Il dott. Amuso ci illustra tutte le proprietà di questo importante prodotto calabrese
I benefici dell’olio extravergine d’oliva della Piana di Gioia Tauro
Il dott. Amuso ci illustra tutte le proprietà di questo importante prodotto calabrese
Dopo che si è parlato del peperoncino calabrese, un altro prodotto, calabrese della piana di Gioia Tauro, reclama, il suo momento di notorietà.
Quando si parla di olio di oliva, storicamente le sue origini, e quindi le prime piantagioni risalgono a circa 6.000 anni prima della venuta di Cristo, ed esattamente in Palestina e Siria.
Solo intorno al 1000 a.C. circa, l’ulivo fu importato in Italia.
Nella piana di Gioia Tauro:
La Piana di Gioia Tauro, è fortemente caratterizzata dalla presenza della coltura dell’olivo, che in questo territorio cresce con enorme vigore soprattutto con le varietà locali, “Sinopolese” ed “Ottobratica”, e segna in maniera inconfondibile il paesaggio rurale.
Il 70% del territorio pari a circa 30.000 ettari, con oltre 2.342.000 piante di olivo è interessato da questa attività produttiva e che incide profondamente sull’economia dell’intera zona.
L’olio d’oliva, a differenza da tutti gli altri oli che si ottengono da semi, è l’unico che si ottiene dal frutto della pianta.
L’olio di oliva extravergine si ottiene dalla spremitura meccanica delle olive , senza alcun trattamento industriale.
Per meritarsi la denominazione di olio di oliva extravergine della Piana di Gioia Tauro, oltre ad essere estratto in modo esclusivamente meccanico, l’olio non deve essere soggetto ad alcun tipo di riscaldamento, il suo grado di acidità non deve essere superiore allo 0,8% ed il suo punteggio da un punto di vista organolettico non deve essere inferiore a 6,5.
Tutti gli oli che non soddisfano queste caratteristiche vengono messi in commercio con altre denominazioni.
L’olio di oliva extravergine può essere diviso in due gruppi:
il saponificabile, rappresenta circa il 99% ed è costituito da trigliceridi. Insaponificabile, rappresenta circa l’ 1% ed è costituito da antiossidanti e vitamine varie.
Altre sostanze presenti nell’olio extravergine di oliva sono: idrocarburi, cere, alcoli, steroli, polifenoli, e pigmenti colorati.
Circa l’85% degli acidi grassi presenti nell’olio extravergine d’oliva è rappresentato da acidi grassi insaturi, tra cui l’acido oleico e l’acido linoleico.
L’olio di oliva extravergine è un alimento fondamentale della dieta mediterranea, è ormai considerato un elemento fondamentale per la cura e la prevenzione di diverse patologie.
Secondo diversi studi, condotti a più riprese, sono state dimostrate diverse proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva:
il suo uso abituale riduce la presenza di colesterolo LDL o “colesterolo cattivo” ed aumenta la percentuale di quello “buono”,
diminuisce di circa il 30 % la possibilità di infarto cardiaco e abbassa il valore della pressione arteriosa;
I polifenoli e la vitamina E presenti nell’olio di oliva extravergine, grazie alla loro azione antiossidante, contribuiscono a prevenire l’arteriosclerosi e rallentano l’invecchiamento delle cellule;
L’uso di olio extravergine di oliva riduce la percentuale di predisposizione all’insorgenza di alcuni tumori , soprattutto quello al seno.
L’olio extravergine di oliva è un alimento estremamente sano con un’alta digeribilità capace di aiutare che il fegato, di partecipare alla regolazione della funzione gastrica con riduzione della possibilità dell’insorgenza di sviluppare l’ulcera duodenale.
La sensazione di un pizzicore alla gola che si avverte gustando l’olio extravergine di oliva, è sintomatica di un tocco di salute in più; infatti questa sensazione dipende da una sostanza antinfiammatoria, scoperta da pochissimo tempo, e chiamata oleocantale.
l’oleocantale, la cui asprezza induce una forte sensazione di acidità al livello della gola non dissimile rispetto a quella determinata da soluzioni dell’ibuprofene, agirebbe come anti-infiammatorio naturale con una potenza ed un profilo incredibilmente similari a quelli del farmaco anti-infiammatorio.
Anche se strutturalmente differenti, entrambe le molecole inibiscono i medesimi enzimi cicloossigenase (COX) nel processo della biosintesi delle prostaglandine.
Si ritiene che l’agente presente nell’olio extravergine di oliva responsabile dell’irritazione della gola sia la forma dialdeica di deacetossina – listroside aglicone (ovvero, oleocantale, ove oleo sta per olio, cant- sta per filo e al- per aldeide).
Per confermare questo, è stato isolato oleocantale da vari oli di oliva di qualità e ne è stata misurata la relativa intensità quale agente irritante della gola. E’ stato anche rilevato che l’intensità dell’irritazione era direttamente proporzionale alla concentrazione di oleocantale.
L’olio extravergine di oliva della piana di Gioia Tauro ne è particolarmente ricco.
Il consumo a lungo termine dell’oleocantale aiuta a proteggere da alcune malattie grazie alla sua attività inibitoria di alcuni enzimi simile a quella dell’ibuprofene.
Se si assumono quotidianamente 50 g di olio extravergine di oliva che contengono fino a 200 µg per ml di oleocantale, quantitativo assorbito per il 50%-90%, allora questo corrisponderebbe ad un’assunzione di fino a 9 mg al giorno. Tale dose è relativamente bassa, corrispondendo a circa il 10% del dosaggio di ibuprofene raccomandato per gli adulti per la cessazione del dolore, ma è risaputo che basse dosi di aspirina, che rappresenta ad esempio un altro inibitore, regolarmente assunte, conferiscono beneficio all’efficienza cardiovascolare.
L’ibuprofene è associato ad una riduzione del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro e dell’aggregazione delle piastrine nel sangue.
Questa sostanza ha gli stessi effetti di una sostanza antidolorifica chiamata ibuprofene che pare abbia anche effetti antitumorali.
Un paio di cucchiaini al mattino, a digiuno, possono risolvere i problemi di chi è afflitto da stitichezza cronica.
Ripetiamo: L’olio di oliva extravergine, è l’olio che si ottiene dalle olive esclusivamente con processi meccanici.
Oltre al processo di lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione le olive non subiscono nessun altro trattamento.
L’olio di oliva extravergine può quindi essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio succo di frutta con tutti i vantaggi ed i benefici che ne derivano per la salute.
Purtroppo non tutti sanno che tutti gli altri oli ( dall’olio di oliva ai vari oli di semi ), derivano da processi di raffinazione mediante l’uso di solventi chimici che avvengono in vere e proprie raffinerie industriali e non in frantoi oleari come avviene per l’olio extravergine d’oliva in modo rigoroso come nella piana di Gioia Tauro.
Purtroppo tutto questo non viene pubblicizzato dagli organi di informazione e la legge permette che un olio prodotto mediante l’utilizzo di processi e sostanze chimiche venga venduto con la denominazione di olio di oliva.
Si dice che l’olio extravergine d’oliva sia generalmente più grasso rispetto agli altri oli; questo è completamente falso.
Infatti tutti i tipi di olio sono costituiti al 99% da grassi e quindi il loro apporto di calorie è lo stesso per tutti.
L’olio di oliva extravergine è caratterizzato da un’alta digeribilità.
I Polifenoli
I polifenoli sono una sostanza molto importante ai fini della conservazione dell’olio stesso, poiché possiedono proprietà antiossidanti. La loro presenza impedisce che avvengano i processi di irrancidimento dell’olio e ne garantiscono quindi la stabilità. Allo stesso tempo conferiscono all’olio un profumo fruttato ed un gusto amarognolo leggermente pizzicante. Numerosi studi hanno dimostrato le proprietà e i benefici di queste sostanze sull’organismo umano.
I polifenoli, abbondano soprattutto nella frutta e nella verdura fresca, ma anche nel tè, nel vino, nel cacao e nei derivati.
D’altra parte, la cottura abbatte in modo considerevole il contenuto polifenolico dell’alimento, per cui è importante consumare cibi freschi o affidarsi eventualmente alla bollitura (meglio ancora alla cottura a vapore), evitando le alte temperature.
L’attività dei polifenoli può essere riassunta nei seguenti punti:
ANTIOSSIDANTE: proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che si sviluppano con il normale metabolismo cellulare e a causa di eventi stressogeni, come radiazioni, fumo, agenti inquinanti, raggi UV, stress emotivo e fisico, additivi chimici, attacchi virali e batterici ecc.
ANTICANCEROGENICA:in generale mostrano un impatto sullo step di iniziazione dello sviluppo del cancro, proteggendo le cellule contro l’attacco diretto da carcinogeni o alterando il loro meccanismo di attivazione (in vitro). Queste prove scientifiche spiegano la classica evidenza epidemiologica secondo cui esiste una correlazione tra consumo di vegetali freschi e ridotta incidenza di alcuni tipi di cancro (pelle, polmone, stomaco, esofago, duodeno, pancreas, fegato, seno e colon).
ANTIATEROGENA: è ampiamente riportato come l’ossidazione dei lipidi ed in particolare delle LDL sia la causa dello sviluppo dell’arteriosclerosi e delle malattie ad essa correlate (ictus, trombosi e malattie cardiovascolari in genere, prima causa di morte nei Paesi occidentali). Il principale meccanismo è la riduzione della coagulazione delle piastrine e delle LDL; altri meccanismi sono l’inibizione dell’ossidazione delle lipoproteine, l’azione radical scavenger e la modulazione del metabolismo degli eicosanoidi.
ANTINFIAMMATORIA: inibizione sulla cascata dell’acido arachidonico.
ANTIBATTERICA e antivirale.
Speriamo che la cipolla tropeana non reclami anche lei, il suo momento di notorietà su Approdo.