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Giro di vite per combattere la manipolazione dei risultati e i sistemi di “good governance” nello sport internazionale

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Cartellino rosso alla corruzione nello sport. I ministri dello sport dei paesi del
Consiglio d’Europa si sono riuniti a metà settembre nella città di Macolin, in
Svizzera, per discutere di una spinosa questione: la manipolazione dei risultati
e i sistemi di “good governance” nello sport internazionale.Al termine della
conferenza di due giorni, i rappresentanti di 15 paesi hanno firmato una convenzione
per meglio prevenire e perseguire legalmente la corruzione e la manipolazione delle
competizioni sportive e per punire le organizzazioni sportive disoneste. In alcuni
casi, le organizzazioni potrebbero venir punite nel caso non dovessero adottare misure
necessarie e ragionevoli per prevenire la corruzione al loro interno. In base al
nuovo regime, la corruzione di privati diventa un reato perseguibile d’ufficio,
anche nei casi in cui non ne consegue una distorsione della concorrenza, come invece
succede oggi. Al momento, i casi di corruzione di privati sono perseguibili solo
dopo la denuncia da parte di una società, un gruppo o un individuo. Vi sono poi
altre modifiche legali in corso che riguarda la revisione della legge sul riciclaggio
di denaro che pone i responsabili sportivi di alto rango tra le “persone politicamente
esposte”. Saranno quindi oggetto di un controllo finanziario accurato. Anche le
legislazione delle lotterie nazionali saranno riviste per prevenire le scommesse
illegali e la manipolazione dei risultati.Un’indagine condotta nel 2012 dall’osservatorio
sportivo indipendente “Play the Game” e da sei università europee ha evidenziato
che soltanto un terzo delle 35 federazioni olimpiche interrogate dispone di comitati
etici, di verifica o di esame delle finanze. Inoltre, solo una manciata di esse adotta
criteri trasparenti e obiettivi al momento della distribuzione di fondi per lo sviluppo.
Altre ricerche hanno mostrato che meno della metà delle federazioni pubblicano i
loro rapporti finanziari o li mettono a disposizione su richiesta.Vale la pena rammentare
il caso più recente che riguarda la controversia attorno alla trasparenza di un’inchiesta
etica avviata per far luce sul processo di attribuzione della Coppa del mondo di
calcio 2018 e 2022, oltre che uno scandalo legato a degli orologi di lusso. Il 16
settembre, il Comitato di etica della FIFA ha chiesto ai dirigenti dell’organizzazione
di restituire i 65 orologi, del valore di 25’000 franchi l’uno, offerti come regalo
per la Coppa del mondo dalla Federcalcio brasiliana di calcio. Altrimenti, rischiano
azioni disciplinari.Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]”, la legislazione se verrà adottata a livello internazionale, almeno sulla
carta, rappresenta un segnale importante per combattere la corruzione. Sarà una
grossa ispirazione non solo per le federazioni sportive, che dovranno adattarsi a
regole più severe, ma rappresenta un’azione più decisa contro la corruzione. La
palla è ora nel campo.