Ciò che preoccupa di più l’esponente di Autonomia e diritti è il lungomare Casermette. “Se si aspetta ancora un poco le palazzine crolleranno. Non bisogna, come sempre, aspettare che avvengano i disastri per poi provvedere”
Lavori pubblici interrotti a Cetraro, Spanò chiede spiegazioni
Ciò che preoccupa di più l’esponente di Autonomia e diritti è il lungomare Casermette. “Se si aspetta ancora un poco le palazzine crolleranno. Non bisogna, come sempre, aspettare che avvengano i disastri per poi provvedere”
Riceviamo e pubblichiamo:
Nella qualità di esponente politico di Autonomia e diritti di Cetraro, il sottoscritto Mirko Spano’ si chiede cosa succede in merito ai lavori del progetto borgo San Marco, iniziati qualche settimana fa, e dopo un pochi giorni sono stati sospesi. Si chiede chiarezza sulla realizzazione della Chiesa del Borgo, si sa per certo che la Regione Calabria ha stanziato un milione di euro. Ci sono i soldi, ma manca ancora il progetto esecutivo ed il successivo appalto dell’opera. Si chiede inoltre chi sarà l’ente che realizzerà l’opera e se i termini della realizzazione sono prossimi o bisogna stare senza chiesa per altri anni ancora; sono già due anni che la chiesa è chiusa per provvedimento sindacale, quanti altri anni bisogna attendere, considerato che i soldi ci sono? Sembra che alla giunta Aieta non interessi nulla dei fedeli della Marina. Altri danni si sono verificati venerdì dalla parte del lungomare Casermette costruito dalla ditta Neve di Amantea, probabilmente dovuti al cedimento provocato dal sifonamento della parte iniziale del lungomare eseguito dalla ditta Cima di Napoli, dove attualmente la ditta Pepere sta eseguendo lavori di riparazione delle voragini provocate dal sifonamento a seguito di mareggiate susseguitesi nei mesi di novembre e dicembre. La ditta Pepere su incarico della ditta CIMA srl di Napoli sta riparando con misto di fiume e ciotolame di cava le voragini createsi a seguito del sifonamento. Gli abitanti delle palazzine casermette e limitrofi continuano a lamentare che le loro abitazioni tremano a causa delle forti mareggiate le cui onde si infrangono con violenza sul muro del lungomare. Se si aspetta ancora un poco le palazzine crolleranno. Non bisogna, come sempre, aspettare che avvengano i disastri per poi provvedere, con gravi conseguenze sulle finanze del Comune.
Mirko Spanò