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Guerriglia a Londra, Cameron: “Se necessario esercito in campo”

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Nella capitale evitata quarta nottata di violenza

Guerriglia a Londra, Cameron: “Se necessario esercito in campo”

Nella capitale evitata quarta nottata di violenza

 

(ANSA) LONDRA – Un’inchiesta sugli scontri che hanno infiammato Londra e altre città inglesi verrà avviata a settembre al rientro del Parlamento. Lo ha dichiarato alla Bbc il presidente della commissione affari interni Keith Vaz sottolineando che l’indagine prenderà in considerazione anche i tagli alla polizia e il ruolo delle nuove tecnologie nei saccheggi e atti teppistici. Ai Comuni oggi il leader dell’opposizione laburista Ed Miliband ha ribadito la necessità di un’inchiesta per “far luce su quanto avvenuto”. Infine, Il premier non esclude il blocco dei social network in caso di nuovi disordini. “Tutti coloro che hanno assistito a queste orribili azioni sono rimasti colpiti dal fatto che sono state organizzate attraverso i social network”, ha detto Cameron. “La libera circolazione delle informazioni può essere usate per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie. Stiamo lavorando con la polizia, i servizi d’intelligence e l’industria per capire se può essere giusto impedire alle persone di comunicare attraverso questi siti e servizi quando sappiamo che stanno preparando violenze disordini e atti criminali”. CAMERON, SE NECESSARIO ESERCITO IN CAMPO – I 16mila poliziotti presenti a Londra per garantire l’ordine pubblico rimarranno nella capitale durante tutto il fine settimana. Lo ha indicato il premier britannico David Cameron oggi ai Comuni aggiungendo che finora sono stati compiuti 1.200 arresti e che la polizia da ora in poi avrà il potere di chiedere ai ragazzi di scoprirsi il volto “in ogni circostanza”. ”Se necessario – ha proseguito Cameron – l’esercito potrebbe essere chiamato ad appoggiare la polizia in caso di nuovi forti scontri, come quelli di questi giorni a Londra e in altre città inglesi”. Per Cameron “la responsabilità dei crimini deve sempre ricadere sui criminali che li commettono”. “Quanto accaduto a Mark Duggan chiaramente suscita domande che hanno bisogno di una risposta – ha sottolineato Camero – . Vi è un’indagine indipendente in corso e posso assicurare l’aula che andremo fino in fondo”. Lo ha detto David Cameron ai Comuni riferendosi alla morte di Duggan, l’uomo ucciso da un colpo di pistola esploso da un agente di polizia, all’origine dei disordini. Inoltre, Cameron ha fatto sapere che ‘tutti i residenti e proprietari di esercizi commerciali danneggiati dagli scontri, anche chi non è assicurato, riceveranno indennizzi’. Sono stati poi annunciati sconti fiscali per chi è stato colpito e un fondo di emergenza di 10 milioni di sterline per le autorità locali.

LONDRA HA PASSATO UNA NOTTE TRANQUILLA – Notte tranquilla a Londra e dintorni, complice anche la pioggia, dopo l’imponente spiegamento di forze messo in campo dal premier David Cameron, che ha dato il via alla “linea dura” contro violenze e saccheggi. L’ultimo bilancio, secondo la Bbc, è di 888 persone arrestate e 371 incriminate solo a Londra, dove sono stati schierati 16mila poliziotti. Più di 300 persone sono state inoltre arrestate nel West Midlands e altre 100 a Manchester e Salford. Oggi intanto è previsto l’intervento di Cameron alla camera dei comuni, una prova che si annuncia difficile per il premier, dopo le polemiche per la risposta lenta e macchinosa delle autorità. E gli attacchi personali per non aver interrotto le vacanze in Toscana non appena esplosa la rivolta.

A BIRMINGHAM 3 MORTI DOPO INVESTIMENTO – Tre uomini sono morti per le ferite riportate dopo essere stati investiti a Birmingham. Secondo i testimoni, stavano difendendo il loro quartiere. Lo scrivono i media britannici. La polizia ha arrestato il conducente dell’auto e aperto una inchiesta per omicidio. Secondo la Bbc, i tre sono stati investiti dal veicolo poco dopo essere usciti da una moschea. Nell’ospedale in cui sono stati portati si è radunata una folla di circa 200 persone di origine asiatica: molti di loro hanno affermato che l’incidente é stato un “hit and run”. Non è ancora chiaro se la morte dei tre sia collegata ai disordini scoppiati in città.

DOPO LONDRA,MANCHESTER E ALTRE CITTA’ – Dopo Londra, tocca a Manchester e a altre città come Birmingham, West Bromwich, Wolverhampton, Nottingham e, secondo le ultime informazioni, anche Liverpool. I circa 16 mila poliziotti mobilitati nelle ultime ore nella capitale dal premier David Cameron, tornato precipitosamente dalle vacanze in Toscana, dopo le devastazioni della scorsa notte hanno fatto da deterrente. Grazie anche ad un coprifuoco di fatto, con i pub che hanno chiuso in anticipo e una metropoli meno trafficata del solito, la capitale britannica ha evitato una quarta nottata di violenza e di sangue. Ma i tumulti si sono spostati toccando in particolare la seconda e terza città dell’Inghilterra, Birmingham e Manchester, dove hooligan e teppisti, spesso molto giovani, sono entrati in azione, distruggendo vetrine e svaligiando negozi, per una sorta di shopping della disperazione, appropriandosi di prodotti elettronici o di capi di vestiario alla moda. Il vice capo della polizia Garry Shewan ha in una conferenza stampa che i livelli di violenza registrati in città sono stati “eccezionali” e “senza precedenti” negli ultimi 30 anni. “Vi sono stati saccheggi, incendi e atti di sciacallaggio assolutamente gratuiti”, ha affermato in una conferenza stampa convocata. Almeno 47 persone sono state arrestate. 

A Liverpool un gruppo di giovani ha attaccato un commissariato locale, lanciando mattoni e bombe incendiarie. La polizia delle West Midlands, nell’Inghilterra centrale, ha arrestato almeno 80 persone per gli atti di vandalismo di cui ieri sono state protagoniste a Birmingham, West Bromwich e Wolverhampton, stando a quanto riferisce SkyNews. Nelle tre località, sono stati saccheggiati negozi e dati alle fiamme edifici e autovetture. Una stazione di polizia di Nottingham, nella regione delle East Midlands in serata è stata attaccata con bottiglie incendiarie da un groppo di circa 30-40 scalmanati. Le fiamme sono state subito domate e una decina di persone sono finite in manette. Ma rispetto a quanto è successo a Londra nei giorni e nelle ore scorse, con almeno un morto e centinaia di feriti, le violenze osservate questa sera nel centro del paese non avevano la stessa intensità, nonostante le parole drammatiche delle polizie locali. Per il premier Cameron, come anche per il sindaco di Londra Boris Johnson riluttante a tornare da una vacanza nella Colombia Britannica canadese, il conto rischia di essere salato, così come per Scotland Yard, già nell’occhio del ciclone per lo scandalo delle intercettazioni del gruppo Murdoch e ora criticata dalla stampa per essersi fatta cogliere impreparata nei disordini degli ultimi giorni. Il primo appuntamento politico di rilievo è quello di giovedì mattina, con un primo dibattito urgente ai Comuni, che si annuncia bollente.

redazione@approdonews.it