La disumanità regna sovrana, cane abbandonato sulla A2


di Nelly Dogali

Nonostante le campagne annuali anti-abbandono dell’Enpa, molti animali domestici vengono abbandonati dai loro padroni durante i mesi estivi. È questo il caso del cane soccorso da due addetti dell’Anas di Sant’Onofrio, Bruno Losiggio e Pasquale Meligrana, sull’autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria: il cane è stato ritrovato legato con il guinzaglio al guard-rail. È stato poi affidato al servizio veterinario Asl di Vibo Valentia. Ancora troppo spesso viene compiuto questo reato da chi va in vacanza e trova che l’abbandono del proprio animale sia la soluzione più semplice: l’articolo 727 del Codice Penale sancisce pene da 1000 a 10mila euro oppure l’arresto fino ad un anno per chi abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini di cattività, per chi che detiene animali in misure incompatibili alla loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Il gesto insensato di padroni indegni causa spesso la morte dell’animale: senza qualcuno che si prenda cura di lui, un animale domestico non sa badare a se stesso e si esporrà ad innumerevoli pericoli e metteranno a rischio la sua stessa vita. Mentre gli animali lasciati legati per il guinzaglio in strada hanno ancora meno speranze: oltre che essere esposti al pericolo delle automobili che viaggiano a pochi centimetri da lui, non hanno la possibilità di allontanarsi da quel luogo pericoloso per salvarsi la vita. È in questo modo che una decisione presa con leggerezza e senza coscienza diventa la condanna a morte di una vita. Un cane o un gatto che fino al giorno prima erano parte integrante di una famiglia che non li meritava si ritrovano abbandonati al proprio destino e con ben poche possibilità di salvarsi se non trovano qualcuno che li salvi. È la crudeltà cieca verso chi non può parlare che nemmeno quest’anno è stata debellata, nonostante le pene si facciano sempre più severe nell’ordinamento italiano.