“Non basta
dichiararsi addolorati. Non si può accettare più che questo continui ad essere
il Paese in cui si è responsabili a giorni alterni, in base alle convenienze.
Qualcuno risponderà per queste assurde tragedie?” – Denis Nesci, Presidente
nazionale dell’Unione per la difesa dei consumatori , commenta così il crollo
della campata stradale sull’A3 nei pressi di Cosenza. “Non è possibile che un
giovane operaio perda la vita mentre sta compiendo il proprio dovere, non è
possibile che durante lavori così delicati, definiti dall’Anas “prove di demolizione”,
l’altra carreggiata continui ad essere tranquillamente aperta al traffico, non
è possibile che crolli un pezzo di strada come se nulla fosse” “Qual è il
controllo – prosegue Nesci – che l’Anas svolge su questi cantieri? E qual è
il
controllo che, a sua volta, svolge il Ministero delle Infrastrutture nei
confronti dell’Anas? “ “Oltre ad esprimere il proprio dolore per l’accaduto,
il
Presidente Ciucci rassegni le proprie dimissioni. E’ ora che si assuma le
responsabilità dei gravi errori che continua a commettere la società di cui è
al timone, come il viadotto crollato in Sicilia dopo appena dieci giorni dalla
sua inaugurazione”. “Non vogliamo più assistere silenti dinanzi alle troppe
tragedie sulle strade, molto spesso causate da incuria e negligenza. Ma
soprattutto – conclude il Presidente Udicon – pretendiamo che in questo Paese
qualcuno si assuma gli oneri, oltre che gli onori”.