Le dimissioni di Scopelliti bloccate dalla sospensione. Talarico prende tempo sulla convocazione del consiglio
Mag 07, 2014 - redazione
Ancora una fumata nera alla conferenza dei capigruppo della Regione. Da un lato la maggiornaza che sostiene che la sospensione blocca le dimissioni di Scopelliti e dall’altra la minoranza che chiede la convocazione del Consiglio
Le dimissioni di Scopelliti bloccate dalla sospensione. Talarico prende tempo sulla convocazione del consiglio
Ancora una fumata nera alla conferenza dei capigruppo della Regione. Da un lato la maggiornaza che sostiene che la sospensione blocca le dimissioni di Scopelliti e dall’altra la minoranza che chiede la convocazione del Consiglio
Si è conclusa in serata, dopo una lunga discussione, la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari che ha proceduto all’acquisizione dei pareri del Segretario generale e del Collegio dei consulenti giuridici adottati all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza, secondo i quali la sospensione del Presidente della Regione decorre dal 27 marzo (data dell’emanazione della sentenza) e pertanto le dimissioni “non potrebbero che produrre effetto posticipato al decorso del termine di sospensione”.
In relazione a ciò, dopo aver ascoltato la posizione dei capigruppo, il presidente Francesco Talarico si è riservato di approfondire ulteriormente la problematica e di convocare, in tempi brevi, il Consiglio regionale.
“Non si era mai verificata – ha sostenuto Francesco Talarico – da quando è stata introdotta l’elezione diretta del Presidente, la possibilità di un’interruzione prematura della legislatura regionale nei termini tra l’altro cosi complessi ed inediti scaturiti dalla legge Severino. E’ del tutto comprensibile, quindi, la necessità di un approfondimento sulla vicenda, anche al fine di evitare di adottare decisioni che potrebbero essere considerate illegittime. Mi riferisco ai provvedimenti che l’Aula ha il dovere di assumere prima della chiusura della legislatura per evitare di mandare la Calabria allo sbando: assestamento di bilancio e programmazione dei fondi comunitari, approvazione in seconda lettura dello Statuto e legge elettorale”.
A margine dei lavori della Conferenza, i presidenti dei gruppi di maggioranza hanno unanimemente concordato “di illustrare la complessità degli argomenti in discussione, relativi al decreto di sospensione ed alla formalizzazione delle dimissioni del Presidente della Regione, in una conferenza stampa programmata per venerdì 9 maggio alle ore 10,30 nella sana riunione della Sacal a Lametia Terme.
I capigruppo di minoranza del Consiglio regionale della Calabria: Sandro Principe, Emilio De Masi, Damiano Guagliardi e Giuseppe Bova, nella Conferenza dei capigruppo, hanno ribadito “che, dal loro punto di vista chiaro ed esplicito, la IX legislatura è finita, politicamente defunta”.
Conseguentemente, i capigruppo di minoranza hanno chiesto al Presidente Talarico “di convocare nei tempi più rapidi l’Assemblea di Palazzo Campanella con all’o.d.g. le dimissioni, formalmente presentate dal Governatore Scopelliti. Naturalmente, le opposizioni in seno al Consiglio regionale- osservano i capigruppo-, contrasteranno con energia ogni manovra dilatoria della maggioranza tendente a procrastinare la vita artificiale di questa legislatura, per evitare il prosieguo di una esperienza amministrativa totalmente fallimentare in tutti i settori di competenza dell’Ente Regione”.
Ad avviso dei capigruppo di minoranza, “il Consiglio regionale, prima di discutere del punto all’o.d.g. avente ad oggetto le dimissioni del presidente Scopelliti, può procedere all’approvazione in seconda lettura della modifica dello Statuto che consentirà, ridando al più presto la parola ai cittadini calabresi, di eleggere, unitamente al nuovo Presidente, 30 consiglieri e non più 50”.