Il datore di lavoro lo sospende e lui gli spara. Giovane vibonese identificato e arrestato
Giu 06, 2013 - redazione
Ai domiciliari è finito Francesco Ionadi, 29 anni, di Vena Superiore, frazione di Vibo Valentia, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip. Secondo le indagini avrebbe sparato al titolare della ditta perché lo aveva sospeso per quindici giorni. I colpi d’arma da fuoco non avevano raggiunto l’imprenditore
Il datore di lavoro lo sospende e lui gli spara. Giovane vibonese identificato e arrestato
Ai domiciliari è finito Francesco Ionadi, 29 anni, di Vena Superiore, frazione di Vibo Valentia, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip. Secondo le indagini avrebbe sparato al titolare della ditta perché lo aveva sospeso per quindici giorni. I colpi d’arma da fuoco non avevano raggiunto l’imprenditore
VIBO VALENTIA – Minaccia a mano armata, porto e detenzione illecita di arma da fuoco, esplosione di colpi di pistola e danneggiamento. Questi i reati per i quali i carabinieri della Stazione di Pizzo Calabro, nel Vibonese, hanno posto agli arresti domiciliari Francesco Ionadi, 29 anni, di Vena Superiore, frazione di Vibo Valentia, in esecuzione di un’ordinanza firmata dal gip Gabriella Lupoli su richiesta del pm Santi Cutroneo.
Francesco Ionadi il 24 ottobre 2012 avrebbe prima minacciato a mano armata il datore di lavoro Massimiliano Di Leo, amministratore delegato della “Salmed Ati srl” che gestisce il servizio di pulizia delle vie di Pizzo, e poi esploso cinque colpi contro di lui, per averlo sospeso dal lavoro per 15 giorni. I colpi sono andati ad infrangersi contro un’autocisterna, un cartellone pubblicitario ed una barca presenti nel cantiere nautico del fratello di Massimiliano Di Leo. Decisivi, oltre alla denuncia della parte offesa, si sono rivelati i risultati dello stub sulla persona sottoposta alle indagini sviluppati dal Ris di Messina.