Miss Italia e la presidente della Commissione regionale Pari opportunità
Set 21, 2011 - Mirella Maria Michienzi
Il famoso concorso di bellezza tra polemiche e consensi
di MIRELLA MARIA MICHIENZI
Miss Italia e la presidente della Commissione regionale Pari opportunità
Il famoso concorso di bellezza tra polemiche e consensi
Gentile Direttore,
anche nella mitologia la bellezza ha costituito motivo di discordia. Infatti Venere, dea della bellezza, suscitò l’invidia tra le altre dee. Ne approfittò Eris, dea della discordia, per fomentare un bel pandemonio. Per fortuna nel tempo il sorriso irresistibile di Venere riportò la tranquillità. Canova e Botticelli, per dire solo qualcuno dei maggiori artisti, hanno immortalato la sua bellezza come un dono per rallegrare e vivificare l’umanità; di Eris, invece, nessuno se n’è occupato…,forse perché la discordia è sempre vicina a noi in agguato e non c’è bisogno di effigiarla.
Fatta questa premessa, vadano i miei migliori auguri a Stefania Bivoni, miss Italia 2011. Da buona calabrese, anche se vivo al nord e anche se non amo fare le ore piccole, la notte scorsa ho seguito con appassionata attenzione tutta la trasmissione fino alla proclamazione. Naturalmente l’ho votata e sono stata lieta della sua meritata vittoria.
Bellissima, elegante, semplice, “acqua e sapone”, guardava negli ultimi momenti i genitori in maniera interrogativa come per dire: “Sogno o son desta?”.
Deliziosa alla proclamazione, quando non ha reagito con il solito pianto “artefatto e comandato” , ma con uno spontaneo dolcissimo sorriso un po’, quasi, imbarazzato. Lì, si è capito che Stefania è una calabrese doc, perché ha dimostrato di avere personalità e proprie idee che non subiscono “ lavaggio di cervello”.
Bello il premio, perché è di 100mila euro ma in contratti di lavoro. Molto educativo per insegnare ai giovani il vero valore del denaro e del lavoro. C’è anche in regalo un piccolo gioiello e un’autovettura, non credo che possano essere motivo di scandalo; non ce ne sono le basi.
Detto ciò, come collaboratrice di Approdo news, sento il bisogno di ribattere alle osservazioni della Presidente della Commissione Regionale (Calabria) Pari opportunità, perché ha avuto da ridire su due articoli pubblicati che parlavano della partecipazione di Stefania Bivoni al concorso di miss Italia e si invitavano i lettori a votare:
– Presidente, da Lei mi sarei aspettata un messaggio rivolto a tutti i giovani e non soltanto a quelli del PD. Messaggio nel suo insieme contorto, astruso e contraddittorio.
– Approdo news ha un anno di vita e molti lettori che lo apprezzano. E’ stato fondato da calabresi volenterosi, amanti del lavoro e delle nuove tecnologie. La qualità principale di questo giornale on line è quella di non essere la voce di un partito politico; infatti viene pubblicato qualsiasi articolo sia di destra che di sinistra o di centro. Basta inviarli. Forse Lei non legge Approdo, qualche articolo è stato dedicato anche alle testimoni di giustizia che Lei cita come dimenticate. Comunque, se Lei ha da aggiungere o ha biografie in merito, non le rimane che spedirle e saranno pubblicate.
– C’è una cosa che Approdo news non ha mai pubblicato…si tratta di inserzioni, sotto la voce di “massaggiatrice o scambi di coppia”, di cui i giornali cartacei sono pieni. Sono queste le inserzioni da combattere o da contestare…per il sottofondo che nascondono. Non mi dica che non le ha mai viste, Presidente!
– Da una donna in politica, specialmente alle pari opportunità, mi sarei aspettata la lotta a quel mercimonio che c’è per le strade, dove la donna si vende con grande pericolo per la propria sicurezza ma anche per l’igiene e la salute della società. Parlo” del mestiere più antico del mondo “ che nessuno è riuscito a sconfiggere, perché non c’è modo. Come donna, sarebbe stato più utile da parte sua dedicare a questa forma di sfruttamento maggiore attenzione.( E’ qui che la donna -cito le sue parole- “ è trattata in maniera umiliante e giudicata a quarti di bue” e non al concorso di miss Italia.) A queste donne deve essere consentito di lavorare in ambienti protetti, con visite mediche periodiche. Sarebbe un passo verso la civiltà. Facciamole anche rientrare nelle tassazioni per non sentire, come nei giorni scorsi, che molte di queste ragazze, risultanti senza lavoro e nullatenenti, posseggono decine e decine di immobili ! Entrerebbero nelle casse dello Stato indicibili giuste risorse.
– Sarebbe anche lodevole se da parte Sua si combattesse contro i privilegi della ”casta”, contro gli stipendi d’oro e le pensioni improprie, facendo rispettare l’art. 3 della Costituzione.
– Tutto diviene retorica fino a quando i politici si limitano a sentenziare e accusare, senza fare proposte concrete e senza battersi per vederle realizzate nel rispetto dei veri principi su cui si basa la democrazia.
– Infine riporto una Sua frase: ” Come pensate voi giovani del PD di rivolgervi alle tante giovani donne che pensano di entrare in politica per se stesse e non come corollario del pensiero maschile?”. A questa domanda non posso farne a meno di rispondere anch’io: E’ sbagliato essere semplicemente corollario del pensiero maschile, però è anche oltremodo sbagliato entrare in politica per se stesse. Purtroppo tutti, uomini e donne, entrano in politica per se stessi e non c’è nessuno escluso! Fin quando noi donne non capiremo che la politica non si fa per noi stesse ma per un bene comune collettivo, in cui possano rientrare donne e uomini di qualsiasi cultura, di qualsiasi ceto, di qualsiasi religione…saremo sempre delle persone limitate dal complesso della supremazia del ”sesso forte”. Solo l’intelligenza, programmi intelligenti e un costante lavoro per realizzarli, potranno fare superare tali barriere verso un bene comune collettivo.
– Aggiungo, infine, che le famose quote rosa, per cui il Suo Ministero si è battuto, sono lesive dell’intelligenza, della preparazione e della dignità della donna. Bisogna farsi strada per la proprie capacità e non per quote privilegiate che, a mio giudizio, sono veramente umilianti. Qui c’è la grande umiliazione della donna e non al Concorso di miss Italia!
MIRELLA MARIA MICHIENZI
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