banner bcc calabria

Il Meetup di Catanzaro vuole chiarezza per la selezione degli scrutatori alle europee

banner bcc calabria

banner bcc calabria

La risposta fornita dal Comune appare formalmente ineccepibile ma sostanzialmente deficitaria

Il Meetup di Catanzaro vuole chiarezza per la selezione degli scrutatori alle europee

La risposta fornita dal Comune appare formalmente ineccepibile ma sostanzialmente deficitaria

 

Riceviamo e pubblichiamo

La risposta fornita dall’ufficio stampa del comune, in merito al nostro precedente comunicato sulla nomina degli scrutatori per le elezioni europee, appare formalmente ineccepibile ma sostanzialmente deficitaria.
Risponderà sicuramente al vero che la suddetta operazione sia stata compiuta dalla commissione elettorale all’unanimità e nel rigoroso rispetto della legge, ma ci si dimentica di spiegare alla cittadinanza secondo quali criteri, i rappresentanti di maggioranza ed opposizione consiliare in seno alla commissione, abbiano indicato i nominativi.
E’ risaputo, infatti, che detti rappresentanti nominino gli scrutatori nella loro veste di componenti la Commissione elettorale dopo aver “sentito” i vari consiglieri e ricevuto le “indicazioni” che vengono dai medesimi, fornite secondo logiche di spartizione da prima repubblica.
D’altronde appare illuminante in tal senso il comunicato apparso nella giornata del 3 maggio a firma del consigliere Corsi, in cui il medesimo conferma la intervenuta rinuncia ad indicare nominativi, sia da parte di consiglieri di minoranza che di maggioranza.
Lo stesso, infatti, conferma la prassi di spartizione messa in atto, anche se, del tutto erroneamente, ritiene di poter riportare il riferimento contenuto nel nostro primo comunicato al consigliere di minoranza Passafaro.
In effetti avevamo fatto esplicito riferimento alla scelta di alcuni consiglieri comunali di opposizione di non dare indicazioni nominative, riferendoci però – non nominativamente – ad altri di cui abbiamo potuto leggere le relative dichiarazioni sul loro profilo Facebook, non certo al consigliere da lui citato.
Quindi, a meno che il consigliere Corsi non ritenga di possedere infallibili doti divinatorie, sbaglia nell’attribuirci sponde ma, affermando che lo stesso consigliere da lui citato abbia fatto la parte del leone nelle indicazioni nominative durante la riunione della commissione elettorale, non fa altro che confermare indirettamente la vergognosa spartizione di prebende messa in atto, non tenendo in alcun conto le richieste, ripetutamente pervenute da più parti, di procedere ad un sorteggio preliminare all’indicazione nominativa, come peraltro già avvenuto poco più di un anno fa in occasione delle elezioni amministrative.
A noi interessava ed interessa tuttora scardinare questa prassi ed ora, grazie anche all’inconsapevole assist del consigliere Corsi, non abbiamo più alcun dubbio, semmai ne avessimo avuti, che si tratti di una stortura del sistema che permette, ai consiglieri che ne fruiscono, di elargire benefici atti a “fidelizzare” i soggetti che li ricevono, oltre che di far presidiare determinati seggi “sensibili” da persone a loro vicine.
È arrivato il momento di porre fine a questo malcostume, così come a tutte le altre cattive prassi legate a doppio nodo al clientelismo, in uso da ormai troppo tempo nella nostra città; è ora di scoperchiare il vaso di Pandora per rendere i cittadini catanzaresi finalmente liberi di pretendere e di poter esercitare tutti i diritti che gli spettano, non ultimo proprio quello di poter ambire a ricoprire il ruolo di scrutatore senza doversi votare a nessun “santo in paradiso” !!!