Le interviste della Lanterna di Diogene a…
Giuseppe Larosa | Il 14, Gen 2012
Giuseppe Scopelliti – Governatore della Calabria
a cura di GIUSEPPE LAROSA
Le interviste della Lanterna di Diogene a…
Giuseppe Scopelliti – Governatore della Calabria
a cura di Giuseppe Larosa
Inizia così la prima tappa di un viaggio, diciamo pure, di una nuova avventura che percorrerà degli scorci di parole attraverso alcune interviste a personaggi illustri con l’intento di consegnare ai tanti che seguono la rubrica un arricchimento delle notizie e delle opinioni, come se fosse una chiacchierata tra “amici”.
La prima intervista è stata rivolta, come inaugurazione di questa rubrica dal titolo quasi scontato: “Le interviste della Lanterna di Diogene”, al Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti con un dialogo a 360 gradi interessante da seguire, e con attenzione.
Redazione Approdonews
1. Intanto Presidente, grazie per aver concesso l’intervista. La prima cosa che mi viene da chiederle è inevitabilmente la questione del “modello-Reggio”, è tramontato come metodo del fare?
“Sono io a ringraziare voi per l’invito. Quando mi si offre l’opportunità di dialogare con i calabresi non mi tiro mai indietro. Il “modello Reggio” è una filosofia amministrativa e politica che ha dato risultati positivi, permettendo alla città di fare un grande balzo in avanti, al centro e in periferia. Il “modello”, quindi, è un metodo che stiamo cercando di estendere in tutta la regione, nonostante le avversioni di una crisi globale che penalizza soprattutto le Regioni del Sud, Calabria compresa”.
2. Nel cosiddetto Piano per il Sud dal precedente Governo Berlusconi erano stati deliberati circa 3 miliardi, pensa che con l’attuale Governo Monti seguirà la stessa strada intrapresa dal Governo Berlusconi o adesso sarà più facile visti i tanti “veti” della Lega?
“Silvio Berlusconi ha mantenuto le promesse fatte nei confronti della Calabria e del Sud. Durante il percorso del suo governo ha rafforzato la sua squadra inserendo diversi parlamentari calabresi (Tonino Gentile, Aurelio Misiti, Elio Belcastro, Pino Galati). Il Piano del Sud rappresenta una prova concreta dell’interesse di Berlusconi e mi auguro adesso che il Governo Monti provveda alla sua attuazione. Anche sui “veti” della Lega c’è da discutere. Reggio ha ottenuto il riconoscimento di “Città metropolitana”, un risultato storico, grazie pure al contributo della Lega”.
3. Sembra che il presidente Monti non ha molta attenzione per il Sud, cosa pensa e come pensa di agire in merito a questa scottante questione?
“Voglio sperare che Monti non dimentichi che esiste il Sud e che non voglia imporre nella sua azione governativa la cosiddetta doppia velocità. Se il buon giorno si vede dal mattino, non c’è da essere ottimisti. Ma non abbasseremo certamente la testa: reagiremo nella maniera giusta, confidando sul coinvolgimento delle altre regioni meridionali”.
4. Quanti di questi fondi saranno destinati alla sempre eterna questione della Salerno- Reggio Calabria e quali per l’Alta velocità che oramai è ferma a Salerno?
“Le cifre previste nel Piano per il Sud sono di 230 miloni per il potenziamento tecnologico della linea ferroviaria Salerno-Reggio e di 3 miliardi e 369 milioni per l’A3. Noi difenderemo questi fondi e chiederemo con forza che i lavori nella parte calabrese della Sa-Rc possano proseguire a pieno ritmo. Non mi piace questo andamento lento”.
5. Quale sarà il destino delle linee taurensi della Ferrovia della Calabria?
“La questione è seguita con particolare impegno. Già si sono svolte delle riunioni con tutti i soggetti interessati (presidente della Provincia e sindaci del territorio). Si è parlato pure di un possibile utilizzo dei fondi Pisl, ma si è anche convenuto che bisogna approfondire il problema. Nel frattempo la Regione promuoverà un ulteriore incontro sul territorio con tutti i sindaci interessati. Sta prendendo corpo l’idea di utilizzare queste linee per fini turistici”.
6. Cosa pensa dei fondi bloccati dai Patti di stabilità?
“In effetti questo problema è esistito tanto che alla fine di novembre lo abbiamo evidenziato nel corso di una conferenza stampa a Lamezia, assieme all’assessore Giacono Mancini. Ci trovavamo, infatti, tra l’incudine e il martello. La Calabria aveva i soldi comunitari, ma non poteva spenderli perché non doveva superare un certo tetto di spesa, altrimenti non avrebbe rispettato il patto di stabilità. A dicembre il governo Monti ha poi sbloccato una parte di questi fondi. Ma la nostra richiesta fatta al premier è più diretta: bisogna fare uscire le risorse europee dal fondo di stabilità. Il governo Berlusconi si era reso conto dell’ostacolo e nella manovra di agosto aveva lavorato su questa anomalia”.
7. Il Governatore della Campania Stefano Caldoro ha lanciato una proposta riguardante la costituzione di un cosiddetto fondo di garanzia nazionale per utilizzare le risorse bloccate dai patti di stabilità, lei cosa ne pensa a tal proposito?
“Appunto: la proposta di Stefano Caldoro non può che trovarmi pienamente d’accordo. L’istituzione di un Fondo di garanzia nazionale nel quale fare confluire tutte le risorse che non possono essere spese a causa dei vincoli del patto di stabilità, mi sembra una logica e ottima soluzione. D’altro canto la Regione Calabria era stata tra le prime a lanciare l’allarme su questa anomalia”.
8. Veniamo al suo partito il Pdl, cosa ne pensa della proposta del suo collega lombardo Formigoni per quanto concerne la sua proposta di un “partito federalista”, c’è aria di spaccature?
“All’interno del Pdl c’è in corso un dibattito libero e democratico. Saranno i congressi a determinare la linea politica e anche l’organizzazione interna del partito. Quindi è presto per fare anticipazioni. La Calabria sia alle regionali che alle ultime amministrative ha dato dei risultati in favore del Pdl che in proiezione nazionale potranno avere un notevole peso specifico”.
9. Lei è tranquillo alla luce delle ultime vicende giudiziarie in merito al suo avviso di garanzia per quelle spese sospette tra il 2008 ed il 2010 e gli accertamenti riguardanti circa 170 milioni di euro?
“Sono tranquillo, anche perché ho piena fiducia nella Magistratura. Sono stato già interrogato dai pm ai quali ho ribadito la mia posizione”.
10. Cosa pensa della Stampa calabrese?
“La stampa calabrese ricalca quella italiana. Ci sono giornali e giornalisti di parte, giornali e giornalisti più obiettivi. La vera anomalia è quella stampa, che purtroppo esiste in Calabria, la quale si muove in funzione di certe lobby impegnate a rovesciare il sistema politico che non è funzionale ai loro affari”.
11. Ed infine, mi consenta una domanda “locale” visto che questo giornale ha sede a Taurianova, cosa ne sarà della sanità taurianovese, visto che l’ospedale è stato smantellato, molti reparti come quello della dialisi rischiano di essere chiusi e tanti come il Centro di salute mentale avverte strani allarmismi sulla propria trasformazione come non struttura complessa?
“Per dare risposte ai cittadini nell’ospedale verranno istituiti nuovi servizi. La dialisi c’è e verrà potenziata. Bisogna tenere presente che sorgerà l’ospedale della Piana che garantirà prestazioni sanitarie esaurienti e complete”.
12. Quale il futuro della Calabria secondo il Governatore Scopelliti?
“La crisi globale invita ad andare cauti, ma ritengo che questa Regione può avere un futuro migliore. Il mio programma elettorale è sulla distanza di dieci anni. In questo primo scorcio di legislatura ci stiamo occupando di superare le emergenze. Avevamo ereditato una situazione fallimentare. Non molleremo: questa Calabria deve rialzare la testa”.
lalanternadidiogene@approdonews.it