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Magno: “Nella sanità importanti risultati con l’azione Scopelliti”

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“I dati sono chiari, evidenti e incontestabili: in Calabria, a fine dicembre 2009, c’era un disavanzo di 254 milioni di euro che al 31 dicembre del 2012 è arrivato a circa 70 milioni. La spesa tra il 2002 ed il 2006 è aumentata del 4,2%, tra il 2006 ed il 2010 del 3,5%. Nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2012, che circoscrive la gestione Scopelliti, è diminuita dell’1,3%”

Magno: “Nella sanità importanti risultati con l’azione Scopelliti”

“I dati sono chiari, evidenti e incontestabili: in Calabria, a fine dicembre 2009, c’era un disavanzo di 254 milioni di euro che al 31 dicembre del 2012 è arrivato a circa 70 milioni. La spesa tra il 2002 ed il 2006 è aumentata del 4,2%, tra il 2006 ed il 2010 del 3,5%. Nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2012, che circoscrive la gestione Scopelliti, è diminuita dell’1,3%”

 

 

REGGIO CALABRIA – “E’ doveroso, anche in vista del Consiglio di domani, che ogni riflessione sullo stato della sanità calabrese e sul lavoro fatto da questa Amministrazione regionale, abbia come riferimento il contesto economico nel quale la Giunta Scopelliti è stata chiamata a lavorare e la situazione rinvenuta al momento dell’insediamento”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno, del Pdl. “I dati – aggiunge – sono chiari, evidenti e incontestabili: in Calabria, a fine dicembre 2009, c’era un disavanzo di 254 milioni di euro che al 31 dicembre del 2012 è arrivato a circa 70 milioni. La spesa tra il 2002 ed il 2006 è aumentata del 4,2%, tra il 2006 ed il 2010 del 3,5%. Nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2012, che circoscrive la gestione Scopelliti, è diminuita dell’1,3%. Questo facendo i conti, appena arrivati, con una situazione contabile fantasma e con un crisi economica spaventosa”. “La scelta, come più volte evidenziato dal Presidente Scopelliti – sottolinea Magno – era tra il mantenere uno status quo ad esclusivo vantaggio del business e degli affari del sistema perverso del crimine organizzato, che nella sanità frutta risorse ingenti, o aggredire, invece, questo sistema mettendo in campo un’azione riformatrice dirompente che restituisse ai cittadini calabresi il diritto di curarsi in strutture efficienti e con servizi di qualità. Tale azione, condotta all’interno dei meccanismi rigidi imposti dalla spending review e del Tavolo Massicci, ha fatto sì, tuttavia, che si determinassero conseguenze importanti. Oggi, per esempio, siamo una regione in controtendenza nella spesa procapite nella farmaceutica, che è gradualmente scesa dai 275 euro del 2009, anno della sottoscrizione del Piano di rientro, ai 268 per il 2010, per poi ridursi ai 231,2 del 2011 e arrivare ai 163 nel periodo gennaio-settembre 2012, così come illustra il rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali. Registriamo un abbattimento del 29% dei ricoveri inappropriati e un aumento del 9% degli interventi più complessi. Assistiamo ad un inversione di tendenza in tema di mobilità sanitaria, certificata dall’accordo siglato Stato Regioni, che ha determinato un risparmio, rispetto al 2010, di 11 milioni di euro, con un potenziale trend di riduzione per il 2012 di circa il 3%. Risultati importanti che, al di là del valore simbolico, si traducono anche in evidenti risvolti economici, certificati dal recentissimo sblocco di 411 milioni dal Consiglio dei Ministri che, senza dubbio, premia gli sforzi fatti dal Governatore, dalle strutture guidate dal Dirigente Orlando e dai Commissari Pezzi e D’Elia”. “Un gioco di squadra imprescindibile – sostiene ancora il consigliere regionale – che sta accompagnando la riorganizzazione della rete ospedaliera e sostenendo quella della rete territoriale con le Case delle salute, un’alternativa al ricovero ospedaliero che offre un nuovo modello di cure primarie in ambito territoriale destinato a diventare punto di riferimento della cittadinanza. A tale ultimo proposito aggiungo che nei prossimi giorni sarà presentato il modello organizzativo e sottoscritta la convenzione con le Aziende ospedaliere per l’avvio delle gare di appalto relative alla ristrutturazione degli ex ospedali di Chiaravalle, Siderno e San Marco Argentano”. “E’ necessario, pertanto, e mi rivolgo soprattutto all’opposizione – afferma Magno – decontaminare il campo dalle solite polemiche di parte che non aiutano il percorso intrapreso per la riorganizzare ed efficienza del sistema sanitario calabrese. Ai calabresi, infatti, interessa il miglioramento dell’accessibilità al servizio pubblico, la riduzione dei tempi di risposta, la maggiore prossimità dei servizi, la riduzione dei ricoveri impropri e della mobilità passiva. Non chi realizza tali risultati!”. “Facciamo, dunque, tutti quanti – conclude – un passo indietro: solo così potrà compiersi un processo in grado di consegnare loro una sanità moderna e di fornire risposte immediate alle proprie esigenze”.