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Regione: al vaglio un piano di reinserimento per i detenuti

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“Interventi regionali in favore di detenuti e internati, finalizzati al loro reinserimento nel contesto sociale e lavorativo” è il progetto di legge che ha ottenuto all’unanimità il via libera della terza Commissione consiliare “Sanità, attività sociali, culturali e formative”, presieduta dal consigliere Michelangelo Mirabello.
Il provvedimento normativo è stato illustrato in Aula dal consigliere proponente, il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. Il testo di legge si compone di nove articoli ed è diretto a promuovere e favorire il reinserimento sociale e professionale dei detenuti e degli internati, nel corso dell’espiazione della pena, anche mediante corsi di formazione professionale ed altre iniziative di preparazione all’avvio di attività di lavoro autonomo e imprenditoriale.
Il parere favorevole della Commissione si e’ perfezionato anche in merito al riconoscimento di interesse locale della Biblioteca del Conservatorio di musica ‘Torrefranca’ di Vibo Valentia – alla presenza del direttore del Conservatorio Francescantonio Pollice e del direttore amministrativo della Biblioteca, dott.ssa Luciana Giordano. “Ci faremo promotori di un’interlocuzione con il Governo nazionale per la conservazione dei tre poli culturali presenti in Calabria” – ha assicurato il presidente Mirabello “rispetto a possibili ipotesi di compressione”.
Nella stessa seduta, è stata incardinata la discussione sul progetto di legge, a firma del consigliere Alessandro Nicolò, “Interventi per il sostegno delle famiglie monogenitoriali in difficoltà”, “con l’impegno da parte della Commissione di approvarlo nella prossima seduta”.
Rinviata con la riapertura dei termini per gli emendamenti la proposta di legge d’iniziativa del capogruppo di “Democratici Progressisti” Giuseppe Giudiceandrea per il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi e per l’istituzione del relativo Registro regionale.
La Commissione ha poi dedicato parte cospicua dei suoi lavori alle audizioni.
In merito al tariffario delle prestazioni odontoiatriche in regime di convenzione è intervenuto il dott. Edoardo Macino, presidente Anisap Calabria. Successivamente, sulle cure palliative pediatriche l’organismo ha ascoltato la dott.ssa Paola Serrano, (componente della Commissione regionale di cure palliative presso il Dipartimento Tutela della Salute), la dott.ssa Antonietta Romeo (presidente associazione volontariato “La via delle stelle”), e il dott. Massimo Ingrassia (rappresentante Dipartimento Scienze Umane e Sociali dell’Università di Messina).
Sulle problematiche relative alla legge regionale n. 53 del 2013 “Disciplina del Sistema Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale” sono intervenuti: il dirigente generale del Dipartimento Formazione e Politiche Sociali, dott. Antonio Nicola De Marco, il presidente FOR.QUAL Salvatore Colao e Assunta La Croce (dipendente Formazione Professionale).
Sono intervenuti i consiglieri Sinibaldo Esposito, Alessandro Nicolò, Giuseppe Giudiceandrea e Domenico Battaglia.

ALESSANDRO NICOLO’

“L’approvazione all’unanimità della proposta di legge a favore del reinserimento dei detenuti rappresenta un passaggio di natura socio-culturale che dà pieno rilievo al principio di rieducazione della pena cui ogni condanna deve tendere in  un Paese che possa dirsi veramente democratico”.

E’ quanto afferma il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò proponente della proposta di legge, che ha ieri avuto il via libera in terza Commissione consiliare e che prevede interventi regionali a favore di detenuti e internati finalizzati al loro reinserimento nel contesto sociale e lavorativo. “Istruzione, formazione culturale e professionale, lavoro sono i tasselli fondanti di questo percorso – aggiunge Alessandro Nicolò- che se da una parte deve, nel rispetto della legge, riportare l’individuo alle sue responsabilità, dall’altra non può abbandonarlo a se stesso, al silenzio e all’isolamento delle carceri italiane che vivono una situazione di collasso e di emergenza che impone il decongestionamento degli istituti di pena quale priorità da conseguire. La civiltà di un popolo – aggiunge Nicolò- si misura anche dalla vivibilità delle carceri e dalla capacità di recuperare il reo integrandolo nella società e creando quelle condizioni di recupero culturale, fisico e psichico senza le quali non può immaginarsi  un cammino di detenzione effettivo. E ciò promuovendo corsi di formazione professionali ed altre iniziative per l’avvio di attività di lavoro autonomo ed imprenditoriale Infatti, il carattere precipuo della legge è dato dal momento formativo come inizio del percorso di reinserimento socio-lavorativo; la formazione professionale è considerata in stretto rapporto con l’attività lavorativa in quanto entrambe parte integrante del trattamento penitenziario volto alla riabilitazione del detenuto in vista di una politica efficace di reinserimento dopo l’esperienza carceraria”.

Conclude Nicolò: “In questo modo, si raggiungono due obiettivi: ridurre il disagio sociale ed accrescerne la sicurezza. Ammodernizzare e riqualificare il sistema carceri in Italia che rispetto alle 40 mila persone che ne può contenere, si presenta in forte esubero ed in condizioni di invivibilità fa tutt’uno con la necessità di disegnare un percorso di detenzione alternativo a quello tradizionale, dove a trionfare non sia più l’immagine vendicativa dello Stato”.