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Il Garante Nazionale Infanzia in visita a Reggio Calabria

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Fa notizia la visita di questa mattina del Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza al porto di Reggio Calabria. Una visita di cui non era evidentemente a conoscenza il Garante della Calabria, Marilina Intrieri, che ha fatto sapere di aver appreso solo attraverso gli organi di stampa che il Garante si trovava oggi a Reggio Calabria per vigilare sull’accoglienza dei minori stranieri al porto della città.
«Tra pubbliche amministrazioni che curano, in sedi diverse, le stesse incombenze – ha commentato la Intrieri – è consuetudine e corrisponde a criteri di efficienza e buon andamento della P.A un preventivo raccordo in ordine alle attività. Nessun contatto il Garante nazionale dell’infanzia ha, invece, ritenuto di voler azionare preventivamente col Garante della Calabria».
«Questo Garante – continua Intrieri – è stata sempre vigile sull’accoglienza dei minori stranieri che
giungono al porto di Reggio Calabria. La prefettura si Reggio Calabria con la Direzione Marittima regionale, la Questura, la Procura e il Tribunale per i minorenni, L’ASP e i sindaci della intera della provincia hanno, da subito, promosso una circolo virtuoso di protezione minorile in occasione di ogni sbarco succedutosi in questi anni. Ben altre sono le lacune e le deficienze in Calabria per mala gestione e mancati controlli. Un esempio eclatante è quello del campo profughi di Isola capo Rizzuto. Sulle violazioni di diritti minorili al CARA il Garante della Calabria ha sempre informato quello nazionale senza alcun riscontro da parte dello stesso per le gravi inerzie amministrative anche a livello ministeriale. I minori presenti al CARA di Crotone erano stati privati delle vaccinazioni
obbligatorie, dei contatti con la famiglia di origine , costretti a vivere in promiscuità con adulti, alcuni addirittura erano scomparsi. Fatti che il Garante dell’infanzia della Calabria ha denunciato alla competente Procura della Repubblica e ripetutamente segnalato al Garante nazionale».
«Infine, a tutela degli interessi minorili dei fanciulli che giungono nel porto di RC – conclude la dottoressa Intrieri – ritengo opportuno che la vigilanza del Garante Nazionale avvenga senza clamori e
pubblicità che aumenterebbero l’attenzione mediatica su minori, le cui drammatiche vicissitudini, vedono violati i loro diritti e fra questi quello di essere bambini».