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La pratica del doping in continua espansione negli sportivi non professionisti

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Il dott. Amuso condanna l’utilizzo di sostanze dopanti al di fuori dell’ambito medico

La pratica del doping in continua espansione negli sportivi non professionisti

Il dott. Amuso condanna l’utilizzo di sostanze dopanti al di fuori dell’ambito medico

 

Vincere una gara, o, solo migliorare il proprio tono fisico: sono queste le motivazioni di chi pur non essendo sportivo professionista, decide di far uso di steroidi anabolizzanti o altri “integratori” …cioè senza mezzi termini si dopa.
La piaga del doping dilaga proprio negli ambienti dove resta nascosta ai controlli della federazione sportiva: tra i non-professionisti e nello sport amatoriale.
Uno studio italiano condotto su 13 mila sportivi, ha rilevato che il 5,4% usa sostanze dopanti. E più l’età dello sportivo diminuisce la percentuale sale al 7%.
Molti di coloro che utilizzano sostanze dopanti, credono nell’assoluta convinzione che qualche farmaco non faccia male, basta non esagerare per non avere effetti collaterali, che ci sono prodotti più pericolosi ed altri invece che non presentano alcun rischio e altre stronzate del genere, perdonatemi il termine non molto scientifico, ma la cosa mi fa arrabbiare.

Il concetto di un uso moderato, molte volte supportato da alcuni cosiddetti esperti del doping che addirittura scrivono anche come fare, decantando la capacità di poter controllare gli effetti collaterali delle sostanze dopanti.

Questa disgraziata idea che un uso moderato – se di moderato si può parlare quando si utilizzano queste sostanze non per uso terapeutico e quindi senza alcuna motivazione medica (dato che sostanze chimiche create per curare determinati disturbi, vengono usate solamente per incrementare la propria massa muscolare o allungare la propria resistenza allo sforzo fisico) – sia tutto sommato sicuro, spesso determina l’uso di queste sostanze da parte di persone inconsapevoli di che cosa stanno realmente facendo con il proprio corpo.

Aldilà delle credenze popolari, un interessante studio scientifico dimostra come UNA SOLA INIEZIONE DI 100 MG per esempio di NANDROLONE RIDUCA LA PRODUZIONE ENDOGENA DI TESTOSTERONE IN MISURA TALE DA PORTARE I LIVELLI EMATICI DELLO STESSO AD UN QUARTO DI QUELLI NORMALI.
In altre parole, riduce del 75% la produzione naturale di testosterone portandone i livelli ematici da 20 nM a 5 nM. ……..Minto CF, Howe C, Wishart S, Conway AJ, Handelsman DJ.
Pharmacokinetics and pharmacodynamics of nandrolone esters in oil vehicle: effects of ester, injection site and injection volume.
J Pharmacol Exp Ther. 1997 Apr;281(1):93-102.
Il ricorso a sostanze dopanti al di fuori dell’ambito medico è una pratica pericolosa ed aberrante, dalla quale bisogna discostarsi CONDANNANDOLA E SCORAGGIANDOLA nella maniera più assoluta.
L’eventuale posologia e le modalità di utilizzo indicate per quanto concerne l’uso in ambito sportivo od estetico, NON hanno valenza di consiglio specifico; intendono bensì fornire un’informazione di carattere generale in linea con quanto diffuso dalle pubblicazioni scientifiche in materia (vedi bibliografia od altri testi sul doping), per limitare fenomeni di abuso, fermo restando che non esiste una posologia od una combinazione di farmaci sicura e priva di effetti collaterali.
Per queste ragioni l’autore declina ogni responsabilità per danni, pretese o perdite, dirette o indirette, derivanti dall’utilizzo di tali informazioni.
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Tra le complicanze che si possono osservare ci sono ancora:

La ginecomastia, termine medico indicante l’abnorme crescita di tessuto mammario nell’uomo.
Se non affrontata tempestivamente con una terapia farmacologica opportuna, tale condizione risulta pressoché irreversibile; l’unica valida soluzione è rappresentata da un intervento chirurgico specifico.
L’alopecia androgenetica (caduta dei capelli) e l’eccessiva crescita della peluria corporea rappresentano ulteriori effetti macroscopici indesiderati di queste sostanze.

Ipertensione.

Infertilità temporanea negli uomini, atrofia (rimpicciolimento) dei testicoli.

Ipertricosi e virilismo (nella donna, crescita dei peli e dei caratteri sessuali maschili).

Alterazioni mestruali.

Gravi anomalie dello sviluppo fetale (se assunti durante la gravidanza).

Blocco della crescita (se assunti durante l’adolescenza).

Disfunzioni epatiche.

Aumento del rischio cardiovascolare.

Aumento dell’aggressività e degli sfoghi di rabbia fino a veri propri quadri di psicosi e dipendenza fisica in caso di utilizzo prolungato (pensieri ed atteggiamenti omicidi durante l’assunzione, pensieri ed atteggiamenti suicidiari durante l’astinenza).

La dipendenza psico-fisica nei confronti di tali sostanze fa sì che, anche iniziando un ciclo di assunzione a bassi dosaggi per limitare possibili effetti collaterali, l’utilizzatore – per quanto informato e coscienzioso – potrebbe cadere in un circolo vizioso per cui, al crescere delle dosi e dei tempi di assunzione, gli effetti collaterali diverrebbero sempre più gravi ed evidenti fino a sfociare nei casi limite.

Un consiglio per aumentare la massa muscolare in modo naturale, senza uso di sostanze dopanti e privo di effetti collaterali.

Consigli alimentari per aumento massa muscolare
( Naturale)
Colazione:
3gr di aminoacidi ramificati
Gli aminoacidi a catena ramificata sono tre Valina, Isoleucina e Leucina. Come tutti gli altri amminoacidi i BCAA hanno funzione plastica, inoltre, grazie alla loro porzione alifatica possono essere catabolizzati per produrre di energia (gluconeogenesi).
Non devono essere metabolizzati dal fegato ma, dopo essere stati assorbiti nell’intestino tenue, vengono captati direttamente dai muscoli dove possono essere utilizzati per riparare le strutture proteiche danneggiate o per scopi energetici. Con la loro azione sono anche in grado di contrastare la produzione di acido lattico, di ostacolare l’appannamento mentale da affaticamento.

Fino a qualche anno fa si riteneva che le proteine non venissero utilizzate a scopo energetico durante l’esercizio fisico a condizione che il rifornimento calorico in carboidrati e grassi fosse adeguato.
Oggi, diversi studi hanno dimostrato che l’ossidazione degli aminoacidi a scopo energetico si verifica già nelle prime fasi dell’esercizio e acquisisce sempre più importanza con il perdurare e l’intensificarsi dello stesso. L’utilizzo dei BCAA a scopo energetico è legato alle scorte energetiche del corpo (lipidi e glucidi), tanto più queste sono ridotte e tanto maggiore sarà l’ossidazione dello scheletro carbonioso degli aminoacidi.
L’attività muscolare di endurance, se particolarmente prolungata, è caratterizzata dalla riduzione della sintesi proteica a causa della carenza di aminoacidi che si verifica in seguito al loro utilizzo come fonte energetica. Questa degradazione si prolunga anche nella prima fase di recupero per rifornire e fibre muscolari danneggiate.
Gli amminoacidi ramificati giocano altresì un ruolo essenziale nella sintesi proteica e sono pertanto indicati anche negli sport di potenza e nel body building per incrementare le masse muscolari.
FONTI NATURALI DI AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA)
LATTE, FORMAGGIO, CARNE (250 g di petto di pollo ne contengono circa 10 grammi)
DOSE: la loro assunzione deve avvenire circa 60 minuti prima dello sforzo, meglio se frazionata durante l’arco della giornata (prima e dopo l’attività fisica).

Studi scientifici hanno dimostrato la validità del loro impiego se utilizzati con un rapporto 2:1:1 (2 leucina, 1 isoleucina, 1 valina).
il fabbisogno raccomandato giornaliero ammonta in totale a circa 80-90 mg/kg/die (circa 6gr/die per un individuo di 70Kg).
Negli atleti di potenza o di endurance questa dose può essere elevata a 150 -200 mg/Kg/die.

LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SANITÀ

La quantità di assunzione giornaliera non deve essere, di norma, superiore a 5 g (come somma dei tre ramificati).

è preferibile il rapporto 2:1:1 rispettivamente di leucina, isoleucina e valina.

è consigliabile l’associazione con vitamine B1 e B6, il cui apporto deve essere tale da fornire, per dose consigliata, una quantità delle medesime non inferiore al 30% della RDA (razione giornaliera raccomandata).

avvertenze da riportare in etichetta
in caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane) è necessario il parere del medico.

Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale, in gravidanza e al di sotto dei 12 anni.

Aminoacidi ramificati nel cibo Vs aminoacidi ramificati negli integratori
POLLO 150 g TONNO ALL’OLIO 112 g BRESAOLA 100 g
5 cpr di un integratore “famoso”
Leucina 2,93 2,3 2,65 2,5
Valina 2,0 1,56 1,69 1,25
Isoleucina 1,73 1,34 1,61 1,25

Una rosetta ( pane fresco) con bresaola o prosciutto crudo, più spremuta o thè
3 uova ( 1 solo albume e 3 bianchi d’uovo)
Latte scremato + cereali e fibre
3 noci o mandorle a fine colazione.
Metà mattina:
2 barrette proteiche + acqua abbondante
100 gr di bresaola o prosciutto crudo
Frutta di stagione

Pranzo:
100/120 gr di pasta o riso con olio di oliva crudo e parmigiano
Carne bianca o pesce o carne rossa + verdura cruda.
1 volta a settimana legumi e pane integrale
3 noci o mandorle a fine pasto.
Metà pomeriggio:
frutta
80/100 gr di bresaola o prosciutto crudo
Cena:
carne rossa o bianca + verdura
Almeno 2 volte a settimana pesce ( no fritto)
1 volta settimana 5 bianchi d’uovo + 1 rosso + piselli + fagioli + 1 rosetta
Ad ogni allenamento1 barretta proteica.