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Graziano: “Il piano trasporti sarà rivoluzionario”

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“A distanza di venti anni
dall’approvazione e adozione dell’ultimo Piano regionale dei trasporti, si
ritorna a parlare di un nuovo strumento essenziale per lo sviluppo
economico e per porre un freno all’ormai costante spopolamento della
Calabria, soprattutto delle zone dell’entroterra. È apprezzabile che la
Giunta Oliverio abbia messo mani alla redazione di un nuovo Piano Regionale
dei Trasporti. Lo ha fatto con coraggio e dopo aver colto anche lo sprone,
dei mesi scorsi, di alcuni gruppi di opposizione come la Casa delle
Libertà. Certo, il preliminare discusso lo scorso giovedì in Consiglio è un
canovaccio su cui lavorare e all’interno del quale inserire importanti e
rivoluzionari emendamenti. Questo per non rischiare di riproporre un Piano
desueto alla nascita, senza prospettiva e, ancor peggio, senza risolvere i
gravi problemi legati alla mobilità calabrese. È necessario puntare,
sfruttando le ingenti risorse comunitarie, ad un piano integrato che
potenzi, equipari e metta in rete tutto il sistema dei trasporti e che
preveda la creazione di nuove infrastrutture di comunicazione tra
l’entroterra e le coste. Solo così potremo coltivare l’ambizione di colmare
quel gap di servizi che già ci vede soccombere rispetto alle regioni del
Meridione, le più arretrate d’Europa”.

È questa la chiosa del Segretario questore del Consiglio regionale della
Calabria, Giuseppe Graziano, al dibattitto assembleare per l’adozione della
proposta preliminare Piano regionale dei trasporti, tenutosi lo scorso
giovedì 14 luglio 2016. Nel suo corposo intervento il Presidente nazionale
del movimento Il Coraggio di Cambiare l’Italia ha ricordato le vittime
della tragedia ferroviaria avvenuta in Puglia nei giorni scorsi e con esse
anche le migliaia di cittadini che nell’ultimo trentennio hanno perso la
vita sulle strade e lungo le linee ferrate calabresi, molte ancora oggi
vetuste e non con i più moderni sistemi sicurezza.

È apprezzabile l’impegno della Regione nel voler adottare – dice Graziano –
un nuovo piano dei trasporti. Il preliminare del PRT discusso manca di
ambizione e di lungimiranza politica. Dico questo perché vedo uno strumento
che integra in modo appena sufficiente le diverse reti di trasporto ma non
integra in alcun modo i diversi settori, non è quel collante che ci si
aspetta, con infrastrutture e reti di infrastrutture che riescano a servire
e soddisfare contemporaneamente lavoratori, imprese, studenti, turisti!
Ancora oggi abbiamo una predominanza de trasporto su gomma – precisa
Graziano. Mentre non si fa cenno su come sfruttare al meglio le nuove
tecnologie applicate ai trasporti nel totale rispetto dell’ambiente e
dell’ecosistema. La mobilità ferroviaria, ad esempio, viene considerata
marginalmente e solo in un ambito prettamente turistico. Invece le
ferrovie, con l’ammodernamento dei tracciati in tutte le aree della
regione, consentirebbero agevoli spostamenti a studenti, pendolari, merci,
turisti. E Sicuramente con un minor impatto ambientale rispetto al
trasporto su gomme. E’ un grosso errore sfruttare le potenzialità offerte
dalle vecchie linee delle Ferrovie Calabro-Lucane, di quelle silane, delle
zone del Pollino e della altre zone interne che in passato hanno fatto le
fortune economiche del comprensorio silano e delle zone del Pollino, solo
per percorsi paesaggistici. Un altro dato sconcertante – aggiunge il
Segretario questore – emerge dal quadro di investimenti per le due strade
dorsali calabresi la SS 106 e la SS 18 dove sono previsti esclusivamente
interventi di messa in sicurezza a macchia di leopardo che non faranno
altro che peggiorare l’attuale situazione viaria già di per sé critica. E
sia chiaro che, su questa questione, nessuno è esonerato da responsabilità.
Se Anas e quindi il Governo non hanno interesse affinché si creino le
condizioni per una mobilità più sicura ed europea in Calabria, dovrà essere
la classe politica e dirigente regionale a pretendere che si avviino
investimenti certi e concreti per l’ammodernamento di queste due strade. In
un quadro d’insieme, allora – conclude Graziano – è ammirevole l’intenzione
della Giunta Oliverio di voler adottare un nuovo Piano regionale dei
trasporti ma questo strumento potrà risultare veramente utile e innovativo
se saranno inseriti emendamenti migliorativi mirati a creare una rete
omogenea del complesso sistema della mobilità calabrese. In ultimo, ma non
meno sconcertante, è il fatto che negli ultimi tempi tra Decreto Sblocca
Italia e Legge di Stabilità, ci sono quasi 5 miliardi di risorse per le
ferrovie. Di cui oltre il 98 % da Firenze in su e poco più dell’1% al sud.
Discriminazioni inqualificabili. Che si sommano al taglio di 17 miliardi
avuto con la Legge di Stabilità del 2016. Il Fondo di Sviluppo e Coesione
ammonta a 38.7 miliardi, di cui 30,9 miliardi devono essere investiti al
Sud (lo dice la Legge di Stabilità del 2014). La quota del Masterplan per
il Sud destinata al meridione è di soli 13.4 miliardi. Gli altri dove
sono? E veramente dobbiamo accettare supinamente la favola che il grosso
di questi fondi sarà speso dal 2019 in poi? Penso proprio che la verità sia
che non ci sono soldi per le infrastrutture del Sud e che sul Sud non si
vuole investire.