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Manovra: ok commissione Camera, senza modifiche

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Nessuna modifica. Errani: dal 2012 non sarà possibile far circolare treni e bus locali

Manovra: ok commissione Camera, senza modifiche

Nessuna modifica. Errani: dal 2012 non sarà possibile far circolare treni e bus locali

 

(ANSA) ROMA – Via libera della Commissione Vigilanza della Camera al decreto legge della manovra economica. Il testo è stato approvato senza modifiche così come uscito dal Senato. La Commissione ha votato il mandato al relatore Remigio Ceroni di referire in Aula. Aula è convocata alle 15 per iniziare la discussione sul provvedimento.
E’ iniziata nell’Aula della Camera la discussione generale sulla Manovra economica. Gli iscritti a parlare sono 26, oltre ai quattro relatori, uno di maggioranza e tre di minoranza. L’iter dell’esame del testo a Montecitorio verrà stabilito domattina dalla conferenza dei capigruppo.
ERRANI, GIOVEDI’REGIONI CONSEGNERANNO CONTRATTI TPL – “Giovedì prossimo, 15 settembre, consegneremo al Governo i contratti per il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma: in queste condizioni, dall’anno prossimo e per gli anni successivi, non sarà possibile, infatti, far circolare autobus e treni locali”: le parole sono del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani e traducono in realtà un timore che già si era profilato nei giorni scorsi. “Questo atto avrà un carattere simbolico ma anche sostanziale – spiega Errani – e ha un solo fine: quello di trovare i fondi per dare seguito ai contratti stipulati con le aziende di trasporto, che sono ovviamente contratti pluriennali”. Dei 1,9 miliardi di euro di impegni per finanziare il trasporto pubblico locale per il 2012, infatti, con la manovra sono stati iscritti solo 400 milioni e dunque mancano 1.5 miliardi: “é a rischio non solo il diritto dei cittadini a spostarsi ma l’intero sistema economico e produttivo del Paese”, mette in guardia Errani, il quale ha convocato per la stessa giornata di giovedì una Conferenza straordinaria delle Regioni in cui si discuterà dell’argomento e al termine della quale i presidenti riconsegneranno l’insieme dei contratti del trasporto al Governo.

BERLUSCONI,MANOVRA NON SARA’PIU’CAMBIATA,OK MERCOLEDI’ – ‘Non c’é spazio” per cambiare la manovra, non credo”. “Io credo che questa manovra verrà varata entro mercoledì e che sia la manovra giusta. Per la prima volta in 135 anni a questa parte manterremo i saldi in pareggio”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi parlando a Mattino 5.
“Grazie al comportamento della nostra opposizione e sui giornali c’é confusione attorno alla manovra e si è indotti a pensare che il governo volesse fare un passo indietro e che non fossimo intenzionati a fare sacrifici che ci porteranno a pareggio di bilancio. Quindi si è posto come una necessità di confortare gli interlocutori europei e chiarire come fosse tutto il contrario. Ho cercato di avere un appuntamento con Van Rompuy, con il presidente Barroso e con Buzek. Ma è stato possibile averlo solo per martedì ed ho ritenuto che fosse urgente per spiegare la vera situazione”, ha quindi aggiunto Berlusconi.

OGGI IN AULA CAMERA, PDL LANCIA PENSIONI
Approderà oggi pomeriggio nell’aula della Camera per il passaggio definitivo la manovra del governo, varata ad agosto per rassicurare mercati e Bce. Dopo le fibrillazioni delle scorse settimane il governo dovrebbe riuscire a incassare tra mercoledì e giovedì il probabile voto di fiducia e il sì definitivo al decreto, ma in agenda c’é già il capitolo sviluppo e riforme, tra le quali il segretario del Pdl Angelino Alfano lancia quella delle pensioni. E Il ‘berlusconiano’ Osvaldo Napoli avverte la Lega che questa riforma potrebbe essere varata anche senza il suo appoggio. In un messaggio ai Promotori della Libertà il premier Silvio Berlusconi ha difeso la manovra. Essa “é equa” ed “esenta dai sacrifici le fasce sociali più deboli”. Ed anche il contributo di solidarietà per i redditi oltre i 300.000 euro “é l’unica eccezione al principio di non mettere le mani nelle tasche degli italiani”. In definitiva con essa il governo ha salvato “i risparmi dei cittadini e ha salvato l’Italia”. Parere ben diverso è espresso dalle opposizioni. Il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, spiega che il suo partito non farà ostruzionismo ma il giudizio sulla manovra rimane negativo.

Anche perché essa, come le precedenti del governo Berlusconi, non contiene misure per la crescita. Stesso rilievo fatto dal capogruppo di Idv in Senato, Felice Belisario, che ricorda come sotto il governo Berlusconi il debito è schizzato al 120% del Pil. Solo la crescita di quest’ultimo può garantire l’abbassamento di questo rapporto, che è il dato che ha fatto mandare in tilt i mercati ad agosto. L’assenza di tali misure, dice il Pd Cesare Damiano “condannerà definitivamente il Paese”, con in più “un autunno duro per l’occupazione”. Di questo è consapevole anche la maggioranza, e sabato il ministro Giulio Tremonti ha annunciato dopo la manovra un focus sulla sviluppo. Quindi alla Camera il decreto verrà blindato dal governo con una fiducia che verrà annunciata, secondo quanto ha riferito il relatore Remigio Ceroni, già martedì. Le misure per lo sviluppo andranno in altri provvedimenti. Tuttavia per la crescita servono risorse da destinare per esempio, ha detto il ministro Maurizio Sacconi, ad “aprire i cantieri delle infrastrutture”. E queste risorse possono arrivare da una riforma delle pensioni su cui ha insistito Alfano alla festa dei giovani del Pdl. A rafforzare le sue parole ci pensa il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, che avverte la Lega: “La riforma va fatta senza vincolo di maggioranza. Se il governo è convinto che essa serve al Paese, deve andare in Parlamento e cercare lì una maggioranza”. “Se proprio deve cadere – conclude Napoli – Berlusconi scelga di farlo in combattimento e non arretrando di fronte ai veti degli alleati”.

redazione@approdonews.it