Imbalzano: “Sinergia istituzionale per creare sviluppo”
redazione | Il 13, Mar 2013
“Il nuovo Governo si faccia carico del destino del Mezzogiorno e della Calabria”
Imbalzano: “Sinergia istituzionale per creare sviluppo”
“Il nuovo Governo si faccia carico del destino del Mezzogiorno e della Calabria”
REGGIO CALABRIA – “Nel momento in cui il nuovo Parlamento si avvia a insediarsi, pur avendo ben presenti le attuali ed oggettive difficoltà alla nascita di un Governo capace di rimettere in cammino il Paese, assicurando stabilità ad una legislatura dagli esiti ancora incerti, ritengo assai delicato e della massima responsabilità il compito che attende la rappresentanza parlamentare calabrese uscita premiata dalle recenti elezioni.”
È quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” Candeloro Imbalzano, per il quale è “indispensabile rafforzare il rapporto tra tutte le articolazioni regionali (Giunta, Consiglio, Commissioni) con la stessa Deputazione nazionale per creare la giusta e ineludibile sinergia istituzionale, soprattutto in quei settori di più stretta competenza romana. Non credo – aggiunge- sia pleonastico rammentare alla memoria collettiva alcune delle gravi criticità che, senza ordine di priorità, permangono nella nostra Regione, dibattute da anni a tutti i livelli ed il cui superamento, oltre ad essere ineludibile nei tempi più rapidi possibili, è condizione indispensabile per una netta inversione di tendenza rispetto all’attuale e drammatica condizione della Calabria”.
“La scarsa volontà dei precedenti Governi, ed in particolare di quello ancora in essere, di farsi seriamente carico del destino del Mezzogiorno e quindi della nostra Regione – prosegue Imbalzano- ha avuto una ulteriore conferma nella recente campagna elettorale, durante la quale il Sud è quasi scomparso dalle agende di alcuni grandi partiti e, anzi, considerato quasi con fastidio. Dobbiamo amaramente ammettere che l’unico convinto tentativo di dare nuova voce al Mezzogiorno, in un Paese ove sembra esista interesse solo per il peso elettorale ed economico del Centro-Nord, è stato rappresentato dal Movimento ‘Grande Sud’ uscito però, come è noto, schiacciato da una campagna elettorale anomala, anche per gravi problematicità emerse nella fase cruciale in regioni quali la Sicilia, e che ha registrato, non a caso, in Calabria, la brillante elezione al Senato del collega Giovanni Bilardi, con il quale, unitamente a tutti gli eletti nel Consiglio regionale della lista ‘Scopelliti Presidente’, abbiamo condiviso tre anni di fecondo e oggi premiato lavoro. Successo questo che si aggiunge a quello del resto del centro-destra calabrese”.
Secondo l’esponente del centro-destra, “compete ora al neo senatore ed a tutta la rappresentanza parlamentare calabrese, ricca di esperienze collaudate e di nuove, prestigiose professionalità, il compito delicato e non facile, di rompere l’isolamento, non solo territoriale, della Calabria dal resto del Paese, riproponendo nelle aule parlamentari, ma non solo, alcune ataviche questioni.
“Penso – rilancia Imbalzano- anzitutto al sistema della mobilità stradale, col costante monitoraggio sull’eterno, promesso completamento della A3, con annessi svincoli di Bagnara e ‘Misimizzi’ del comprensorio di Rosarno, ed alla crescente necessità di finanziamento degli ulteriori macrolotti della Statale 106 Jonica, rimasti finora incompiuti”.
“Parallelo e altrettanto importante interesse – rileva – deve essere dedicato alle fin qui deprecabili scelte di Ferrovie dello Stato per far ripristinare quei treni a lunga percorrenza soppressi colpevolmente in questi ultimi anni, ma anche alla ineludibile necessità di costruire l’Alta velocità fino a Reggio Calabria con investimenti corposi e non solo con le briciole che abbiamo registrato in questi giorni”.
“Costante dovrà essere l’impegno per la definitiva valorizzazione del grande porto di Gioia Tauro, strategico per l’intera regione, rispetto al quale la vera priorità rimane quella del suo reale inserimento nel Piano Nazionale della Logistica, per farne uno degli Interporti più importanti del Paese, e non limitarsi soltanto all’attuale diatriba attorno alla costruzione del rigassificatore”, continua Imbalzano per il quale “allo stesso modo, dopo i brillanti risultati economici registrati in questa prima parte di legislatura regionale, è venuto il momento che il ‘Tavolo Massicci’ si convinca che la sanità regionale e la salute dei calabresi non possono essere considerate solo una questione contabile, con Pronti Soccorso e reparti, al limite della sopportabilità e spesso oltre il livello di guardia, per carenze di personale e strutture, che oggi si impedisce di colmare”.
Ancora Imbalzano: “Mi corre l’obbligo di sottolineare ulteriori grandi criticità su cui è indispensabile il forte impegno della deputazione calabrese: intanto il “Piano per il Sud”, dal quale ci attendiamo nuove ed imponenti risorse straordinarie per la Calabria, al pari della rinnovata attenzione del Ministero della coesione territoriale verso le aree più marginalizzate della Regione, rilanciando, tra le altre la ‘Questione Locride”, avviata anche con la nostra continua azione nei mesi scorsi e destinando finanziamenti corposi a progetti seri di inserimento lavorativo, aggiuntivi a quelli, già imponenti ed in corso, varati dalla Giunta Scopelliti. Sarà, come ci auguriamo, anche la stagione che realizzerà le Città Metropolitane, con Reggio Calabria decima realtà del Paese e dal cui esito ci attendiamo sia il suo definitivo inserimento nel contesto strategico del Mediterraneo che il rifinanziamento della legge per Reggio, il completamento del Palazzo di Giustizia e dell’eterna incompiuta del Carcere di Arghillà”.
Il presidente della Commissione Bilancio conclude così: “Ultima, ma non certo per importanza , ritengo più che necessaria la costituzione di una vera ‘Banca del Sud dopo qualche timido e incerto tentativo nel recente passato, per restituire fiducia e voglia di intrapresa alla nostra vitale ma gracile, finanziariamente, imprenditoria, cosciente della delicatezza del momento storico che il Paese vive ma anche della necessità di non spegnere le residue speranze di una terra ricca di storia ma ancora desiderosa di sfidare un futuro certo non facile”.