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L’attesa sta per finire: Taurianova ritorna alle urne

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Si è conclusa ieri la campagna elettorale dei cinque candidati sindaco di Taurianova. Venerdì sera è andato in scena l’ultimo atto della campagna elettorale, che ha coinvolto anche tutte le frazioni della città. Domani, finalmente, si decideranno le sorti della cittadina, ancora scossa dallo scioglimento “preventivo” per infiltrazioni mafiose. Le urne si apriranno alle 7 ed i cittadini potranno esprimere il loro voto fino alle 23. Sono cinque gli aspiranti “primo cittadino”: Roy Biasi, Fabio Scionti, Cettina Nicolosi, Pino Ciano e Michele Gullace. Tre sono le coalizioni, diciannove le liste, per un totale di 283 candidati, in corsa per i 16 seggi del Consiglio comunale. Sono sette le liste che sostengono l’unica candidata donna, Cettina Nicolosi: “Uniti per Taurianova”, “Ricostruire Taurianova”, “Masaniello – Movimento territoriale per il Sud”, “LeAli alla città”, “Orgoglio sud”, “Andare oltre” e “Taurianova liberamente”. Sei quelle che sostengono Fabio Scionti: “Comitato civico Scionti sindaco”, “Riparte il sud”, “Partito democratico”, “Unione di centro”, “Impresa Calabria” e “A testa alta”. Per Roy Biasi le liste sono quattro: “Noi con Biasi”, “Cultura e identità”, “San Martino unito” e “La città rinasce”. Una lista ciascuno invece per Michele Gullace (“Liberi di ricominciare Taurianova anno zero”) e Pino Ciano (“Comuniste/i per Taurianova”). Se uno dei candidati, nell’elezione domenicale, non avrà raggiunto la metà più uno dei voti, ci sarà un turno di ballottaggio, fissato per domenica 29, sempre dalle 7 alle 23, con solo due candidati in corsa. Nei comuni con più di 15mila abitanti, come Taurianova, si può: tracciare un segno solo sul candidato a sindaco e in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato a sindaco; tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato a sindaco o anche sul candidato sindaco collegato, in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri; oppure esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato ed un altro su una lista non collegata, in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato a sindaco che alla lista non collegata. La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome oppure il nome e cognome in caso di omonimia, dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Nei comuni con più di 5.000 abitanti, si possono esprimere due preferenze, ma devono essere di genere diverso, per una donna e per un uomo o viceversa. In caso contrario la seconda preferenza viene annullata e resta valida solo la prima.