Zavettieri: ” La questione meridionale tema centrale per fare uscire il paese dalla crisi”
redazione | Il 27, Nov 2010
“Dopo un lungo silenzio che faceva temere l’eclissi della “Questione meridionale” con il varo del “Piano Sud” il Governo riapre la questione in tutti i suoi aspetti drammatici di matura economica, sociale e democratica: è questo il terreno principale sul quale le forze politiche, culturali e sociali sono chiamate a confrontarsi, prima ancora che sui giudizi, a fine di parte, sul merito dell’intervento”
Zavettieri: ” La questione meridionale tema centrale per fare uscire il paese dalla crisi”
“Dopo un lungo silenzio che faceva temere l’eclissi della “Questione meridionale” con il varo del “Piano Sud” il Governo riapre la questione in tutti i suoi aspetti drammatici di matura economica, sociale e democratica: è questo il terreno principale sul quale le forze politiche, culturali e sociali sono chiamate a confrontarsi, prima ancora che sui giudizi, a fine di parte, sul merito dell’intervento”
CATANZARO- “Dopo un lungo silenzio che faceva temere l’eclissi della “Questione meridionale” con il varo del “Piano Sud” il Governo riapre la questione in tutti i suoi aspetti drammatici di matura economica, sociale e democratica: è questo il terreno principale sul quale le forze politiche, culturali e sociali sono chiamate a confrontarsi, prima ancora che sui giudizi, a fine di parte, sul merito dell’intervento”. E’ quanto ha dichiarato Saverio Zavettieri, leader dei “Socialisti Uniti – P.S.I.” “Per quanto allo stato è dato sapere – afferma Zavettieri – il programma, che si muove nell’ambito del dettato costituzionale (Art.119), prevede intervenni anche notevoli in settori importanti per la modernizzazione e la tenuta della società e dell’economia meridionale, senza però una visione di insieme che faccia emergere chiaramente un disegno strategico ed il ruolo autonomo che deve assumere il Mezzogiorno come motore del proprio sviluppo e della crescita del Paese”. “In sostanza – prosegue il leader socialista – considerare il Mezzogiorno come una unica grande entità, che attraverso una programmazione coerente degli interventi superi i confini delle singole Regioni, svolgendo così la funzione naturale di grande piattaforma logistica nel Mediterraneo, specie con i grandi Porti, per garantire all’Italia nuove opportunità di crescita e l’ingresso nei nuovi mercati internazionali del Medio – Oriente. In conclusione, una politica di grande respiro per il Mezzogiorno, non può essere considerato elemento di compensazione dei temuti effetti negativi del federalismo fiscale, ma occasione di rilancio per l’intero Paese.