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Grande successo per la quarta edizione della Festa dell’Iftar  a Cittanova per la fine del Ramadan. Il Sindaco Antico :”simbolo di integrazione”

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La città di Cittanova, ha celebrato la fine del mese sacro di Ramadan con un incontro speciale per l’Iftar, che ha visto la partecipazione di circa 200 persone, tra cui personalità religiose, istituzionali e rappresentanti della comunità locale. 

Il sindaco di Cittanova, Giuseppe Antico, ha accolto con entusiasmo i partecipanti e ha elogiato l’importanza di eventi come questo nell’applicare concretamente il concetto di integrazione. Ha espresso apprezzamento per il contributo della comunità marocchina nella vita della città e ha annunciato che il comune si impegnerà a fornire una sede adeguata per un centro islamico e un luogo di culto autorizzato.  

L’incontro si è aperto con un discorso inaugurale tenuto dal signor Mohamed Al-Ghouazi, presidente del Centro Culturale Islamico di Cittanova, il quale ha sottolineato l’importanza del Ramadan nel rafforzare i valori spirituali e umani e rafforzare la  comprensione e la solidarietà nella società.  

Successivamente, ha preso la parola il professor Ahmad Berraou, rappresentante della comunità marocchina in Calabria e presidente del “Forum Marocco Calabria”, ha il quale ha evidenziato il ruolo della comunità marocchina nel promuovere l’integrazione sociale, lo sviluppo sostenibile e la coesione regionale. Ha inoltre ribadito l’importanza della partecipazione della comunità alle iniziative locali per rafforzare l’interazione positiva tra le diverse culture.  

E’ intervenuto anche l’ Avv. Giuseppe Saletta, in rappresentanza del console onorario del Regno del Marocco in Calabria, Domenico Naccari il quale  ha parlato  del lavoro svolto dal Consolato e dall’Ordine degli Avvocati di Palmi con quello  di Settat in Marocco per la realizzazione di un gemellaggio, sottolineando l’importanza di tale collaborazione nel rafforzare i legami culturali e professionali dei due stati.  

È intervenuto anche il parroco della città, che ha espresso l’apertura della Chiesa cattolica e della comunità cristiana nei confronti della comunità marocchina e di tutti i migranti. Ha inoltre annunciato l’avvio di un progetto per offrire supporto scolastico pomeridiano ai figli dei migranti, con l’obiettivo di aiutarli a migliorare il loro rendimento accademico.    

L’evento, giunto alla sua quarta edizione, rappresenta un’evoluzione significativa anno dopo anno. Non si tratta solo di un’occasione isolata, ma di una vera e propria piattaforma per promuovere valori umani e culturali che uniscono la società italiana e le sue comunità diverse.  

Attraverso i piatti e le pietanze condivise, sono emerse chiaramente le radici culturali del Marocco nella convivialità, nell’ospitalità e nella generosità, valori che rafforzano i legami sociali ed esaltano la bellezza delle tradizioni marocchine. Questa diversità culturale apre nuove prospettive di cooperazione, integrazione e convivenza armoniosa.  

L’evento svolge anche un ruolo cruciale nel combattere  l’estremismo, il razzismo, l’isolamento e i pregiudizi, fungendo da ponte per costruire fiducia e dialogo tra i popoli. È anche un messaggio chiaro che riflette i valori dei marocchini e della comunità musulmana in generale, come parte integrante della società italiana e protagonisti attivi nella costruzione di un’Italia unita e multiculturale.