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Il dottore Amuso ci parla della diete

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Ecco l’analisi dei vantaggi e degli svantaggi dei diversi regimi dietetici

Il dottore Amuso ci parla della diete

Ecco l’analisi dei vantaggi e degli svantaggi dei diversi regimi dietetici

 

 

Una dieta deve possedere innanzitutto i seguenti requisiti:

essere ottimamente bilanciata ed apportare TUTTI i nutrienti essenziali, con una riduzione calorica non superiore alle 500-1000 Kcal rispetto al necessario.

Una dieta dimagrante non deve mai scendere al di sotto delle 1200 calorie per un soggetto adulto in buone condizioni di salute; durante una dieta non si dovrebbero perdere più di 0,5 – 1.0 kg alla settimana.

Dopo poche settimane la dieta diventa noiosa ed è lo stesso organismo, impoverito di alcune sostanze nutritive, a chiedere la sospensione della dieta (debolezza, affaticamento mentale, problemi gastrointestinali).

Esiste una dieta dimagrante ideale?

Si, una dieta dimagrante ideale esiste ed è tutto sommato facile da adottare. Si tratta semplicemente di apportare leggere modifiche al proprio stile di vita conciliando un po’ di attività fisica con la graduale eliminazione di quelle abitudini che contribuiscono ad una scorretta alimentazione. La dieta mediterranea!

Vediamo prima una serie di diete analizzando i pro e i contro:

SCARSDALE

Ha una durata media di due settimana, i cibi non si possono sostituire, e le quantità sono fisse (43% di proteine, 22% di lipidi, 34,5% di carboidrati, solo tra quelli permessi) Cibi vietati patate, pasta, riso e formaggi grassi, legumi, dolci e carni grasse. Via libera a carni formaggi, pesce, uova, due fette di pane al giorno, verdura frutta.

Al di sotto delle 1200 Kcal va fatta sotto il controllo del medico. È’ sbilanciata a danno dei carboidrati, possibile sviluppo di chetosi o deficienze nutritive vitamine (B1,B6,B12) Sali minerali (Ca Fe, Mg). All’inizio il calo di peso è forte, ma se protratta per più di 3 o 4 giorni il metabolismo rallenta e il dimagramento si arresta. Buona l’idea di mangiare verdure crude ogni qual volta che si avverte fame.

WEIGHT WATCHERS

Non ci sono alimenti vietati; per cui la filosofia su cui si basa è

mangiare di tutto, anche i dolci, anche se con moderazione. Chi segue la dieta è invitato a partecipare a incontri di gruppo, in cui si scambiano consigli e vengono insegnati alcuni principi base. Le diete sono varie e personalizzate. Sul piano nutrizionale non ci sono carenze particolari, da la possibilità di mangiare di tutto, compresi carboidrati L’alimentazione quotidiana non risulta eccessivamente squilibrata. Il rischio è che una volta raggiunto il peso forma senza più il sostegno psicologico del gruppo si torni ad ingrassare. Risulta inoltre piuttosto costosa. La possibilità di confrontare i risultati con il gruppo è un buon incentivo. Da la sensazione di non essere a dieta perché nessun alimento è vietato.

BEVERLY HILLS

È divisa in due fasi: la prima (7,10 giorni) è a base di sola frutta. Esempio per i primi due giorni solo anguria a volontà, il terzo giorno solo ananas più due banane altri due giorni di papaia e via di seguito Dopo 10 giorni si inizia il graduale inserimento degli altri alimenti. Tra i cibi vietati latte, sale zucchero e formaggio ( quest’ultimo in quantità limitate).

Una dieta a base di sola frutta per più di due giorni è pericolosa può dare originea crisi di acetone e crampi. Le più evidenti conseguenze sono debolezza e affaticamento. Grave carenza di alcune vitamine come la D, la E, il gruppo B, di sali minerali come ferro e calcio. Il calo di peso è temporaneo.

Non occorre pesare gli alimenti, ne contare le calorie.

DISSOCIATA

Divide i cibi in tre gruppi carboidrati (pane, pasta, riso e dolci), proteine (carne formaggio, pesce) neutri (grassi, verdure). È possibile mangiare in un pasto a volontà solo alimenti che appartengono allo stesso gruppo. I cibi neutri possono essere consumati comunque. Dimagrire dissociando gli alimenti è una tecnica che non ha fondamento scientifico. Anche perché uno stesso cibo è composto di diversi nutrienti. L’organismo per funzionare al meglio deve disporre di tutte le sostanze nutritive.

Un intero pasto composto di sole proteine può causare acetone. È’ comoda, non si devono contare le calorie, né pesare gli alimenti. Non ci sono cibi vietati e quindi si può fare ovunque anche fuori casa.

PUNTI

Ogni cibo ha un punteggio che non ha nulla a che vedere con il valore calorico, i carboidrati valgono molti punti,le proteine pochissimi o addirittura zero. Ad esempio 100g di tonno sott’olio o una bistecca valgono 0 punti, una fetta biscottata o 20

g di pasta valgono 5 punti. Si possono totalizzare al massimo 40-60 punti al giorno.

È sbilanciata. E’ ricca di proteine e di grassi. Dato che si tende ad eliminare i cibi ad alto punteggio ciò porta ad un forte calo di peso per la perdita di liquidi corporei. Si possono manifestare crampi,senso di affaticamento e carenze di vitamine, sali minerali e fibra. È un sistema ingegnoso che non impone schemi fissi e permette di costruirsi un pasto con una certa libertà.

ANANAS

Dura una settimana ed è basata su circa 1000 calorie al giorno. Prevede ananas ad ogni pasto e pochi altri alimenti: pesce yogurt, verdure in quantità minima i carboidrati. Viene consigliato di ripeterla mensilmente.

La diminuzione del peso è dovuta alle poche calorie ingerite e alla perdita di

liquidi, comporta gravi carenze nutritive, è diseducativa perché porta a pensare che ci sono alimenti dimagranti, nel giro di poco tempo tornando a mangiare normalmente si recupera il

peso.

Elimina la sensazione di gonfiore, può essere piacevole soprattutto in estate.

YOGURT

Può variare la durata da 5 a 15 giorni per le calorie concesse da 500 a 1200, la più nota è quella che fa perdere 5 Kg in 5 giorni è basata su 500-600Kcal. Si basa sul consumo di yogurt da 1200g il primo giorno a 800 nei successivi.

Altri alimenti ammessi sono minestrone, brodo vegetale, frutta, pesce, spremuta senza zucchero.

È’ pericolosa. Sottopone l’organismo a forti privazioni e non fornisce tutte le sostanze di cui ha

bisogno. Non va fatta senza il parere del medico può aggravare alcune patologie già presenti come la carenza di ferro.

È facile da seguire anche fuori casa.

MINESTRONE

Sfrutta la capacità del minestrone di saziare subito con poche calorie. Prevede una drastica riduzione e in alcuni giorni l’eliminazione di carboidrati e grassi. I primi tre giorni solo frutta e verdura poi vengono introdotti pesce e carne. Fortemente sbilanciata e priva di carboidrati fonte primaria di energia, comporta senso di affaticamento, diuresi abbondante, gonfiore addominale e si possono verificare crampi. Difficilmente si avverte il senso della fame, ci si alza da tavola sazi.

A ZONA

Si basa sul controllo degli equilibri ormonali (picchi insulinici) attraverso l’eliminazione del cibi con indice glicemico troppo elevato.

Ogni pasto deve essere costituto da calorie provenienti per il 40% da glucidi, 40% proteine, 30% lipidi. I carboidrati dovrebbero essere a basso indice glicemico (verdura mele pere arance pasta meglio se integrale) i lipidi dovrebbero provenire per circa il 33% da grassi saturi ( es quelli presenti nella carne, altro 33% da monoinsaturi (olio di oliva) 33% poliinsaturi (olio semi di lino).

Sbilanciata, il dimagrimento che si ottiene non avviene a spese del grasso corporeo ma del tessuto muscolare e dei liquidi, l’apporto calorico risulta insufficiente è pari alla metà di quanto suggerito dall’OMS.

Potrebbe funzionare per persone in grave soprappeso, ma partendo da un situazione di peso normale o lieve sovrappeso l’apporto calorico risulta insufficiente.

ATKINS

Ideata del dottor R. Atkins, cardiologo, mirata ad aiutare pazienti in sovrappeso. Iperproteica e iperlipidica. Si fonda sulla teoria che sia le proteine che i grassi, per la loro elevata capacità di saziare, stancano presto. Criticata sopratutto per l’elevato apporto di grassi e per la mancanza di fibre, vitamine e sali. Non è consigliabile seguirla per periodo prolungati

MACROBIOTICA

Ripresa dagli scritti di Ippocrate in tempi più recenti è stata elaborata da due insegnanti giapponesi, S. Ishisuka e Y. Sakurazawa, che dedicarono la loro vita alla diffusione di questa summa di regole alimentari che diventa, se rispettata con rigore, filosofia di vita. È più un sistema alimentare che una dieta. Ha un elevato apporto di carboidrati.

Salvo che per alcuni “livelli estremi” che prevedono consumo quasi esclusivo di riso per lunghi periodi, non vi sono particolari controindicazioni

MEDITERRANEA

Parte dell’osservazione che le popolazioni di alcune zone sono particolarmente longeve e indenni da malattie degenerative.

Basata sugli alimenti tipici del bacino del Mediterraneo: olio d’oliva, pesce azzurro, cereali, legumi, verdura e frutta.

Gli esperti concordano sui pregi di questa dieta, attribuendo agli alimenti che la compongono, proprietà preventive e terapeutiche.

Tranne l’ovvio avvertimento di non esagerare con pane e pasta non ha controindicazioni.

Riassumendo, queste possono essere le regole guida per una

corretta alimentazione:

1. Assumere alimenti ricchi di amido, come pasta, pane, riso (preferibilmente integrali) e legumi.

2. Limitare il consumo di dolci e bevande zuccherate.

3. Preferire una alimentazione ricca di vegetali, come frutta fresca, ortaggi, consumati preferibilmente crudi.

4. Limitare l’assunzione di formaggi grassi e stagionati, uova, salumi e carni grasse, dando la preferenza alle carni magre e al pesce; questo ultimo dovrebbe essere consumato almeno 2-3 volte alla settimana.

5. Assumere una adeguata quantità di latte e suoi derivati.

6. Preferire, come condimenti, grassi di origine vegetale.

7. Limitare il contenuto di sale nella dieta: sia quello aggiunto nella preparazione degli alimenti, sia l’uso di prodotti il cui contenuto di sale è piuttosto elevato.

8. Limitare il consumo di alcool, e nel consumare eventualmente bevande a basso tenore alcolico, dosarne la quantità e berle preferibilmente durante i pasti.

9. Dare la preferenza a prodotti freschi di stagione, limitando il consumo sia di primizie, sia di alimenti conservati.

10. Qualora vengano utilizzati prodotti surgelati in sostituzione di prodotto freschi assicurarsi che per questi sia stata correttamente mantenuta la catena del freddo.

11. Evitare di sottoporre ad alte temperature i grassi sia visibili che invisibili saranno pertanto da limitare, oltre che i fritti, anche i cibi arrostiti e alla brace preferendo quelli cotti a vapore, bolliti, al cartoccio, a microonde aggiungendo gli eventuali condimenti a fine cottura.

12. Prediligere la dieta mediterranea, essa si basa su una modesta assunzione di alimenti di origine animale (carni, formaggi freschi) privilegiando il consumo di pane, pasta, legumi,frutta e verdure fresche consumate preferibilmente crude e condite con olio di oliva. Alla dieta mediterranea è stato riconosciuto un ruolo protettivo nei confronti di alcune malattie degenerative (aterosclerosi e neoplasie apparato digerente).

13. Variare l’assunzione degli alimenti, attingendo quotidianamente ai sette gruppi in cui sono stati suddivisi gli alimenti dall’ Istituto Nazionale della Nutrizione.

Un abbraccio Domenico Amuso