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Insorti, presa Ajdabiya. Raid aerei su Misurata

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Obama: “Nostra responsabilità agire contro bagno di sangue. Evitata catastrofe umanitaria”

Insorti, presa Ajdabiya. Raid aerei su Misurata

Obama: “Nostra responsabilità agire contro bagno di sangue. Evitata catastrofe umanitaria”

 

(ANSA) Gli insorti libici hanno ripreso Ajdabiya e Brega, 160 km da Bengasi, dopo che era stata riconquistata una settimana fa dai governativi. Lo hanno fatto dopo una notte di combattimenti, con il sostegno degli aerei della coalizione. A ovest i lealisti assediano Misurata, controllata dai ribelli, con l’esercito del rais che controlla gli ingressi della città e i cecchini che sparano dai tetti. Carri armati marciano verso la città. Il bilancio dei morti sarebbe salito a 115 mentre aerei della coalizione internazionale bombardano le posizioni del regime. Intanto, la tv di Stato riferisce che i raid aerei della coalizione hanno fatto strage di civili a Sabha, nella Libia centrale. E mentre il comitato militare Nato discute sulle regole d’ingaggio, il presidente Usa Barack Obama spiega che la missione ha evitato una catastrofe umanitaria.

RIBELLI, CARRI ARMATI GHEDDAFI VERSO MISURATA – I carri armati di Muammar Gheddafi avanzano da ovest verso Misurata, la città portuale libica stretta tra Tripoli e Sirte. Lo riferisce una fonte dei ribelli. La città, riferisce la fonte, è “sotto un intenso fuoco di artiglieria” da parte delle forze leali a Gheddafi, che martellano Misurata con le batterie posizionate a est, mentre i corazzati e i soldati tentano di penetrare da ovest. A Misurata, città ribelle circondata dalle forze dell’esercito libico da giorni, “sono in azione bande armate” secondo quanto riferito dal governo.

OBAMA, NOSTRA RESPONSABILITA’ AGIRE CONTRO BAGNO SANGUE – “Gli Stati Uniti non possono, e non devono, intervenire ogni volta che c’é una crisi in una parte del mondo”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel discorso settimanale. “Ma credo fermamente – ha aggiunto – che quando innocenti sono brutalizzati, quando qualcuno come Gheddafi minaccia un bagno di sangue e quando la comunità internazionale è preparata ad agire insieme, è nel nostro interesse nazionale agire. E’ nostra responsabilità. E questo”, in Libia, “é uno di questi momenti”. “Il ruolo delle forze americane” in Libia “é limitato”. Con gli alleati si è deciso che “la responsabilità della missione passasse dagli Stati Uniti ai nostri alleati e partner della Nato”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel suo discorso settimanale. “E’ così che la comunità internazionale funziona, più paesi, non solo gli Stati Uniti, a condividere la responsabilità e il costo della pace e della sicurezza”. a missione in Libia “sta avendo successo”. “Una catastrofe umanitaria è stata evitata e le vite di civili, innocenti uomini, donne e bambini, sono state salvate”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel discorso settimanale alla nazione, sottolineando che che gli “americani devono essere orgogliosi delle vite salvate in Libia e dell’operato dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme che ancora una volta hanno dimostrato di difendere i nostri interessi e i nostri ideali”.

TRIPOLI, PRONTA AD ATTUARE ROAD MAP DELL’UA – Tripoli si è detta “pronta ad attuare la road map” proposta dall’Unione africana per mettere fine alle ostilità in Libia. Lo ha affermato il rappresentante del regime di Muammar Gheddafi ad una riunione dell’organizzazione africana ad Addis Abeba.

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