La camera penale di Palmi si mobilità ed organizza i comitati per il sostegno alla riforma delle separazione delle carriere
Mag 02, 2023 - redazione
La camera penale di Palmi ha indetto per il 26 aprile scorso la prima riunione organizzativa del Comitato per il sostegno alla riforma per la separazione carriere tra giudici e PM in discussione In Parlamento.
L’ iniziativa si inserisce nel quadro più ampio della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Unione Camere Penali che attraverso il suo presidente Giandomenico Caiazza ha chiesto a ciascuna delle camere penali italiane di formare comitati locali per sostenere il percorso dei disegni di legge costituzionale sulla separazione delle carriere su cui a breve prenderà le mosse il dibattito parlamentare.
Obbiettivo dell’ istituzione di un il comitato con la partecipazione di esponenti dell’associazionismo, delle professioni del mondo della cultura, dell’informazione e della politica (in una parola la cd. società civile), non è solo quello della diffusione dei contenuti e delle idee di fondo del progetto di riforma del sistema giudiziario. Si tratta certo di mettere in evidenza che il sistema della giustizia penale attuale è attraversato dal gigantesco conflitto di interessi del giudice, che è parte debole dello stesso apparato che accusa ma anche di chiedere attenzione sui risvolti di quell’anomalia che pregiudica la qualità delle decisioni. E che rimangono normalmente in ombra. Parliamo delle cifre oscure della sofferenza di chi rimane incastrato in un meccanismo che non garantisce gli innocenti, che vi incappano con frequenza molto superiore rispetto alle fredde statistiche ufficiali sul rapporto tra incolpati ed assolti a processo concluso. Parliamo della sofferenza delle vittime accertate del processo che non trovano adeguato rimedio e riparazione al danno subito in un sistema che non prevede responsabilità per gli errori commessi.
Si tratta di riflettere e far intendere che parlare di separazione delle carriere significa trattare esattamente di questo, non di astratti meccanismi ordinamentali.
Significa coltivare l’aspirazione ad un processo “più giusto” che attribuisca al cittadino che si difende dignità pari al suo accusatore. E al tempo stesso liberi chi giudica dai condizionamenti della appartenenza allo stesso apparato che promuove la punizione.
Questo il messaggio semplice dovremo essere capaci di comunicare attraverso la campagna di informazione da attivarsi capillarmente dalle dalle 129 camere penali distribuite su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di attività di grande impegno perché presuppone il coinvolgimento – per un contributo fattivo e di idee – di una platea, la più ampia possibile, di rappresentanti di associazioni di servizio, intellettuali impegnati per i diritti civili, giornalisti, editori di testate locali, esponenti della politica locale, oltre che di tutte le associazioni forensi del nostro circondario.
Il progetto di funzionamento del Comitato dovrà essere diffuso per stimolare le disponibilità a parteciparvi, di chi vorrà assicurare un impegno che si tradurrà iniziative culturali e informative di vario genere ispirate dal contributo di ciascuno, con la prospettiva di acquisire il consenso più largo possibile sulla riforma.
Il testo di questo documento – che raccoglie alcuni degli spunti della discussione appassionata del primo incontro tra i promotori – insieme al comunicato licenziato dalla Giunta UCPI l’8 marzo scorso, costituiranno il preambolo dell’atto fondativo del Comitato che Il direttivo della Camera penale di Palmi avrà il compito di coordinare.