relativa a cattivi odori e stato di degrado in cui era costretta a vivere una bambina di appena 11 anni.
Giunti innanzi all’abitazione, ad aprire la porta all’equipaggio è stata proprio la madre della bambina.
Avendo percepito che c’era qualcosa che non andava, i Carabinieri contattavano il Sindaco e l’ASP di Vibo Valentia e decidevano di approfondire il controllo ispezionando l’alloggio che, in effetti, versava in gravissime condizioni igienico-sanitarie. Privo di illuminazione, presentava i servizi igienici letteralmente sepolti da escrementi e rifiuti, il pavimento era pervaso da sporcizia, gli arredamenti coperti da immondizie, le camere da letto utilizzate come depositi di rifiuti ed in quasi tutti i locali anche gli arredi non erano sempre identificabili perché rivestiti di buste piene di spazzatura.
Era questo il contesto deplorevole, incompatibile con le normali condizioni di vita, in cui la bambina era – forse da anni – costretta a vivere. In sua tutela, i militari del Comando Stazione di Maierato hanno dato avviso al Tribunale per i Minorenni di Catanzaro che ha disposto l’affidamento temporaneo della minore ad un familiare in possesso dei requisiti.
Sul posto è stato anche richiesto l’intervento di personale specializzato per la disinfestazione ed il ripristino dei luoghi.
Al termine del controllo la donna è stata deferita alla locale Procura della Repubblica per maltrattamenti contro i familiari e per violazione degli obblighi di assistenza familiare.
ANTONIO MARZIALE
“Ho appreso dagli inquirenti che il quadro presentatosi ai loro occhi, nell’abitazione di Filogaso (VV) in cui una bimba undicenne era costretta a vivere con la madre, va ben oltre l’immaginario, al punto che un deposito di rifiuti risulterebbe più salubre”: è quanto dichiara Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
“La bambina risulta frequentante regolarmente le lezioni a scuola – racconta il Garante – con qualche assenza di ordinaria amministrazione, curata nell’aspetto e brillante nel risultato. Anche i più stretti familiari, dediti alla cura della madre e della piccolina, erano all’oscuro di tutto, così come gli abitanti del piccolo centro vibonese, che considerata la giovialità sociale della donna niente mai hanno sospettato”.
Per Marziale: “È evidente che ci troviamo al cospetto di un disagio psicosociale tipico del tempo che ci è dato da vivere, ben mascherato e che però deve indurci a riflettere. Dietro sorrisi di circostanza e atteggiamenti sociali apparentemente normali, molto spesso si celano sofferenze che non dovrebbero sfuggirci, con bambini loro malgrado implicati. Dalla narrazione fattami da chi ha indagato deduco che nessuno può essere additato colpevolmente, ma ciononostante tutti siamo chiamati a riflettere sulla superficialità dei rapporti umani. La società, in ogni sua componente, deve prestare sempre maggiore attenzione ai bambini, deve occuparsi di loro più in profondità, al minimo dubbio deve innescare meccanismi di solidarietà, di reciprocità, tendenti solo a sincerarsi che ogni cosa è al proprio posto, segnalando con fiducia alle istituzioni preposte eventuali sospetti”.
“Ai Carabinieri della Stazione di Maierato – conclude il Garante – il mio più sincero e sentito ringraziamento”.