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Morte di Serafino Congi, Baldino (M5S): “Dopo tre mesi ancora nessuna verità. Si faccia piena luce su questa tragedia”

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Chiediamo con forza che venga fatta piena luce sulla morte di Serafino Congi. Pretendiamo verità e giustizia, ma soprattutto pretendiamo un sistema sanitario che garantisca a tutti il diritto alla salute, indipendentemente da dove si nasce. La Costituzione italiana lo impone: uno Stato che non garantisce cure universali e accessibili a tutti è uno Stato che non solo ha fallito, ma ha tradito se stesso>, dopo l’interpellanza urgente al ministro della Salute la deputata M5S Vittoria Baldino riporta alla Camera la tragica morte di Serafino Congi per cui chiede verità e giustizia.

<Sono passati quasi tre mesi – rimarca Baldino – dalla tragica morte di Serafino Congi, giovane padre di San Giovanni in Fiore, deceduto a causa di un infarto dopo tre ore di attesa per un’ambulanza con un medico a bordo. Oggi, a distanza di tutto questo tempo, la verità su quella notte drammatica non è ancora emersa. L’ASP ha avviato un’indagine interna, ma i cittadini di San Giovanni in Fiore e i familiari di Serafino non hanno ancora notizie, e pesa il silenzio delle istituzioni.

Il caso di Serafino Congi non è isolato, piuttosto è il simbolo del fallimento di un sistema sanitario che non garantisce cure tempestive, adeguate e universali>, continua la parlamentare prima di snocciolare i drammatici numeri della sanità calabrese.

<I numeri sono drammatici – ricorda la parlamentare: oltre 300 milioni di euro l’anno vengono spesi dalla Regione Calabria per mandare i pazienti a curarsi fuori regione; il 90% degli Ospedali di Comunità è fermo; i tempi di soccorso sono indegni di un Paese civile; quattro delle cinque peggiori aziende sanitarie per screening oncologici, secondo l’Agenas, sono proprio in Calabria; siamo sotto la media italiana per posti letto nel pubblico, e sopra la media italiana per posti letto nel privato>.

<In Calabria non si muore solo di malattia, si muore di abbandono, di solitudine istituzionale, di promesse mancate. Cittadini e istituzioni devono fare fronte comune e pretendere serietà, attenzione e soluzioni reali per una sanità pubblica all’altezza di uno Stato che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo.