Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Il patrimonio immobiliare pubblico per nuove attività imprenditoriali

| Il 12, Lug 2013

E’ quanto viene proposto con l’emendamento di cui è primo firmatario il senatore Caridi

Il patrimonio immobiliare pubblico per nuove attività imprenditoriali

E’ quanto viene proposto con l’emendamento di cui è primo firmatario il senatore Caridi

 

 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di recuperare il patrimonio immobiliare pubblico ed offrirlo a nuove attività imprenditoriali anche prevedendo misure di supporto alle piccole e medie imprese nella fase di start-up dal momento del concepimento dell’idea imprenditoriale.
Il Senatore Antonio Caridi così spiega le motivazioni di fondo dell’emendamento, di cui è primo firmatario, presentato nella fase di conversione in legge del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonchè in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti.
La proposta prevede l’inserimento del seguente comma:”1-bis. Per le azioni di cui alla lettera b) del comma precedente vengono promosse altresì azioni di promozione e recupero del patrimonio immobiliare ai sensi dell’articolo 63 della legge 448/1998 al fine di convertire gli opifici industriali in incubatori di imprese da offrire in locazione gratuita, per un periodo massimo di 5 anni, in favore di nuove imprese. A tal fine le Regioni, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, predispongono, di concerto con gli Enti di cui all’articolo 36 della legge 5 ottobre 1991, n. 317, un apposito Piano di recupero del patrimonio immobiliare.”
L’iniziativa dei proponenti punta a promuovere il recupero e la riconversione di siti industriali dismessi presenti negli agglomerati industriali di competenza ed in particolare in aree e strutture che hanno beneficiato in passato di finanziamenti e contributi pubblici, al fine di completare i piani di recupero e la valorizzazione delle aree a fini produttivi, mediante opportuni interventi strutturali ed infrastrutturali, anche d’area, funzionali all’insediamento di attività produttive che richiedono specifici servizi.
Per i firmatari gli opifici riacquistati saranno, in parte, riconvertiti in incubatori di imprese per offrire strutture di sostegno alla nascita e allo sviluppo delle imprese per un periodo di cinque anni.
Oltre a questo importante risultato l’utilizzo dei capannoni avrebbe una ulteriore valenza simbolica in quanto il recupero di strutture abbandonate da assegnare ai giovani acquisterebbe il significato di una fase nuova, oltre a favorire lo sviluppo di nuove iniziative giovanili.
Per i firmatari, tra i quali anche il senatore Galimberti già coordinatore nazionale dei giovani di Confcommercio, la crisi economica mondiale che ha messo a dura prova il sistema industriale tradizionale, ha modificato, strutturalmente, il tessuto produttivo italiano, caratterizzato, in maniera preminente, dalla dismissione totale di alcuni opifici industriali sorti, in particolare, all’interno delle Aree di Sviluppo Industriale, territori naturalmente vocati allo sviluppo di iniziative imprenditoriali.
Questo emendamento “Recupero del patrimonio pubblico per favorire la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno” si inserisce, secondo il Senatore Caridi, nell’azione del nuovo Governo che ha inteso, sin dall’atto del suo insediamento, implementare una stagione di rilancio del settore produttivo e dell’imprenditoria giovanile e delle attività economiche di stampo innovativo, coinvolgendo gli attori istituzionali preposti allo sviluppo economico del territorio.