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“La Calabria vuole risposte”

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La mobilitazione organizzata dalla Cgil per domani 7 novembre è l’espressione più alta, l’ennesima, della partecipazione democratica di una Calabria che vuole risposte e che è stanca solo di ricevere le briciole.
Di assistenzialismo e di ammortizzatori sociali si può anche morire mentre è assolutamente necessario operare per mettere fine alla disoccupazione dilagante, al precariato diffuso e costruire occasioni di lavoro stabile e produttivo.
Fino ad oggi il Governo nazionale ha avuto come interlocutore una Regione incapace di interpretare pienamente il suo ruolo e per lunghi anni si è dimostrata colpevolmente incapace di qualsiasi progettualità anche nel valorizzare le poche eccellenze che abbiamo. Il porto di Gioia Tauro ne è l’emblema più evidente. Così come il baratro che si è aperto davanti a noi riguardo ai fondi strutturali comunitari che rischiano di essere disimpegnati per mancanza di una progettualità seria ed efficace.
La nuova regione a guida Oliverio avrà il delicato compito, prima di tutto, di ricomporre, con tutte le azioni di sua prerogativa, un tessuto sociale sfaldato e sfinito da una crisi economica che sembra senza fine e da contrapposizioni che non hanno alcun costrutto.
Anche le rappresentanze sindacali assieme alle altre forze sociali troveranno un interlocutore attento e determinato nella consapevolezza che solo lavorando tutti insieme, con un obiettivo comune, potremo intravedere sviluppi positivi.

Giovanni Puccio
Candidato al Consiglio regionale