banner bcc calabria

“Ma la Lorenzin è il ministro dei cittadini o dei simpatizzanti del Ncd?”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

“Non si riesce a capire se Lorenzin sia il ministro dei cittadini italiani o di elettori e simpatizzanti di Ncd, perché altrimenti non si spiega come mai le uniche visite che si ricordino sono state organizzate in occasioni di ‘emergenze di partito’ come nel caso della condanna di Scopelliti lo scorso aprile, o oggi per tirare la volata all’aspirante presidente di Regione Nico D’Ascola”. Lo dichiara il candidato pentastellato al Consiglio regionale, Daniele Morabito, che senza mezzi termini afferma “la sanità calabrese merita un’attenzione maggiore di quella che può garantire a intermittenza un ministro che risponde solo ai richiami di partito”. Per Morabito, il Piano di Rientro della Sanità regionale calabrese ha di fatto portato allo smantellamento di interi ospedali senza che a questo sia corrisposto un potenziamento di quelli esistenti, dove le liste di attesa per esami clinici fondamentali sono diventate indegne di un Paese civile. A testimoniarlo ci sono i numeri che dicono che tra il 2009 e il 2013, solo considerando il reggino , c’è stata una contrazione del 13% dei posti disponibili per i ricoveri ospedalieri”. Un dato che diventa “ancor più grave – sottolinea il candidato pentastellato al consiglio regionale “alla luce dell’invecchiamento della popolazione calabrese, che rende necessario un livello ottimale dell’assistenza sanitaria che siamo anni luce dal raggiungere. Non è forse lo stesso ministero ad affermare che in Calabria non si rispettano i Lea?”.  Per Morabito inoltre “I tagli orizzontali e il blocco del turn over con cui si è preteso di ripianare il buco della sanità calabrese hanno solo prodotto nuovi guasti, lasciando intatte le emergenze della sanità calabrese che non attengono solo all’ormai cronico sovraffollamento dei reparti, ma anche ad una totale dell’organizzazione della medicina sul territorio. La Calabria è una delle poche regioni a non avere case della salute e poli-ambulatori aperti h24 che decongestionerebbero i reparti di pronto soccorso e medicina, manca una sensata organizzazione e distribuzione dei medici di base sul territorio, così come manca una reale rete – anche infrastrutturale – per gestire le emergenze. Nel reggino possono esserci i medici più brillanti sul territorio nazionale, ma in mancanza di corsie preferenziali per le ambulanze, collegamenti efficaci e una pista per elisoccorso adeguata, i pazienti critici arriveranno sempre troppo tardi perché vengano loro prestate le cure adeguate”. Infine, conclude Morabito “al ministro Lorenzin che ha invitato a realizzare le centrali uniche di acquisto con una stazione unica appaltante, vorremmo chiedere come mai i direttori generali indicati dal suo partito, – che fino a prova contraria, fino ad oggi ha governato la Regione- hanno sempre preferito la gestione interna delle gare, che come unico risultato ha portato a ritardi negli appalti e prezzi astronomici per le forniture, autorizzate di volta in volta con puntuali perizie di variante?”