di Carmelo Nicotera
La città di Reggio Calabria ritorna finalmente a respirare l’aria del grande basket. Dopo un ultimo decennio caratterizzato da fallimenti, insuccessi, categorie minori, la compagine neroarancio dello Stretto si candida a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di A2. Il ricordo delle gesta di campioni come Bullara, Joe Briant, “Sasha” Volkov, Sconochini, Ginobili – solo per citarne alcuni- riecheggia ancora nella mente degli appassionati reggini della palla a spicchi. La dirigenza della Viola, dunque, per rinverdire i fasti del passato, ha deciso di costruire un roster di alto livello per ritornare nell’èlite della pallacanestro italiana. Il sodalizio guidato dal Presidente Giusva Branca, grazie anche al lavoro certosino del direttore generale Gaetano Condello, è riuscito a mettere a segno una serie di colpi per tentare la scalata verso l’olimpo del basket. Sul parquet di Reggio Calabria sono pronti a scendere in campo l’esperienza e l’estro offensivo di Valerio Spinelli, la solidità difensiva e la leadership di Marco Mordente, i centimetri sotto le plance di Crosariol, Lupusor e Ghersetti, il talento purissimo degli atleti statunitensi Brackins e Freeman, l’efficacia al tiro della guardia Roberto Rullo. Toccherà al coach Benedetto plasmare la squadra per raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati dalla società. Tutto è pronto per la palla a due. Reggio Calabria vuole riscrivere nuove pagine della gloriosa storia neroarancio.
Lontano dal parquet, invece, si gioca un’altra partita – non di minore importanza – per il consolidamento e il susseguente sviluppo della società sportiva Viola Reggio Calabria. È l’anno del main sponsor Bermè e di un Cda nuovo di zecca che si avvale di diverse e pregevoli competenze professionali. Una bella novità è la presenza di una donna, Mara Paone, avvocato cosentino, da pochi mesi nel Consiglio d’Amministrazione della cestistica reggina. Il talento e la professionalità della Paone, insieme alle sue conoscenze in materia di diritto amministrativo e comunitario, sono stati il valore aggiunto per ottenere l’incarico nell’organigramma della squadra reggina. L’avvocato Paone rivestirà un ruolo importante nello sviluppo delle strategie societarie, con l’obiettivo, tra le altre cose, di diffondere il marchio Viola oltre i confini reggini. Il Presidente Branca le ha affidato la delega “Iniziative e programmi di inclusione sociale. Partneriati di collaborazione socio-sportiva su scala nazionale ed europea”. In base alle esigenze del team, ricoprirà il ruolo giusto in ogni situazione lavorativa. Vestirà i panni di un moderno “playmaker”, guidando la transizione economica del club, cercando di sfornare il maggior numero di “assist” possibili per il raggiungimento di un obiettivo societario. Il ruolo direttivo, inoltre, data la competenza nel settore, le calza a pennello: nasce da una sua intuizione, infatti, il contratto di sponsorizzazione che ha legato l’azienda Bermè alla squadra del Presidente Branca, sancendo di fatto un binomio tra due importanti realtà del panorama italiano. Un incarico così gravoso, comunque, comporterà situazioni difficili, un alto di livello di competizione, un costante aggiornamento per mantenere sempre alto il nome della Viola. Per questa sfida – come il ruolo di “pivot” insegna – è necessaria una solidità fisica e mentale, un continuo sgomitare sotto i “tabelloni” della burocrazia italiana, la necessità di “stoppare” coloro che vogliono insediare il “canestro” di certezze che la Viola che sta costruendo. La sintesi di queste qualità si traduce nella figura di Mara Paone, unica donna del Cda della Viola Reggio Calabria.
L’avvocato Mara Paone parla su Approdonews della nuova esperienza alla Viola Reggio Calabria
– Avvocato Paone, buon pomeriggio. Quali sono le sensazioni che prova per l’incarico nel Cda della Viola Reggio Calabria?
È una bella soddisfazione entrare a far parte della famiglia della Viola. Sono cosentina, ma anche reggina d’adozione, ed è un onore poter contribuire, col lavoro quotidiano, a riportare il nome della squadra nei palcoscenici più importanti del basket nazionale. Reggio ha sempre vissuto di pallacanestro, in città si respira un’aria nuova di gioia ed entusiasmo.
– La dirigenza della Viola ha fatto grandi sacrifici economici per allestire un roster di livello. Quali sono le sue sensazioni per la nuova stagione sportiva?
La società ha operato in maniera oculata sul mercato. Sono stati acquistati giocatori in grado di migliorare il tasso qualitativo del gruppo. È necessario complimentarsi con l’operato del Dg Condello, che ha lavorato alacremente per riuscire a mettere a segno dei colpi che sono un lusso per il campionato di A2. Credo che Mordente, Spinelli, Crosariol, i nuovi americani possano integrarsi alla perfezione per dare nuove gioie ai tifosi neroarancio. L’amalgama è fondamentale per raggiungere obiettivi importanti; il lavoro e la competenza tattica di Coach Benedetto, in questo contesto, saranno le linee guida per l’inizio di questo nuovo percorso cestistico. Accolgo, inoltre, con particolare affetto, il ritorno a Reggio Calabria di Massimo Bianchi, personaggio che ha scritto pagine indelebili del basket reggino. Ci sono tutti i presupposti per creare un qualcosa d’importante.
– Quali saranno le sue “mansioni” principali?
Girando spesso nella Regione, ho potuto constatare che il marchio Viola è riconosciuto a tutti i livelli. Sarà importante, dunque, consolidare la posizione che la squadra ha acquisito nei confini della nostra terra. Allo stesso modo, però, è necessario provare ad andare oltre, aprire nuove strade, cercare nuovi sbocchi per incrementare l’amore e la passione verso il sodalizio. La Viola è un patrimonio della nostra Calabria. Il percorso neroarancio, tra le altre cose, non è da considerarsi un progetto rivolto solo alla prima squadra. Viola significa anche sviluppare la crescita di bambini, della squadra femminile, delle giovanili, del basket in carrozzina.
– Una Viola impegnata anche nel sociale. Ci parli dell’esperienza del basket in carrozzina.
Il basket in carrozzina è un’esperienza emozionante e briosa, tenace, che ci dà tanto. Tutti gli sportivi reggini ne sentiranno parlare. Se lo sport è il principale modello di inclusione sociale, allora il basket in carrozzina riveste un ruolo predominante. Sul parquet viene eliminata ogni barriera e si riesce a realizzare un “canestro” di solidarietà, emozioni, trasmissione di valori nobili.
– Lei ha contribuito in maniera fattiva alla scelta del contratto di sponsorizzazione. Un marchio importante come Bermè ha infatti deciso di legarsi alla Viola. Com’è nato il tutto?
Il ruolo chiave, per il buon esito dell’operazione, lo hanno avuto il Presidente vicario Raffaele Monastero ed il Presidente Branca, un duo operativo geniale. Io ho avuto solo l’intuizione iniziale, anche se in realtà ho subito capito che si potesse creare un binomio inscindibile tra queste due diverse realtà italiane. Ho suggerito la cosa al Presidente Branca, il quale ha colto la palla (a spicchi) al balzo per sottoporre l’idea al Cda. Il mago dell’operazione è stato Raffaele Monastero, che ha fatto la spola tra Lombardia, Trentino e Calabria mettendo a segno una “bomba da tre punti” che ci ha infiammati di entusiasmo. È grazie a lui che siamo riusciti ad avere il main sponsor Bermè.
Bermè, tra le altre cose, è una bevanda squisita che abbina il bergamotto – peculiarità esclusivamente reggina- alle mele del Trentino. C’è dunque un pizzico di Reggio, di basket, di passione calabra nel nostro sponsor che abbraccia l’opposto confine italiano.
– Pick and roll, tagli a canestro, stoppate, tiri da tre. Quanto la coinvolge il basket?
È l’inizio di un nuovo amore. Seguivo la pallacanestro, ma il nuovo incarico mi ha spinta ad appassionarmi maggiormente a questo sport. Ci sono in gioco molti aspetti che si possono incontrare nella vita quotidiana: l’organizzazione, il talento, la tenacia, il sudore per il raggiungimento dell’obiettivo. Ed un pizzico di sana follia che è essenziale per ottenere grandi traguardi.
– Ultima domanda: le sue ambizioni personali e quelle della Viola?
Questa nuova avventura mi dà la possibilità di addentrarmi in un settore, come quello dello sport, che prima avevo vissuto solo da spettatrice. È un’esperienza che nel quotidiano mi arricchisce sotto il profilo umano e professionale. L’apporto di ogni singolo componente della società, porterà, di conseguenza, la Viola verso i livelli di eccellenza che fanno già parte del suo Dna. Sono pronta anche a scendere sul parquet per aiutare questi colori a raggiungere le vette più alte del basket. Scherzo. (Ride)
Ringraziamo l’avvocato Mara Paone per la cortesia e la disponibilità