di Antonio Spina
Si torna a parlare, finalmente, di calcio giocato e, lo si fa, in maniera positiva. Sul neutro del Marco Lorenzon di Rende e a porte chiuse (causa la persistente inagibilità dello stadio Oreste Granillo) la Reggina ritrova il sorriso battendo, con un gol di Franchini, il Siracusa. Tre punti che danno morale e permettono agli amaranto di risalire in classifica. L’approccio alla gara non è dei migliori per gli uomini di Cevoli, forse, condizionati dalle vicende extra-calcistiche vissute nell’ultima settimana, dove fideiussione e pagamenti degli emolumenti ai tesserati ha catalizzato l’attenzione distogliendola dall’impegno in campionato. Un primo tempo in cui la Reggina ha rischiato di capitolare più di una volta, aspetto da non sottovalutare perché in futuro dinanzi ad avversari più forti potrebbe condizionare in negativo tutta la gara. Il secondo tempo ha visto in campo una Reggina migliore e più determinata alla conquista del successo di giornata.
Cevoli stupisce tutti schierando la sua Reggina con 4-4-1-1 abbassando Sandomenico e Tulissi sulla linea dei centrocampisti ed inserendo Ungaro come trequartista alle spalle dell’unica punta Tassi. Gli aretusei si presentano sul rettangolo di gioco con la temibile coppia d’attacco Vazquez-Diop. Da segnalare la nota negativa relativa al campo di gioco, sicuramente lontano da poter essere degno di un manto erboso per una partita tra professionisti. Nel primo tempo la Reggina sembra essere rimasta con la testa negli spogliatoi e, nei primi cinque minuti di gioco, il Siracusa, per ben due volte, va vicino al vantaggio. Vazquez, prima su calcio piazzato, poi con un tiro a lato di prima intenzione, fa vedere i sorci verdi a tutta la retroguardia amaranto. La Reggina ci prova intorno al ventesimo con Sandomenico che dalla distanza impegna Gomis e subito dopo lo stesso cerca di sorprendere la difesa aretusea con una conclusione ravvicinata. Tutto qui il primo tempo degli amaranto che rischiano ancora grosso con Diop, ma l’attaccante non riesce a calciare bene fallendo un’ottima palla-gol e successivamente il centravanti 1982 trova sulla sua strada un attento Confente. Risultato di parità all’intervallo, ma ai punti il Siracusa avrebbe meritato il successo.
Nel secondo tempo cambia completamente il canovaccio del match. Cevoli lascia negli spogliatoi Sandomenico e fa entrare Franchini con lo spostamento di Ungaro sulla sinistra. Scelta tattica mai più azzeccata. La Reggina prende le redini dl gioco e costruisce diverse occasioni da rete. In una di queste Tulissi colpisce un palo incredibile che fa da preludio al gol amaranto. Al 61’,infatti, Franchini mette in rete un assist al bacio di Tulissi che imperversa sulla fascia sinistra. Da questo momento in poi gli amaranto si tolgono di dosso tutte le paure e, con un buon palleggio e cercando l’uno contro uno, legittimano il vantaggio mettendo sotto il Siracusa. La partita lentamente volge al termine contrassegnata da molti cambi e il numero uno Confente mette al sicuro il risultato con delle buone parate sui tentativi a rete dall’interno dell’area piccola di Celeste e Daffara.
La Reggina porta a casa tre punti fondamentali per la classifica in attesa di riappropriarsi del Granillo (col Villafranca?) e risolvere le grane extra-campo.
Di seguito il tabellino dell’incontro:
Marcatori: 61’ Franchini
REGGINA: Confente, Conson, Salandria (87’ Navas), Zibert, Tulissi (81’ Redolfi), Sandomenico (46’ Franchini), Tassi (76’ Marino), Solini, Ungaro (87’ Bonetto) Mastrippolito, Kirwan All. Cevoli
SIRACUSA: Gomis, Daffara, Turati, Fricano (56’ Palermo), Bertolo, Del Col (72’ Celeste) iop (56’ Catania), Tuninetti, Vazquez, Rizzo, Orlando (81’ Fricano) All. Raciti/Pagana
Arbitro: Miele (Torino) – Assistenti: Lattanzi (Milano) – Zaninetti (Voghera)
Ammoniti: Rizzo, Franchini, Zibert, Tassi, Del Col, Turati
Recupero: 0’pt, 5’st
Note: espulso Vazquez per gioco pericoloso