Sono stati disposti diversi banchetti in vari punti della città e della provincia di Reggio per la raccolta di firme destinate a concretizzare il referendum abrogativo
Il Pd reggino si mobilita per l’abrogazione della legge “Porcellum”
Sono stati disposti diversi banchetti in vari punti della città e della provincia di Reggio per la raccolta di firme destinate a concretizzare il referendum abrogativo
Il Partito Democratico reggino si mobilita in favore del referendum per l’abrogazione del cosiddetto “Porcellum”, la legge elettorale attualmente in vigore.
A tal fine, convocata dal coordinatore provinciale del partito, Girolamo Demaria, si è tenuta presso la federazione provinciale una riunione alla quale vi hanno preso parte i componenti del coordinamento, consiglieri comunali e provinciali, dirigenti locali.
Proprio per coinvolgere direttamente i cittadini e l’opinione pubblica in una battaglia di trasparenza e di vera democrazia anche attraverso una consistente opera di sensibilizzazione e informazione, il partito, attraverso i propri circoli, ha predisposto diversi banchetti in vari punti della città e della provincia di Reggio per la raccolta di firme destinate a concretizzare il referendum abrogativo.
A questa finalità contribuiranno in primo luogo le Feste Democratiche che si svolgeranno nei prossimi giorni a Villa San Giovanni ed a Bianco e che, per l’occasione, svolgeranno un ruolo attivo e fondamentale attraverso l’allestimento dei gazebo per incrementare sempre di più il consenso sull’abolizione di una legge profondamente inadeguata, in quanto non rispondente allo spirito democratico che dovrebbe essere alla base nel sistema di elezione dei propri rappresentanti.
L’attuale legge elettorale varata dal centro destra non ha garantito la governabilità, mediante il premio di maggioranza senza alcuna soglia ha leso il principio di rappresentatività ed ha sottratto agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti, creando, così, una frattura tra cittadini e parlamento.
Urge, pertanto, dare vita ad una riforma che, da un lato, punti al dimezzamento dei parlamentari e, dall’altro, disegni una nuova legge elettorale che sia capace di riattivare un circuito virtuoso tra società e politica.
Il PD ha già presentato in parlamento precise proposte di legge per il dimezzamento dei parlamentari e per un sistema elettorale in grado di garantire legittimità democratica, favorire la stabilità di governo, riconoscere agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti e promuovere il ruolo dei partiti politici, spezzando la spirale perversa di partiti personali e favorendo il superamento di coalizioni artificiose.
Pur essendo consapevoli che la legge Mattarella, che i comitati referendari vorrebbero vedere ripristinata, è diversa dalla proposta di legge già presentata dal PD in parlamento, che intende mantenere un impianto bipolare evitando nel contempo alleanze eterogenee, la si ritiene in ogni caso migliore dell’attuale Porcellum. La priorità, oggi, è quella di evitare di dover tornare a votare ancora una volta con l’attuale sistema elettorale.
La decisione su chi governa deve tornare interamente in mano ai cittadini. E’ ora di avviare un autentico percorso di partecipazione e mobilitazione per ottenere il cambiamento che il Paese ed i suoi cittadini auspicano da molto, troppo tempo e che non possono più attendere.
Alla fine della riunione è stato deciso di affidare il coordinamento delle attività relative alla raccolta delle firme in favore del referendum a Giulio Tescione, componente del coordinamento provinciale.
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