di Teresa Cosmano
I consiglieri comunali di opposizione di Molochio, Rocco Iorianni, Ottavio Ismaele Caruso e Vito Raco, si scagliano contro l’Amministrazione attualmente guidata dal vicesindaco Francesco Miceli, a seguito della sospensione del primo cittadino Beniamino Alessio. I tre contestano la seduta del Consiglio comunale dello scorso 30 novembre, convocato per discutere tra gli altri punti, della variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2015 e dell’assestamento generale di bilancio.
«Le varie delibere di Giunta e di Consiglio, prive del parere del Revisore dei Conti – affermano i consiglieri del gruppo politico AmoMolochio – Alternativa democratica e Centro Studi “G.Lazzati” – non potevano essere approvate. Vista l’illegittimità, abbiamo chiesto alla presidente del Consiglio di trasmettere gli atti della stessa seduta al Prefetto e alla Corte dei Conti. Noi contestiamo il mancato rispetto della legge di stabilità, le assunzioni irregolari, il bilancio di previsione e il fabbisogno del personale fondato sul nulla. Fra i punti all’ordine del giorno – continuano – risultavano anche quelli da noi proposti, la cui discussione riguardava la sospensione del sindaco in applicazione della legge Severino. La questione della viabilità rurale, in vista della campagna olivicola in corso, nonché i danni alluvionali causati dal maltempo. Ma ancora una volta i bisogni dei cittadini, sono stati tenuti lontano dalla dialettica politica».
Iorianni, Caruso e Raco, denunciano quindi che «discussi i punti d’interesse della maggioranza, cinque dei consiglieri di maggioranza, nello specifico Francesco Miceli, Carmelo Malivindi, Giuseppe Macrì, Natalino Pirrotta e Antonio Caruso, hanno abbandonato l’aula consiliare. Sulla mancanza del numero legale o meno, che ha determinato secondo la presidente del Consiglio Maria Grazia Cardone, lo scioglimento della seduta consiliare, andrebbe approfondito meglio da chi sta sopra di noi, perché tale comportamento potrebbe essere abusivo. La metà dei consiglieri era presente in aula ed il Consiglio comunale non poteva essere sciolto, secondo lo Statuto comunale. Tuttavia, ci si dovrebbe interrogare sull’aggravio di spesa per pagare i Vigili Urbani che provengono da Cittanova, mentre sarebbe giusto e corretto richiamare al suo posto di comandante, Giuseppe Ambesi, defenestrato abusivamente dal sindaco e motivo per il quale è stato condannato per abuso d’ufficio. Sull’altro fronte è andata velocemente in porto “l’autorizzazione di anticipazione per liquidazione saldo imprese esecutrici, tecnici incaricati e responsabile unico del procedimento comunale (Rup), con deliberazione di Giunta Comunale n. 76 del 25 novembre 2015 e “Progetti Por Calabria per lavori pubblici 2007-2013”. Un’altra anomalia registrata dalla minoranza – concludono – è il numero inusuale dei componenti della Giunta comunale, composta da due soli soggetti. Legalmente è tutto regolare?»