di Fameli Foti Rosa
Grande successo a Palmi (Rc) per il Princi EtnoFest, nella sera che ha anticipato la scasata della Varia di Palmi, il 24 agosto 2019. Organizzato da Natale Princi, noto management e imprenditore calabrese. Terza edizione per Princi; si è avvalso di collaboratori capaci come Giovanna Scarfò, cantante/ballerina, direttore artistico dell’evento. Apre lo spettacolo un guru delle percussioni, suoni simili a fuochi d’artificio in musica, i tamburi di Luca Scorziello. Un viaggio ideale tra ritmi pulsanti e sound misto ad afro, asia, e tammurriata , un mix di suoni e colori del mondo. Luca, appena dodicenne inizia la sua attività di batterista, in formazioni con repertorio pop e internazionale. Successivamente nasce l’interesse per le percussioni ed entra a far parte del gruppo etno-musicale Kalavria, e nel ’96 giungono alla finalissima delle selezioni nazionali di Una voce per Sanremo.
Nel 1996 ottiene l’attestato da Percussionista, presso la scuola di Percussioni Timba di Roma con gli insegnanti Evangelisti e La Rosa. Nel 1999 approda a Cuba dove si perfeziona nelle tecniche Afro-Cubane,sotto la guida di Josè Louis Quintana Changuito. In ogni caso bisogna sentirlo dal vivo, come ha sottolineato il presentatore, Domenico Milani. Le riprese effettuate da “ LaC ”, canale n.19 DGT in diretta televisiva, visibili via web www.lactv.it. Un inizio col botto; il pubblico surriscaldato, dal sound acceso dei musicisti, tutti capaci e professionisti: tra di loro presente i palmesi Marcello Surace ( detto Buitoni) alla batteria e alle tastiere Saverio Garipoli : sia Marcello che Saverio sono due assi del mestiere, collaborano con i migliori musicisti italiani. Secondo ospite, Mario Incudine: nato ad Enna, 2 giugno 1981, è un cantante, attore teatrale e polistrumentista italiano. Esponente di spicco della musica popolare siciliana, si è anche cimentato nella world music.
Nasce attore; diverse esperienze nel settore e poi nel 1996 fonda il gruppo Janniscuru, con Franco Barbarino. Nel 2002 incide il cd Un Natali di paci, e raccoglie brani natalizi della tradizione siciliana, poi comincia a esibirsi in varie località isolane in qualità di cantante e musicista (mandolino, mandola, tammorra ). Ama molto la tv, e partecipa a diversi programmi Rai ed altre emittenti siciliane come Antenna Sicilia. Nel 2009 vince il 10º Festival della nuova canzone siciliana e partecipa, l’anno successivo, all’undicesima edizione, vincendo il premio della critica. La sera del 5 aprile 2018 su Rai 1 viene lanciato il videoclip del singolo di Biagio Antonacci Mio fratello, al quale Mario Incudine, collabora per la regia di Gabriele Muccino e con la partecipazione dei fratelli Giuseppe e Rosario Fiorello. Un sound terra di Sicilia, l’essenza del mediterraneo, con sfumature e complessità. Bellissima timbrica, eclettico paroliere iper veloce. Un vero tornado. Arriva finalmente il Vip della serata: Eugenio Bennato. Nato a Napoli, 16 marzo 1948, è un cantautore e musicista italiano. Fa parte della scuola di cantautori napoletani, assieme ai due fratelli Edoardo e Giorgio, a Pino Daniele, Tony Esposito, Alan Sorrenti, e altri.
Laureato in fisica, è uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969). Fa diverse esperienze anche all’estero, tanti successi; Sanremo per ben due edizioni. Il 20 aprile 2007 esce l’album dal titolo Sponda sud, interamente composto da brani inediti. Torna al Festival di Sanremo 2008 con il brano Grande Sud, piazzandosi al decimo posto. E poi si susseguiranno album perle come, Questione meridionale, Da che sud e sud, Canzoni di contrabbando, ecc. Eugenio Bennato è un artista aperto al mondo, ecclettico, ama circondarsi di strumenti della tradizione popolare, oltre che suoni e voci singolari anche straniere, coristi e percussionisti specializzati. Il sound di Eugenio si fonde con sfumature diverse, e regala uno spettacolo variopinto. Incontriamo per alcuni minuti il maestro Bennato, e chiediamo le sue prime impressioni: “Diciamo che ritrovarmi a Palmi, tra amici, Mario Incudine e tutti i musicisti, trovarmi in una piazza ricca di tradizione, di attenzione. Diciamo che ho avuto un’immagine della Calabria assolutamente positiva come tutta la musica del Sud”. Il repertorio di Bennato, un’influenza mondiale tante sonorità: “Sì, certo, rispecchia mentalmente la nostra ricerca internazionale, che stiamo facendo, ma soprattutto l’essenza di Mediterraneo di arte e di pace”.
A conclusione della serata è la volta del maestro Cosimo Papandrea; originariamente TaranProject: formati nella primavera del 2009 per iniziativa di Mimmo Cavallaro, cantautore, affermatosi tra gli artisti della Taranta Power di Eugenio Bennato. Nascono inizialmente come gruppo di supporto; ne fanno parte Andrea Simonetta (chitarra)e Carmelo Scarfò (basso); si aggiunge poi Giovanna Scarfò, seconda voce e danze. In numerosi concerti è ospite anche Cosimo Papandrea (canto, organetto e lira calabrese), già leader dei Sonu Divinu ,che ben presto entrerà stabilmente nel gruppo, apportandovi le proprie composizioni. La denominazione definitiva diviene “Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea TaranProject”. Recentemente il gruppo si è sciolto ed i due, rimasti comunque in buoni rapporti si esibiscono distintamente. Il maestro Cosimo, presente al Princi Etno fest di Palmi; controlla velocemente gli strumenti, e sale sul palco per dare il meglio di se. E quindi: Stiddha chiaraa, Cioparella, Santu Roccu, Passa lu mari, Hjuri di hjumari e tante altre. Presente tra il pubblico il giornalista di Telemia, nonché regista e attore Pino Carella, proveniente dalla Jonica insieme all’amico Attilio Carbone, proveniente dagli Stati Uniti, speaker di Radio Italia Uno, trasmissione di Adelaide Australia. Princi Etno Fest un successo, sia di pubblico che di qualità musicale; da riproporre per la successiva edizione, ancora più ricca, più importante che mai. w la musica, e w il Sud.