Incontro sindaco con il direttore Asp Reggio Calabria promosso dal Garante della Salute Stanganelli
Mar 20, 2025 - redazione
Approccio costruttivo, unità d’intenti, confronto schietto e una nuova alleanza tra sindaci: sono questi gli ingredienti condivisi nel corso del partecipato incontro promosso dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, tra i sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Direttore Generale dell’Asp reggina, Lucia Di Furia, svoltosi stamattina all’interno di Palazzo Campanella. Un’iniziativa voluta dalla stessa Garante, a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dal territorio, relative ad anomalie e disservizi inerenti alle postazioni di continuità di assistenziale, alle difficoltà di accesso a prestazioni e servizi da parte del cittadino nelle zone di residenza, all’assistenza primaria di base, nello specifico ai servizi offerti dai MMG e pediatri di libera scelta e alle ataviche criticità strutturali e organizzative dei presidi sanitari. Numerosi i primi cittadini intervenuti alla riunione, provenienti dalle diverse aree della provincia, in rappresentanza della fascia tirrenica, jonica, aspromontana, grecanica e della vallata dello Stilaro, che, a turno, hanno illustrato le criticità e i bisogni dei comuni di appartenenza, esponendo le loro posizioni in modo determinato, ma comunque in un clima di ritrovata serenità. Presenti in sala i sindaci Ranuccio (Palmi), Tripodi (Polistena), Larosa (Canolo), Valente (Pazzano), Giovinazzo (Rizziconi), Gatto (San Pietro di Caridà), D’Angelis (Serrata), Tropeano (Stilo), Casile (Bova), Micari (San Roberto), Filocamo (Fiumara), Penna (Roccaforte Del Greco), Verduci (Motta San Giovanni), Femia ( Marina di Gioiosa), Marra (Sant’Alessio), Zavettieri (Roghudi), Albanese (Giffone), Arfuso (Cardeto); il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Marra; gli amministratori delegati alla Sanità: Frajia (Caulonia), Murace (Bivongi), Barbieri (San Ferdinando), Randazzo (Bagnara), De Maria (Rosarno), Idone (Campo Calabro), Pellegrino (Siderno), Melito (Villa San Giovanni); il direttore del distretto, dr.ssa Eburnea, il dirigente amministrativo dell’Asp, dr.ssa Roso, l’oncologa, dr.ssa Serranò e il segretario provinciale della FIMMG Reggio Calabria, dr. Biasi. Il filo conduttore degli interventi dei sindaci provenienti dalle aree interne è stata l’impossibilità di garantire nei territori di rispettiva competenza un’adeguata assistenza territoriale, in alcuni casi per mancanza di guardie mediche, postazioni di continuità assistenziale che funzionano a singhiozzo o carenza di MMG, mentre per i centri più popolosi, come Palmi e Polistena, si è ovviamente discusso del futuro dei presidi ospedalieri e delle costituende case della comunità. Diversi i cambiamenti in atto rispetto alle sopracitate istanze passati in rassegna dalla Dg Di Furia, che ha evidenziato la propria disponibilità costante nel confrontarsi e ascoltare i rappresentanti del territorio. Parlando della continuità assistenziale, la dr.ssa Di Furia ha ribadito l’importanza di questo presidio fondamentale nelle aree remote, rimarcando però la necessità di ragionamenti che non siano di semplice campanilismo, ma puntino ad una proposta riorganizzativa nelle aree più critiche, che miri a garantire il soddisfacimento del bisogno del cittadino non necessariamente nel territorio di appartenenza, ma in un’ottica di ottimizzazione per viciniorità, rendendosi disponibile a sedersi attorno a un tavolo di proposte, cartina alla mano. Per quanto attiene i medici di medicina generale, passando in rassegna la riorganizzazione sanitaria secondo le AFT (aggregazioni funzionali territoriali), secondo la Dg dell’Asp, sempre in un’ottica di miglioramento delle risorse, prioritaria resta la presa in carico del paziente, che sia nel comune di appartenenza o in quello limitrofo. Un passaggio dell’intervento della Di Furia è stato dedicato all’implementazione delle postazioni di prelievo, annunciando la prossima apertura di un presidio a Palizzi, sul modello Bagnara. Si è parlato altresì di case di comunità e ospedali di comunità: a tal proposito, la Dg Di Furia ha evidenziato l’importanza di dare seguito agli interventi previsti dal PNRR, evitando di ripetere gli errori del passato, ovvero di sperperare i soldi dei cittadini, con strutture realizzate, prive di contenuti e poi vandalizzate. In tal senso l’impellenza è quella di reperire i professionisti necessari per la loro piena attivazione. Novità sul piano della prevenzione sono state inoltre illustrate dalla Dg, come l’acquisizione di strutture mobili, ovvero dei camper, per l’effettuazione di mammografie, visite odontoiatriche per anziani e consultorio, in modo da rispondere alle carenze di professionalità nelle aree più disagiate. In questo senso la dr.ssa Di Furia ha richiesto ai sindaci un loro impegno, perché tali servizi vengano supportati nei loro territori. Un ragionamento a parte per Palmi e Polistena: su Palmi la Di Furia ha ricordato come la struttura abbia tutti i requisiti per incarnare appieno le funzioni di casa della comunità, mentre per quanto riguarda Polistena, ha ribadito a gran voce come l’attenzione dell’Asp nei confronti di questo presidio sia “enorme”. La dr.ssa ha quindi biasimato ogni tentativo di strumentalizzazione, che spesso sfiducia il cittadino, sottolineando che il terrorismo psicologico rispetto ad un paventato ridimensionamento dell’ospedale spoke è completamente privo di fondamento. Viceversa, ha annunciato l’intenzione di potenziare il nosocomio con ulteriori spazi, come ad esempio l’ambulatorio di oncologia e i reparti di riabilitazione, con 10 posti dedicati anche all’ospedale di Gioia Tauro. A seguire, la dr.ssa Roso ha snocciolato i numeri del nuovo contratto per la definizione dell’organico relativo ai medici di medicina generale: un medico ogni 1200 residenti; un medico per una frazione superiore al 50% di 1200 e un correttivo di un medico ogni 5000 residenti, in un territorio che, secondo la recente deliberazione aziendale, viene suddiviso nei seguenti ambiti: 4 per il distretto di Reggio Calabria, 7 ambiti per i distretti jonico e tirrenico, per un totale di 180 medici (Reggio Calabria), 94 ( Tirrenico) e 85 (Jonico). Rispondendo alle istanze del sindaco di Stilo, la Dg Di Furia ha garantito che entro il 2025 tale territorio sarà coperto dalla presenza di un medico. A margine dell’incontro, la Garante ha comunicato la volontà di effettuare un censimento dei soggetti fragili e dei bambini inguaribili, chiedendo ai Comuni di supportarla in questa richiesta. Coadiuvata dalla dr.ssa Serranò, e con il supporto del coordinatore medico scientifico dell’Ufficio del Garante, Santo Caridi e del consulente esperto, Angelo D’Ascola, la Garante si è impegnata a mantenersi vigile rispetto al dialogo intavolato con i sindaci, rimarcando la propria disponibilità all’ascolto e al confronto. Al termine del confronto, il sindaco di Roghudi, Zavettieri, ha proposto l’inserimento della presenza della Garante della Salute all’interno della Conferenza dei Sindaci, proposta sposata appieno dalla dr.ssa Di Furia.