I carabinieri nella operazione “decollo Ter” hanno arrestato anche 3 calabresi residenti in Emilia Romagna


‘La guerra con noi non la vince nemmeno il Papa. Noi siamo e con noi dovete avere a che fare”. E’ questa una delle frasi significative pronunciate da Francesco Ventrici, di 39 anni, arrestato stamani dai carabinieri del Ros nell’ambito dell’operazione Decollo Ter sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro contro il narcotraffico internazionale organizzato dalla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia)

‘Ndrangheta,traffico cocaina dalla Colombia

I carabinieri nella operazione “decollo Ter” hanno arrestato anche 3 calabresi residenti in Emilia Romagna

‘La guerra con noi non la vince nemmeno il Papa. Noi siamo e con noi dovete avere a che fare”. E’ questa una delle frasi significative pronunciate da Francesco Ventrici, di 39 anni, arrestato stamani dai carabinieri del Ros nell’ambito dell’operazione Decollo Ter sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro contro il narcotraffico internazionale organizzato dalla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia)

 

 

 

 

VIBO VALENTIA – Sono tre gli arrestati nel bolognese nell’ambito dell’operazione condotta dal Ros dei carabineri sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro contro il narcotraffico internazionale organizzato dalla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). In mattinata i militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 27 indagati ed hanno eseguito il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili riconducibili all’organizzazione per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. In Italia, gli interventi hanno interessato la Calabria, l’Emilia Romagna, la Toscana , la Puglia e la Sicilia mentre, all’estero, la Spagna, il Brasile, il Venezuela e la Colombia. Secondo gli investigatori tonnellate di cocaina arrivavano dal Sud America per foraggiare il mercato europeo ed australiano. Nel bolognese sono stati arrestati Vincenzo Barbieri, 54 anni residente a Bologna e originario di Limbadi (Vibo Valentia), Francesco Ventrici 38enne di San Calogero (Vibo Valentia) residente ad Ozzano Emilia (Bologna). Entrambi erano in liberta’ vigilata, lavoravano nel settore dei trasporti e dovranno rispondere dei reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, estorsione, intestazione fittizia di beni e reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa. Nell’ambito dell’operazione dei carabinieri denominata “Decollo Ter” e’ stata arrestata anche la moglie del Ventrici, Alba Mercuri di 38 anni alla quale si contesta solo il reato di intestazione fittizia di beni. Secondo le indagini dei carabinieri la componente vibonese della cosca Mancuso faceva capo al Ventrici e al Barbieri in numerose importazioni di cocaina dalla Colombia, Brasile e Venezuela destinate in Italia ed in Australia. Per mascherare il traffico e reinvestirne i proventi il sodalizio – secondo quanto risulta agli investigatori – utilizzava attivita’ imprenditoriali proprie forte dei consolidati rapporti commerciali con i principali cartelli colombiani e con le organizzazioni narcoterroristiche. Nel corso del 2009, l’attivita’ investigativa consentiva di accertare il reimpiego dei narcoproventi da parte del gruppo Ventrici-Barbieri attraverso tre societa’ calabresi destinatarie nel solo 2008 di investimenti per oltre 2.5 milioni di euro. Le indagini hanno altresi’ documentato una serie di atti di violenza e minaccia da parte del sodalizio a danno di imprese concorrenti. Dalla complessiva analisi dei numerosi episodi estortivi accertati emergeva in particolare il ruolo del Ventrici quale promotore di una serie di attivita’ finalizzate a garantire alle societa’ controllate l’esclusivo affidamento dei trasporti in Calabria. Tra le numerose partite di droga sequestrate nel corso dell’operazione da segnalare i 255 chilogrammi di cocaina che fu scoperta il 29 ottobre del 2003. Il carico era in transito nel porto di Amburgo e la droga era stata occultata nelle controsoffittature in materiale plastico destinate alla societa’ Laventrans di San Lazzaro di Savena (Bologna) allora di proprieta’ dello stesso Ventrici. Il carico era stato inviato dal porto di Manaus (Brasile) a quello di Rijeka (Croazia) da una ditta vibonese controllata dall’organizzazione.