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La comunità di Lamezia Terme a Firenze per la Giornata nazionale della memoria

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Manifestazione promossa da Libera

La comunità di Lamezia Terme a Firenze per la Giornata nazionale della memoria

Manifestazione promossa da Libera

 

 

La comunità di Lamezia Terme a Firenze per la giornata nazionale della memoria e dell’impegno promossa da Libera. Presenti anche i familiari dei nostri concittadini uccisi dalle mafie. Rocco Mangiardi e Gianni Speranza hanno letto i nomi delle vittime.

Lamezia Terme ha raccolto l’invito dell’associazione “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e di “Avviso Pubblico – Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie” partecipando sabato 16 marzo alla XVIII giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime delle mafie.

Sono arrivati da tutta Italia, anche dalla nostra città, per dire no alla criminalità, per unirsi all’impegno dell’associazione guidata da don Luigi Ciotti che dà voce alle richieste ‘troppo spesso’ inascoltate dei tanti familiari delle vittime. C’erano, infatti, l’imprenditore Rocco Mangiardi, il sindaco Gianni Speranza e le famiglie dei nostri concittadini vittime delle mafie, tra le quali anche quelle di Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, due lavoratori, dipendenti comunali, barbaramente uccisi in un agguato mafioso il 24 maggio 1991.

Per l’edizione 2013 Libera e Avviso Pubblico hanno scelto lo slogan “Semi di Giustizia, Fiori di Corresponsabilità”: un’occasione importante per testimoniare la vicinanza e solidarietà ai familiari delle persone assassinate dalle mafie nonché per rinnovare l’impegno nell’azione di prevenzione e di contrasto alle mafie e per la promozione della cultura della legalità democratica e della cittadinanza attiva e responsabile.

Il corteo, al quale ha partecipato il sindaco Speranza indossando la fascia tricolore, è stato preceduto il 15 marzo, sempre a Firenze, da un incontro tra i familiari delle vittime delle mafie e da una veglia nella Basilica di Santa Croce.

Si è marciato in ricordo di quei morti e di tutte le altre vittime della mafia: 900 i nomi che, come una triste litania, un megafono sistemato su un furgone che ha aperto il lungo corteo, ha continuato a scandire per tutto il percorso. A leggere ‘per non dimenticare’ i nomi delle vittime tanti personaggi più o meno noti: il ct della Nazionale Cesare Prandelli e la segretaria della Cgil Susanna Camusso, diversi sindaci tra cui quello di Firenze Matteo Renzi, di Bari Michele Emiliano, ma anche i tanti familiari delle vittime, magistrati e forze dell’ordine impegnati nella lotta alla mafia. Anche il sindaco Gianni Speranza e Rocco Mangiardi hanno letto i nomi delle vittime delle mafie sul palco: “Ci sono migliaia di famiglie che aspettano giustizia e verità. Anche per i nostri concittadini chiediamo che si riaprano le indagini per colpire esecutori e mandanti. Il Comune di Lamezia Terme – ha detto il sindaco – aderisce come ogni anno da quando sono sindaco con convinzione alla manifestazione nazionale in ricordo di tutte le vittime delle mafie. Gli enti locali e gli amministratori devono dare un segnale concreto di impegno nella lotta e nel contrasto alla criminalità organizzata in tutte le sue forme e su tutto il territorio nazionale. Ecco perché è opportuno affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine azioni politiche ed amministrative tese a diffondere la cultura della legalità nell’amministrazione della cosa pubblica”.

Nel corso dell’assemblea nazionale di Avviso Pubblico, tenutasi il giorno prima del corteo, alla quale ha partecipato il sindaco Speranza, è stato deciso che la manifestazione nazionale dell’associazione di Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie si terrà a Lamezia Terme nel prossimo mese di settembre.

redazione@approdonews.it