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Granato: nessuno può impedire l’accesso al demanio che è di pertinenza statale

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“Una ordinanza quanto meno discutibile quella del 21 luglio
scorso che porta la firma del sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo:
non solo l’introduzione di ticket per fruire di un luogo straordinario a
cui la comunità ha sempre avuto libero accesso, ma addirittura un controllo
serrato di vigilanza. E’ vergognoso che questo tratto di demanio
particolarmente suggestivo venga precluso anche ai bagnanti”. E’ quanto
afferma la senatrice Bianca Laura Granato (Ancora Italia) che critica la
decisione del sindaco Madeo sottolineando come l’ordinanza prevede anche
“il divieto di portare sdraio, ombrelloni, asciugamani ed altri oggetti
ingombranti, nonchè alimenti di qualsiasi genere; divieto di spingersi fin
sotto la grotta, per pericolo caduta massi e divieto di passaggio in mare
sotto l’arco per ragioni di sicurezza (tale divieto riguarda imbarcazioni,
pattini e bagnanti)”.
“Dal 21 luglio quindi, le persone potranno accedere in uno dei luoghi più
suggestivi della Calabria, solo ed esclusivamente in presenza del personale
addetto al controllo e alla vigilanza dei percorsi che consentono il
raggiungimento del sito. La presenza della vigilanza dovrà essere
assicurata nei giorni festivi e prefestivi del mese di luglio e tutti i
giorni del mese di agosto. E la sosta sulla spiaggetta non potrà superare i
20 minuti – spiega ancora la senatrice -. Ma c’è di più, è previsto anche
un biglietto per l’accesso: 3 euro (1,50 per i minori di 12 anni), denaro
che servirà per far fronte ai costi dei servizi di vigilanza, biglietteria
e pulizia”.
“L’accesso al demanio non può essere precluso nemmeno dai concessionari di
lidi ai cittadini . Qui invece si impone addirittura un ticket anche solo
per accedere . Ricordiamo che il demanio è pertinenza statale e nessuno può
impedire l’accesso. Non solo vengono introdotte rigide regole all’accesso a
questo luogo straordinario simbolo in positivo della bellezza della
Calabria, ma ci si chiede di pagare per sostenere i consti delle
limitazioni imposte. Paghiamo per la sottrazione del diritto di fruire
liberamente di una spiaggia che dovrebbe essere accessibile a tutti! Siamo
davvero al paradosso. Il sindaco – conclude la senatrice Granato – si
occupi di vigilare sulla salvaguardia dell’Arcomagno, sostenendo le spese
di vigilanza, dando fiducia ai cittadini: visto che con questa decisione ha
dimostrato di considerarli tutti incivili”.