Morte Immacolata Rumi, Minasi: “Contro lo stalking occorrono leggi più specifiche”


Secondo la consigliera regionale del Pdl “i numeri sono funesti ed ogni giorno delineano una condizione disperata. Ecco perché serve un intervento forte e deciso che coinvolga i diversi assetti sociali ed istituzionali del Paese, in quanto mai come oggi è indispensabile fare rete”

Morte Immacolata Rumi, Minasi: “Contro lo stalking occorrono leggi più specifiche”

Secondo la consigliera regionale del Pdl “i numeri sono funesti ed ogni giorno delineano una condizione disperata. Ecco perché serve un intervento forte e deciso che coinvolga i diversi assetti sociali ed istituzionali del Paese, in quanto mai come oggi è indispensabile fare rete”

 

 

“Quanto accaduto in riva allo Stretto, cioè il decesso di Immacolata Rumi agli Ospedali Riuniti a causa delle presunte percosse subite dal marito, è purtroppo solo l’ultimo caso di maltrattamenti, o ritenuti tali, che le cronache ci hanno riportato”.
A dirlo, è il consigliere regionale del Pdl Clotilde Minasi che sottolinea “la profonda tristezza con cui registriamo questo ennesimo episodio di violenza: dentro o fuori le mura domestiche, infatti, non vi è giornata che non sia scandita da notizie che riguardano ciò che ormai possiamo definire, a ragion veduta, una seria emergenza sociale nazionale. E’ una piaga trasversale e drammatica che merita un’attenzione particolare e che non può più essere considerata evento isolato o qualcosa che riguarda contesti particolarmente degradati. Accadimenti di tale portata, ormai, avvengono al di là delle appartenenze sociali, dello stato culturale e delle condizioni economiche”.
Aggiunge la Minasi: “I numeri sono funesti ed ogni giorno delineano una condizione disperata. Ecco perché serve un intervento forte e deciso che coinvolga i diversi assetti sociali ed istituzionali del Paese, in quanto mai come oggi è indispensabile fare rete, responsabilizzare ognuno con ruoli precisi ed un’organizzazione strutturata che possa accompagnare la donna in un percorso di emancipazione, qualora debba trovare il coraggio di allontanarsi dal compagno violento, e la possa far sentire al sicuro nello svolgimento delle sue attività giornaliere quando si tratti di questioni legate a stalking o comunque a molestie reali o virtuali che siano. Il tutto a partire dalle forze dell’ordine, passando per i servizi sociali, raggiungendo la magistratura ed anche le iniziative di natura politica ed istituzionale per prevenire in primis, ma poi anche per tutelare”.
“Ben venga quindi –rilancia la Minasi- l’idea recentemente espressa dal Ministro alle Pari Opportunità Josefa Idem, la quale ha dichiarato di voler realizzare un Osservatorio nazionale specifico sul problema violenza per studiarlo, analizzarlo, affinché conoscendone meglio i meccanismi, meglio possa essere combattuto attraverso una task force ad hoc. E’ importante anche che, sempre secondo il ministro Idem, in questo percorso vengano coinvolti sia il ministero della Giustizia che quello dell’Interno. Un iter, infatti, condiviso anche dal vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano il quale ha annunciato che di femminicidio se ne parlerà in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, proprio sulla base della proposta del ministro Idem”.
“Bisogna agire, infatti, con leggi ancora più specifiche e superare quelle lacune che si possono ravvisare nella legge contro lo stalking, che comunque, è bene ricordarlo, è stata introdotta finalmente nel nostro ordinamento dopo l’operato del ministro Carfagna durante il governo Berlusconi.
Innanzitutto, però – conclude Clotilde Minasi- è indispensabile veicolare un cambiamento culturale che faccia del rispetto della donna il suo principio fondamentale. Altrimenti, non potremo mai definirci un Paese civile”.