I partiti ideologici hanno fallito. Hanno parlato troppo e ascoltato poco.
Hanno corso dietro alle poltrone, alle correnti, ai sondaggi. Ma intanto hanno perso il contatto con la realtà.

È tempo di rallentare, guardarsi attorno, rimettere i piedi per terra.
Tornare nei territori, tra la gente, nei luoghi dove i problemi non sono statistiche ma vita quotidiana.
Non servono capi carismatici o salvatori improvvisati. Serve una comunità politica che cammina insieme, che si ferma ad ascoltare, che costruisce.

Italia del Meridione non è un luogo, è una scelta.
Non è il Sud che chiede aiuto, è il Sud che propone un modello.
Un partito post-ideologico, non liderista, radicato, autonomista, profondamente costituzionale.
Un partito che non si vergogna della parola “militanza”, che crede nella competenza, che lavora in silenzio quando serve e alza la voce quando è necessario.

Non siamo qui per correre dietro ai giochi di potere.
Siamo qui per restituire dignità alla politica.
Perché c’è un’urgenza che brucia più delle altre: quella delle idee.

Buon sabato di politica a chi ha ancora il coraggio di crederci.